Ferruccio (il ladro)
Veronica (la signora)
Margherita (sua amica e collega)
Federico (direttore di banca)
Loredana (sua moglie)
Antonio (commissario di polizia)
Isabella (sua moglie. Pittrice)
Adalberto (arredatore)
La voce di Irma Fox
Sinossi
Mettiamo che un ladro (Ferruccio) entri di notte nell'appartamento di una giovane donna (Veronica). Mettiamo che fra loro, per le strane alchimie dell'amore, sgorghi qualcosa...
Ma un ladro ed una signora fanno parte di due mondi completamente opposti.
Nel secondo atto i due sono innamorati e vivono insieme nell'appartamento di lei in cui sta per esserci un party con tutti gli amici di Veronica. Ferruccio riesce a gestirsi bene ma qualcosa scatta in lui...
PRIMO ATTO
(È
notte. Nell’appartamento di Veronica, avvolto nell’oscurità, entra un ladro
attraverso una finestra che si trova sul fondo della scena. L’unica luce è
quella della sua torcia elettrica che tiene in mano e che permette di fare
intravede solo la sagoma dell’uomo che, una volta dentro, estrae un grosso
sacco da sotto la giacca ed inizia a perlustrare l’ambiente con cautela,
illuminando alcuni oggetti (un vaso di porcellana, un candeliere, un
soprammobile, un piccolo quadro) che prende e ripone delicatamente nel sacco.
Nell’attraversare la scena, giunto in un particolare
punto, il ladro non si accorge di un tavolinetto molto basso, ci inciampa, cade
in malo modo lanciando una mezza imprecazione e va ad urtare contro una
radio-stereo che si accende e diffonde la voce di una speaker che sta
annunciando:)
Speaker - … E ora: L’oroscopo di Irma Fox”
Irma
Fox - Ariete: Attenti ai piccoli
inciampi, potrebbero rovinare i vostri progetti.
Ferruccio
- … Che ti venisse un accidente
per pianeta!
(La luce si accende e compare Veronica in camicia da notte, impaurita ma pronta a tutto, con una pistola in mano.)
Veronica - Mani in alto! (Ferruccio esegue)
(Dalla radio si sente di nuovo la voce di Irma Fox)
Irma Fox - Gemelli: Di fronte alle minacce vi conviene essere arrendevoli..
Ferruccio
- (Spegne
la radio con un gesto di stizza)
Veronica
- (Minacciandolo con la pistola) Ho detto: mani in alto!
Ferruccio - (È ancora in terra. Rialza le mani) Sì,
sì, ma per carità, metta via quell’affare! (Preso
dal panico) Non le farò del male!
Veronica - Non mi farà del
male??? Sarò io ad ammazzare lei!! Chi è??
Ferruccio - Be’, lei cosa
dice? Posso dire che sono il lattaio??
Veronica - Stia fermo lì
dov’è! Non si muova! (Va nella borsetta e
cerca affannosamente il cellulare)
Ferruccio - Non vorrà mica
telefonare alla polizia??
Veronica - (Ironica) Nooo, e come le è venuto in
mente? Sto ordinando due pizze… Lei come la vuole?
Ferruccio - Con il pomod…
No, no, lei sta chiamando la polizia! La prego, non lo faccia! Le restituirò
tutto il maltolto… che poi non l’ho nemmeno preso, guardi! (Fa il gesto di estrarre le cose dal sacco)
Veronica - Su le mani!
Ferruccio - (Esegue) Signorina, sia buona, non chiami
la polizia! Se mette via l’artiglieria le giuro che lascio il sacco qui e vado
via zitto zitto come sono entrato!
Veronica - Ho sentito.
Ferruccio - Be’, quello è
stato un inciampo. Comunque, mi creda: se c’è una cosa che non posso sopportare
è la violenza.
Veronica - Ah, ed entrare
in casa d’altri a rubare non è una violenza??
Ferruccio - Sì ma io
intendevo la violenza materiale con schizzi di sangue… madonna, mi fa brutto
solamente a pensarci!
Veronica - Dia un calcio al
sacco e lo avvicini a me.
Ferruccio - Non posso.
Veronica - Perché?
Ferruccio - Perché dentro
c’è il vaso di porcellana e si potrebbe rompere.
Veronica - Apprezzo la sua
delicatezza. Allora me lo avvicini lentamente… Senza alzarsi!! E con le mani in
alto!
Ferruccio - (Stando con le mani in alto, si trascina col
sedere portando con i piedi il sacco verso Veronica) E dire che sono
proprio Ariete ascendente Gemelli.
Veronica - Si vede che ha i
pianeti messi per traverso.
Ferruccio - Forse. E adesso
mi girano anche. Posso abbassare le braccia?
Veronica - Perché? Cosa
vorrebbe fare?
Ferruccio - Niente, è che…
ho prurito sotto l’ascella.
Veronica - Nemmeno per
sogno! E’ facile che abbia una pistola anca lei!
Ferruccio - Lei sta
scherzando! Io sono un ladro, mica un assassino! Lo confesso: Io ho sempre
rubato in vita mia, e solo fare solo questo!
Veronica - Mica tanto,
visti i risultati.
Ferruccio - Oh, gli incerti
del mestiere sono sempre in agguato. Non tutte le ciambelle riescono col buco.
Veronica - E ora va dritto
in galera, se non c’è mai stato.
Ferruccio - Mai stato?!
Modestamente nel nostro carcere sono di casa.
Veronica - Un bel vanto!
Ferruccio - Senta,
signorina, la supplico, mi faccia abbassare le mani, non ce la faccio più. Se
vuole posso tenere la bocca aperta.
Veronica - Per far cosa?
Ferruccio - Così… è più
facile tenere la bocca aperta che le braccia alzate!
Veronica - Le può abbassare
ma… al minimo movimento sparo!
Ferruccio - (Abbassando le braccia e grattandosi sotto
l’ascella) Ha avuto paura?
Veronica - Lei cosa dice?
Sentire entrare un estraneo in casa nel cuore della notte?
Ferruccio - Che bella
espressione ha usato… “Il cuore della notte”… Comunque non le do torto, anche
io ho preso un bello spaghetto. Sa che è la prima volta che ho un contatto
diretto con… un mio cliente? (Distrattamente
mette la mano nella tasca interna della giacca per estrarre un fazzoletto e
detergersi il sudore.)
Veronica - No! Non lo
faccia! (Temendo che stia per estrarre
un’arma, sviene.)
Ferruccio - (Si alza e si precipita a soccorrerla, poi
cerca il mobile – bar da cui prende un bicchiere e un po’ di cognac che offre a
Veronica). Su, su, non è niente. Beva un goccio che le fa bene. (Veronica si riprende lentamente e beve un
goccio) Ecco, così. Va meglio adesso? Che fortuna che c’ero io!!
Veronica - (Riprendendosi) Una vera fortuna…!
Ferruccio - Non mi faccia
più prendere queste paure!! (Beve del
cognac dal bicchiere)
Veronica - Guardi che sono
io ad essere svenuta!!
Ferruccio - Ah! Ma anche io
a stavo per perdere i sensi! (Le riversa
un altro goccio di cognac che Veronica beve d’un sorso)
Veronica - Adesso cosa farà
di me??
Ferruccio - In che senso?
Veronica - Eh, adesso sono
in sua balìa.
Ferruccio - Dov’è??
Veronica - Nelle sue mani!
Adesso potrebbe fare tutto ciò che vuole, di me!
Ferruccio - Ma era caduta
tutta lunga per terra! Non voglio mica essere accusato di omissione di
soccorso! (Beve direttamente dalla
bottiglia)
Veronica - Guardi che è un
cognac francese!
Ferruccio - Infatti, sentivo
che era buono!
Veronica - Visto che c’è,
mi aiuti a rialzarmi.
Ferruccio - Oh, certamente.
(L’aiuta a rialzarsi da terra e a sedersi
su un divanetto)
Veronica - (Guardandolo in piedi davanti a lei) E
adesso?
Ferruccio - Adesso le chiedo
scusa, prendo… cioè… lascio la roba qui e vado via. (Estrae gli oggetti dal sacco e inizia a
rimetterli al loro posto, con mani tremanti) Questo era qui…
Veronica - (Vedendolo tremare) Ma cosa fa, sta
tremando?
Ferruccio - Be’, la paura è
stata grossa.
Veronica - Si metta a
sedere su.
Ferruccio - Grazie (Si siede e indica la bottiglia di cognac)
Posso…?
Veronica - Prego.
Ferruccio - (Riempie due bicchieri) Vive sola?
Veronica - Sì. Sono
separata. (Beve)
Ferruccio - Mi dispiace.
Anche io sono separato. L’ultimo anno che sono stato dentro mia moglie veniva a
trovarmi tutte le settimane e io ero tanto contento! Ogni sua visita era come
raggio di sole che entrava in quella buia cella …! Alla fine ho capito che non
veniva per me ma per la guardia carceraria… Adesso stanno insieme. (Beve)
Veronica - Mi dispiace.
Ferruccio - Be’, ha sempre
qualcuno che in qualche modo sta in galera.
Veronica - Una mezza
soddisfazione.
Ferruccio - Lei, invece?
Veronica - Io avevo un
marito.
Ferruccio - Bè, se è
separata…!
Veronica - Volevo dire che
io avevo un marito solo, ma lui no… mi capisce?
Ferruccio - E’ un sultano?
Veronica - Più che sultano
era un donnaiolo. Così l’ho lasciato con tutte le sue fidanzate!
Ferruccio - Ha fatto bene!
Io invece sono per l’onestà… in tutto! (Beve)
Veronica - (Ironica) Me lo immagino. (Beve)
Ferruccio - (Ridendo fra sé) Certo che è buffo…
Veronica - Cosa?
Ferruccio - Fino a pochi
minuti fa lei stava par uccidermi e adesso stiamo conversando amichevolmente!
Veronica - (Ridendo) Ucciderla? Sì, con una pistola
finta!
Ferruccio - Come? Non
funziona?
Veronica - Macché! E’ un
giocattolo!
(Entrambi, un po’ alticci, si
mettono a ridere)
Certo che
non avrebbe fatto un grande affare con quel vaso!
Ferruccio - Perché?
Veronica - L’ho comprato al
supermercato per 5 euro!
Ferruccio - Ahahaha! Avrei
fatto il mio solito bel guadagno! (Entrambi
ridono di gusto) Ma non ci siamo nemmeno presentati!
Veronica - Be’, non mi
pareva il caso! (Ridono)
Ferruccio - Mi chiamo
Ferruccio, per gli amici: Uccio.
Veronica - Uccio?? (Ride della grossa)
Ferruccio - Le sembra buffo
vero? E lei?
Veronica - Veronica… per
gli amici: Vero.
Ferruccio - Vero?
Veronica - Sì, gliel’ho
detto.
Ferruccio - Piacere… Vero
Veronica - Piacere… Uccio!
(Altra risata)
Ferruccio - Certo che nella
mia professione capitano le cose più strane. Pensi che una volta sono andato a
fare un… lavoro in una villa di lusso. Scavalco il muro di cinta e mi aggrappo
ad un ramo di un albero per ridiscendere ma mi accorgo che era un ciliegio!
Stracolmo di ciliegie belle e grosse!! Ho cominciato con una, con due, con tre…
poi, sa com’è, una tira l’altra… Insomma mi ha preso un mal di pancia che ho
dovuto riscavalcare il muro e correre dritto a casa! (Si accorge che Veronica si è addormentata) Be’, so che non è una
storia avvincente… (Prende un cuscino del
divano e si appisola anche lui).
BUIO
(È mattina. Veronica si sveglia, vede Ferruccio, grida ed ha un sobbalzo che lo fa svegliare. Ferruccio la vede, grida ed ha un sobbalzo, quindi entrambi si rendono conto della situazione e si tranquillizzano)
Ferruccio - Madonna che paura!
Veronica - A chi lo dice!
Ferruccio - (Con una smorfia di dolore) Mi sembra di
avere due martelli in testa che si battono fra loro.
Veronica - Anche io ho un
mal di testa incredibile.
Ferruccio - Che or’ è? (Si tasta il polso) Dov’è finito il mio
orologio?
Veronica - Non guardi me.
Lo specialista è lei!
Ferruccio - Porc… è il terzo
orologio che mi fanno fuori, ‘sti delinquenti!
Veronica - Chi?
Ferruccio - I miei amici.
Veronica - (Prende il cellulare) Chiaro, con la
gente che frequenta!
Ferruccio - (In apprensione) Adesso cosa fa?
Veronica - Stamattina non
me la sento proprio di andare a lavorare. Avverto che non mi sento bene. (Telefona) Pronto , ciao, sono Veronica…
ascolta oggi non vengo in ufficio, non mi sento molto bene, no, no, niente di
serio, ci vediamo domani… ciao.
Ferruccio - (Mortificato) Tutto per colpa mia…
Veronica - Già. Comunque
non tutti i mali vengono per nuocere. Era tanto che volevo prendermi una
giornata di riposo.
Ferruccio - Che mestiere fa?
Veronica - Sono
commercialista.
Ferruccio - Cioè, fa le
dichiarazioni delle tasse?
Veronica - Sì, anche.
Ferruccio - Io non ho mai
denunciato niente… Mi hanno sempre denunciato gli altri!
Veronica - Capisco.
Ferruccio - Be’. Credo che
sia ora di andare. Io non so come ringraziarla per la… comprensione e la
benevolenza nei miei confronti.
Veronica - Lasci perdere.
Ferruccio - Se mi permette,
dovrei chiederle soltanto un altro favore.
Veronica - Cioè?
Ferruccio - Be’, avrei la
necessità di usare… il gabinetto. Se posso.
Veronica - Certo, faccia
pure. Anzi, guardi se trova anche due cachet.
Ferruccio - Grazie! Dove?
Veronica - Sulla mensola a
sinistra del lavandino.
Ferruccio - Volevo dire: il
bagno, dov’è?
Veronica - (Indicando l’uscita verso le camere) Ah.
Seconda porta a destra.
Ferruccio - (Uscendo un po’ impacciato per l’urgenza della sua necessità) Grazie.
Veronica - Non prenda
altro! Solo i cachet! (Estrae dal sacco
le cose prese da Ferruccio e le posa in terra) (CAMPANELLO) (Veronica va ad
aprire e rientra con Margherita)
Margherita - Mi hai spaventata,
Veronica! In tanti anni è la prima volta che ti assenti dal lavoro e ho pensato
al peggio!
Veronica - No, no, stai
tranquilla. Ho solo passato una notte un po’ agitata e mi sono svegliata a
pezzi, tutto qui.
Margherita - (Allusiva, osservando il disordine nella
stanza) Notte agitata eh? E chi te l’ha fatta agitare così?
Veronica - Ma dai! Cosa vai
a pensare?
Margherita - Guarda che ne
sarei soltanto contenta, per te!
Veronica - (Gettando un’occhiata fugace verso le camere)
No, no, niente di tutto questo, vai pure a lavorare tranquilla (Spingendola delicatamente verso l’uscita)
Margherita - Mi vuoi mandare
via? Se ti sto dando fastidio, dimmelo pure.
Veronica - Ma no, cosa stai
dicendo? Non mi dai fastidio è che… (Getta
un’altra occhiata verso le camere) ti ringrazio per esserti preoccupata per
me.
Margherita - Mm. Ok. Ma sei
sicura di star bene, sì?
Veronica - (Con un fare da commiato) Stai
tranquilla, sto benissimo. Ho solo bisogno di una giornata di riposo.
Ferruccio - (Entra ben pettinato e risistemato negli abiti, con due bicchieri d’acqua)
Ecco i cachet! (Vede Margherita) Oh!
Buongiorno.
Margherita - (Guardando ora Veronica ora Ferruccio, con un
largo sorriso) Buongiorno a lei! C’è chi arriva al momento della frutta… io
sono arrivata a quello dei cachet!
Veronica - (Imbarazzata) Ehm, Margherita, questo è…
Ferruccio - (Si presenta) Ferruccio per gli amici:
Uccio.
Margherita - Mooolto piacere.
Veronica - (A Ferruccio) Lei è Margherita, una mia
amica.
Ferruccio - Il piacere è
tutto mio.
Veronica - (A Margherita) Sì, ehm, Uccio è passato a
trovarmi…
Margherita - Alle sette di
mattina…
Veronica - Sì, lui non ha
orari!
Ferruccio - Stavamo
scambiando due parole, all’improvviso è scoppiato un mal di testa a tutti e
due… sarà la bassa pressione!
Margherita - (A Veronica) Immagino… (A Ferruccio) Ma non ci siamo mai
incontrati e questa birichina non mi ha mai parlato di te.
Ferruccio - Eeee, ma io a
sono sempre in giro per lavoro, ci vediamo raramente io e Vero.
Veronica - Sì, è vero,
pochissimo.
Margherita - Che cosa fai,
Ferruccio?
Ferruccio - Faccio…
Veronica - È nel commercio.
Ferruccio - Sì. Roba di
valore.
Margherita - Ah, un
gioielliere?
Ferruccio - Sì, anche.
Margherita - (A Veronica) Bene, ora che ho visto che è
solo… un mal di testa posso andare a lavorare tranquilla. (A Ferruccio) Molto piacere di averti conosciuto… Uccio. (A Veronica) Invitalo qualche volta ad
uscire insieme a noi (Allusiva)
quando non sei troppo stanca… (Si avvia)
Veronica - Va bene. (L’accompagna alla porta)
Margherita - (A Ferruccio) A presto! (Esce)
Ferruccio - A presto!
Veronica - (Rientrando) Ora se ne può anche
andare… Uccio.
Ferruccio – Mi scusi ma ho
dovuto recitare la parte… Veronica. Sa che ha un bellissimo nome?
Veronica - Grazie.
Ferruccio - Come va il mal
di testa?
Veronica - Insomma… A lei?
Ferruccio - Così così.
Adesso cosa farà?
Veronica - Mi riprenderò da
tutto questo trambusto. Lei piuttosto: tornerà subito… al lavoro?
Ferruccio - Non mi deve
prendere in giro. Io lo faccio solo perché non so fare altro. Non creda che non
mi piacerebbe avere un lavoro normale e sistemarmi come tutti. Ma alla mia età
è difficile.
Veronica - Lei è ancora
giovane, se volesse davvero cambiare vita basterebbe volerlo. Ma non sa far
proprio niente?
Ferruccio - Be’, in prigione
ho fatto un corso di ceramica.
Veronica - Bello! Potrebbe
approfittarne!
Ferruccio - In effetti mi
riusciva anche bene.
Veronica - E allora cosa
aspetta? Invece di fare certe cose per le quali, se permette, non la vedo
nemmeno molto portato.
Ferruccio - In carcere ho
lasciato dei piatti, dei vasi decorati che sono stati apprezzati da tutti,
pensi che uno è addirittura nell’ufficio del direttore. (Si guarda intorno) Certo che è rimasto un bel casino, qui.
Veronica - Metterò tutto a
posto con calma.
Ferruccio - Lasci che la
aiuti io. (Inizia dalla bottiglia che
rimette al suo posto)
Veronica - Ma lasci stare,
non si preoccupi.
Ferruccio - Guardi che in
cella ci si abitua a tenere le cose al loro posto. (Prende il vaso di porcellana) Questo era…?
Veronica - (Indicando il suo posto, mentre sistema il
divano, i cuscini e il resto) Lì.
Ferruccio - (Dopo aver sistemato il vaso prende il
candeliere) E questo…?
Veronica - (Indicando il posto) Quello va là.
Ferruccio - (Esegue e prende il soprammobile) Anche
se non sono cose di valore… lei ha veramente un ottimo gusto.
Veronica - (Indicandogli il posto del soprammobile)
Grazie.
Ferruccio - (Prende il quadro e lo mette al suo posto)
Ha proprio una bella casa.
Veronica - Arredata con
cose rimediate qua e là.
Ferruccio - Anche nella mia
ci sono cose rimediate qua e là…
Veronica - Me lo immagino.
Ferruccio - (Si ferma) Le posso dire che lei… è
simpatica?
Veronica - Be’, è una cosa
che fa piacere. Anche lei me la immaginavo… diverso.
Ferruccio - Perché?
Veronica - Be’, di solito
si pensa ad un ladro come una persona brutale, volgare… Lei mi fa ricordare più
un… Lupèn.
Ferruccio - Come?
Veronica - Arsenio Lupèn,
il ladro gentiluomo!
Ferruccio - Ah. La
ringrazio. In effetti non mi ritengo una persona brutale né tantomeno volgare.
Veronica - Mi fa piacere.
Ferruccio - Be’, credo che
sia ora che tolga il disturbo. Devo andare a fare la spesa.
Veronica - Pagando,
naturalmente!
Ferruccio - Certamente.
Posso chiederle una cosa?
Veronica - Dica pure.
Ferruccio - Potrei tornare
a… trovarla?
Veronica - Sotto quale
veste?
Ferruccio - Non mi
permetterei più di venire a… lavorare da lei.
Veronica - Allora va bene,
mi voglio fidare di lei.
Ferruccio - Di te.
Veronica - Di te.
Ferruccio - Bene. Allora
ciao, Veronica.
Veronica - Ciao, Ferruccio.
Ferruccio - (Si avvia, poi ci ripensa) Veronica…
Veronica - Dimmi.
Ferruccio - Tu non devi fare
la spesa?
Veronica - (Non capendo l’invito) Certo, non ho più
niente in casa.
Ferruccio - (Dopo aver aspettato invano una sua risposta
all’invito) Allora… bè se vuoi… possiamo andare insieme al supermercato.
Veronica - Ah! Era un
invito?
Ferruccio - Sì.
Veronica - Mi cogli di
sorpresa. Dovrei fare la lista delle cose da prendere.
Ferruccio - Bene. Facciamola
insieme. Allora: pane?
Veronica - (Prende foglio e penna e segna) Sì.
Ferruccio - Verdura fresca?
Veronica - Se la troviamo… tanta.
Ferruccio - Ok. Carne ?
Veronica - No, non mi va.
Ferruccio - Nessun problema.
Altro ?
Veronica - Mah, vedrò lì.
Ferruccio - Ho notato che in
bagno è finita…
Veronica - Cosa?
Ferruccio - Bè, sì… insomma…
hai presente quando si è arrivati all’ultimo strappo?
Veronica - Ah, la carta
igienica? Grazie per avermelo ricordato. Tu invece?
Ferruccio - Io credo di
averne ancora un po’.
Veronica - Volevo dire: Tu
cosa devi prendere?
Ferruccio - Ah, bè vedrò lì…
mi consiglierai tu.
Veronica - Bene. Allora mi
vado a vestire.
Ferruccio - Sì, ti aspetto.
(Veronica esce)
(Ferruccio, rimasto solo, gironzola per la stanza e si ferma ad
osservare il candeliere che prende in mano soppesandolo. In quel mentre si
affaccia Veronica e lo sorprende)
Veronica - Ti piace proprio
quel candeliere?
Ferruccio - No è che… non
sembra davvero una cosa da pochi soldi.
Veronica - Hai detto anche
tu che ho buon gusto. (Esce)
BUIO
(Veronica e Ferruccio rientrano con sacchetti della spesa strapieni)
Veronica - Abbiamo
svaligiato il supermercato!
Ferruccio - In queste cose
sei più brava di me!
Veronica - (Ride) Ma sei stato tu a farmi venire
voglia di tutta questa roba!
Ferruccio - Sono tutte cose
utilissime (Estrae da una delle buste uno
yo-yo)
Veronica - (Osservandolo) Indispensabili! Allora,
visto che abbiamo fatto la spesa insieme dovremo anche mangiare, insieme. Che
ne dici?
Ferruccio - Magari! Io vado
matto per gli yo-yo fritti!
Veronica - (Ride) Invece ti preparerò un brodino di
verdura da leccarti i baffi! Una cosa già pronta che si fa in pochi minuti. (Esce)
Ferruccio - (Non molto convinto, senza darlo a vedere)
Che bello! (Alzando la voce per farsi
sentire) E… per secondo?
Veronica - (Si affaccia e scompare) Ma è un piatto
unico!
Ferruccio - (c.s.) Perfetto! Adoro i piatti unici!
Veronica - (Da fuori) Abbiamo gli stessi gusti!
Ferruccio - (c.s.) Sì!… (Affacciandosi alla porta che da alla cucina) Magari poi mangerei
anche un po’ di quella frutta che ho comprato… Quelle quattro… cinque banane.
Veronica - (Rientrando, con un grazioso
grembiulino) Ci facciamo un aperitivo intanto?
Ferruccio - Volentieri. (Va nella sua busta della spesa ed estrae una
bottiglia di aperitivo) Ecco, dopo quello che ti ho fatto fuori ieri sera,
era doveroso.(La osserva) Stai
proprio bene con quel grembiulino.
Veronica - (Apprezzando il complimento) Grazie.
Ferruccio - Prego.
Veronica - Quindi tu… vivi
solo?
Ferruccio - Sì. In una
vecchia casa del centro storico. Sai, quelle un po’ cadenti, in cui ti affacci
e vedi solo i tetti delle altre case?
Veronica - Fa molto
Montmartre…
Ferruccio - No, no… dove sto
io è tutta pianura.
Veronica - (Andando verso la cucina) Volevo dire che
fa molto Parigi.
Ferruccio - (Alzando la voce per farsi sentire) Bè…
forse. Solo che invece della torre Eiffel vedo la gru del palazzo di fronte che
è da due anni che lo stanno ristrutturando. (Affacciandosi alla porta che da alla cucina) Che buon profumo!
Veronica - (Rientra con due tazze di brodo
porgendone una a Ferruccio) Attento che scotta.
Ferruccio - Non ti
preoccupare. (Si siedono) Devo dirti
che, stare qui, così, con te, mi fa pensare al calore di una casa, di una
famiglia, a quei piccoli gesti quotidiani che ti fanno sentire in pace con il
mondo.
Veronica - E’ vero. Siamo
quasi due sconosciuti ma se qualcuno ci vedesse ora potrebbe pensare…
Ferruccio - (Si accinge a bere il brodo ustionandosi la
bocca) Ma porc…!
Veronica - Ma ti avevo
detto che scottava!
Ferruccio - (Riprendendosi a fatica, con la mano davanti
alla bocca) Scusa, sono io ad essere sbadato.
Veronica - (Gli si avvicina) Ti sei scottato molto?
Ferruccio - (c.s.) Mm.
Veronica - (Osservandogli le labbra e sfiorandole con un
dito) Fammi un po’ vedere… bè, sono un po’ arrossate. (Suona il cellulare di Veronica) Pronto? Ciao Margherita… sì… no…
sì, sì… è andato via… cosa vuoi che stia tutto il giorno qui con me? Ma nooo
daii! Cosa vuoi che ci sia? … E’ andato via subito! (Ferruccio inciampa in una sedia facendo del rumore. Veronica ha un
gesto di stizza e Ferruccio un’espressione di scusa) (Veronica, fingendo) Ahi! Ho battuto il ginocchio contro una
sedia! Ma sì, certo che puoi venire su,
quando vuoi!… No! subito no che sto per andare a farmi una doccia… sì , ti
aspetto cara, ciao. (Chiude)
Ferruccio, mi dispiace ma devi andare, ormai le ho detto che sono sola in casa.
Ferruccio - E’ giusto, è
giusto che io debba sempre o nascondermi o fuggire… come un ladro.
Veronica - Non te la
prendere. D’altronde è così poco che ci conosciamo.
Ferruccio - E’ vero. Hai
ragione tu. Vado. Grazie di tutto…Vero.
Veronica - Prego, Uccio.
Ferruccio - Vero.
Veronica - Sì?
Ferruccio - Chissà se ci
rivedremo?
Veronica - Chissà se
accadrà di nuovo.
Ferruccio – Magari per caso.
Veronica - Magari per
strada.
Ferruccio - Ma se un giorno,
magari, potessi…
Veronica - Volentieri.
Ferruccio – Domani?
Veronica - A che ora?
Ferruccio - Dopo pranzo?
Veronica - Va bene.
Veronica - Allora, a
domani.
Ferruccio - A domani.
Veronica – Vai, ora. (Lo accompagna fuori della porta. La scena
resta vuota per qualche secondo poi rientra Veronica con i capelli un po’
arruffati che si affretta a sistemare. Si accorge che Ferruccio ha lasciato il
suo sacchetto della spesa, lo prende ed esce in fretta chiamandolo)
Ferruccio!… (Rientra due secondi dopo con
i capelli di nuovo arruffati che si dimentica di risistemare. Va ad affacciarsi
alla finestra, guarda di sotto, lo saluta con la mano, quindi da le spalle alla
finestra e tira un lungo sospiro. Si accorge che c’è ancora il sacco di
Ferruccio in un angolo, lo prende e lo butta fuori scena. Suona il
campanello d’ingresso, mentre va ad aprire si accorge che ci sono
ancora le tazze del brodo sul tavolino, le prende e le porta in cucina poi
corre ad aprire e rientra con Margherita).
Margherita - (Entrando) Daiiiii! Raccontami
tutto!
Veronica - (Fingendo di non capire) A che cosa ti
riferisci?
Margherita - Ma proprio con me
fai la scena? Chi è? Cosa fa? Da quando lo conosci? Cosa ci hai fatto?
Veronica - Ma sei matta? È
semplicemente un amico che…
Margherita - … che non mi hai
mai nominato.
Veronica – Ma lo conosco da
poco tempo!
Margherita – Giorni… ore…?
Veronica - (Ammettendo qualcosa)… quasi.
Margherita - Ed è un
gioielliere…
Veronica - Sssì, quasi.
Margherita - Quasi? Tratta
bigiotteria?
Veronica - Involontariamente…
sì.
Margherita - Mah… e avete avuto
il mal di testa contemporaneamente… Veronica, a parte il fatto che (la osserva attentamente) più che una
doccia tu devi aver fatto una sauna finlandese, ma sai che io ti conosco come
la mia trousse e vuoi prendere in giro proprio me?
Veronica - Vedi,
Margherita, è che ancora non so, è troppo presto per dirti…
Margherita - Ti sei innamorata?
Veronica - Ma stai
scherzando?? Mi vedi innamorata di uno così? Di uno che… che.. e che poi..
Margherita - Ti sei innamorata?
Veronica - (Abbracciandola) Sìììììì!
BUIO
SIPARIO
FINE DEL PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
(Ferruccio e
Veronica stanno ormai insieme da un po’ di tempo e sono in attesa degli amici
di Veronica, invitati per un party. Nel soggiorno ci sono bottiglie, salatini e
assaggini vari)
Veronica - (Sistemando
un vaso di fiori) Che timore hai, Uccio? Ormai li conosci quasi tutti, i
miei amici.
Ferruccio - Sì ma li ho conosciuti uno alla volta.
L’affrontarli tutti insieme mi mette un po’ di agitazione addosso.
Veronica - (Vezzeggiandolo)
Ma dai! Devi pensare che sono tutte care persone, a parte qualcuno ma sai,
alcuni rapporti occorre sempre mantenerli anche se non sono del tutto
piacevoli.
Ferruccio - Capisco, ma mi hai detto che c’è anche
un commissario di polizia.
Veronica - (Gli
posa le braccia sulle spalle) Che non devi temere assolutamente perché io
non ti ho mica denunciato, anzi… ti voglio bene. (Gli da un piccolo bacio e torna a sistemare le ultime cose) (Campanello) (Al citofono) Chi è?… Vieni pure.
Ferruccio - Chi è?
Veronica - Isabella.
Ferruccio - La pittrice?
Veronica - Sì ma, ti prego, (Sorridendogli, quasi materna) non fare più apprezzamenti sulle sue
opere come hai fatto al suo vernissage.
Ferruccio - Ma io pensavo di vedere dei quadri, alla
sua mostra, non delle prove di colore venute male! Comunque le cornici era no
molto belle.
(Bussano alla porta)
Veronica - (Sistemando
alcuni oggetti) Vai tu, per favore.
(Ferruccio esegue e rientra con Isabella)
Isabella - (Andando
verso Veronica) Cara!
Veronica - Cara! (Si baciano)
Isabella - È tanto che non venivo qui e non
ricordavo il gusto con cui hai arredato il tuo appartamento… o è migliorato
ultimamente?
Veronica - Sì, qualche modifica c’è stata.
Isabella - Non lo dico sicuramente per mia
convenienza ma… c’è un mio quadro che starebbe proprio bene in questo ambiente.
Ferruccio - Mi faccia indovinare quale potrebbe
essere…
(Veronica si irrigidisce un po’, preoccupata)
Isabella - Te li ricordi tutti?
Ferruccio - Sì, certo, potrebbe andar bene quello
tutto nero con uno sbocco… cioè con una macchia di colore rosso nel centro.
Isabella - Parli di: “Inespugnabilità
progressiva dell’intimo”?
Ferruccio - Sì, quello!
Veronica - (Che
è stata sulle spine, cambia argomento) Ma… tuo marito?
Isabella - Arriva fra poco, è dovuto andare in
questura per un interrogatorio.
Ferruccio - Ah, perché suo marito è…?
Veronica - Ferruccio, è suo marito il commissario
di polizia.
Ferruccio - Ah. (Ad
Isabella) Comunque i suoi quadri, mi creda, mi sono piaciuti moltissimo!
Isabella – Grazie, tesoro, ma diamoci del tu. (A Veronica) Allora: a quando le nozze?
Veronica - (Guardando
amorevolmente Ferruccio) Io e Ferruccio non ne abbiamo ancora parlato.
Ferruccio - (Sorridendole)
Non ancora.
Veronica - Accomodati e serviti pure, Isabella.
Isabella - Approfitto di un goccio di gin. (Va al bar e si serve)
(Campanello)
Veronica - (Al
citofono) Chi è?… Venite su. (A
Isabella) Sono Federico e Loredana.
Ferruccio - (Indicando
un punto vuoto sulla parete) Potrebbe stare bene lì.
Veronica - Cosa?
Ferruccio - La ”Inespugnabilità progressiva
dell’intimo”, così appena uno entra avverte una progressiva inespugnabilità…
(Bussano alla porta)
Veronica - Uccio, per favore, la porta…
Isabella - Io ci vedrei anche: “Rimozione di
passione malcelata”.
Ferruccio - Anche…(Esegue e rientra con Federico e Loredana)
Federico - Ciao Ferruccio, cara Veronica, è sempre
un piacere venire da te!
Veronica - Grazie Federico.
Loredana - Ciao Veronica!
Isabella!! Il tuo ultimo vernissage è stato fa-vo-lo-so! Scusa se non te ne ho
parlato il giorno stesso ma con tutta quella gente…! Sai: il tuo modo così…
così efficace di esprimere l’angoscia che ci portiamo dentro come un pesante
fardello rende le tue opere talmente forti che, ti giuro, sono rimasta come
ipnotizzata davanti a quei rossi sanguigni, a quei blu cobalto, a quei verdi
smeraldo…
Ferruccio - A quei marroni
intensi…
Federico - (A Isabella) Mi dispiace, Isabella, di
non essere venuto anche io ma sai, la banca…
Loredana - (A Veronica e a Ferruccio) Allora, avete
già pensato al matrimonio?
Ferruccio - (In simultanea con Veronica) Io e
Veronica non ne abbiamo ancora parlato.
Veronica - (In simultanea con Ferruccio) Io e
Ferruccio non ne abbiamo ancora parlato… Servitevi pure.
Isabella - C’è del
Martini?
Veronica - Guarda pure tu.
(Loredana si apparta con Isabella vicino al mobile bar per parlare del
vernissage sorseggiando un cocktail mentre Veronica uscirà ed entrerà in scena
più volte, portando altri piatti, per andare al citofono o si affaccerà per
chiedere a Ferruccio di andare ad aprire la porta)
Federico - Ferruccio,
allora? So che non sei ancora mio cliente… cosa aspetti?
Ferruccio - Eh, sto
aspettando il colpo… cioè il momento buono.
Federico - (Appartandosi con Ferruccio) Vedi, la
nostra banca è ormai competitiva al massimo, nel giro di pochi anni…
(Campanello)
Veronica - (Al
citofono) Chi è?… Vieni pure! Isabella è tuo marito. (A tutti) Siamo proprio contenti che siate venuti tutti!
Federico - Dicevo: nel giro
di pochi anni sono riuscito a farle fare un salto di qualità…
(Bussano alla porta)
Veronica - Uccio, per
favore…
Ferruccio - (A Federico) Scusami.
(Ferruccio esegue e rientra con Antonio)
Antonio – (Entrando) Salute a tutti! Scusatemi per
il ritardo ma ho avuto un interrogatorio che mi ha portato via due ore prima di
riuscire a far parlare quel tipo.
Ferruccio - E… ha parlato?
Antonio - No.
Ferruccio - Che delinquente!
Veronica - Ora rilassati,
Antonio, e goditi il party.
Antonio - (Andando a sedersi sul divano. Non si è
accorto della presenza della moglie Isabella) Ah! Che cosa piacevole! Ma
Isabella non è ancora arrivata?
Isabella - Ma caro! Sono
qui!!
Antonio - (Voltandosi verso il mobile bar) Ah!
Scusami cara, avrei dovuto guardare verso il bar.(Si guarda attorno) Ma chi manca?
Loredana - Margherita.
Isabella - E Adalberto.
Federico - (Ad Antonio, con Ferruccio presente) Come
dicevo a Ferruccio, la nostra banca nel giro di pochi anni ha fatto passi da
gigante e tu Antonio lo sai bene…
Antonio - (Cercando di cambiare discorso) Sì, sì,
certamente! (Chiama) Veronica! Vieni
a tenerci compagnia! (Veronica si
aggiunge ai tre) Sai che Isabella me l’ha detto solo pochi giorni fa, di te
e di…
Veronica - Ferruccio.
Antonio - Ferruccio, bene!
(Lo guarda attentamente) Ne sono
proprio contento, complimenti! (A
Ferruccio) Anche lei in banca?
Ferruccio - No, non sono mai
riuscito ad entrarci… cioè, nel senso che da ragazzo mi sarebbe piaciuto
lavorarci ma poi…
Antonio – E ora a che si
dedica?
Veronica - Gioielli.
Ferruccio - Sì, gioielli.
Antonio - Stupendo! Di che
genere?
Ferruccio - Tiro su un po’
tutto…
Veronica - (Subentra) Sì, di qualsiasi tipo, dagli
anelli ai collier!
Antonio - Bene, alla
prossima occasione mi servirò sicuramente da lei! (Continua a fissarlo) Ma io credo di averla vista da qualche parte…
Ferruccio - (Immediatamente) Impossibile.
Antonio - Mah… (A Veronica) Allora, a quando le nozze?
Ferruccio - (In simultanea con Veronica) Io e
Veronica non ne abbiamo ancora parlato.
Veronica - (In simultanea con Ferruccio) Io e
Ferruccio non ne abbiamo ancora parlato.
Federico - Stavo dicendo a
Ferruccio che anche in fatto di sicurezza la nostra banca…
(Campanello)
Veronica - Scusate. (Al citofono) Chi è?… Vieni pure! E’ Adalberto.
Loredana - (A tutti, mentre Isabella si fa un altro
drink) Allora ragazzi? Ma questo è un party o un mortorio? Suvvia, un po’
di vita! Ferruccio, raccontaci la tua versione dell’incontro con Veronica che
con noi è stata così… laconica!
Isabella - (Bevendo) Sì, sì, dai Ferruccio! E’
divertente sentire anche l’altra campana!
Ferruccio - Bè… (Bussano
alla porta) Scusate. (Va alla porta)
Veronica - Vi direbbe
esattamente le stesse cose che vi ho detto io.
(Ferruccio rientra con Adalberto)
Adalberto - Wow! Ci siete
proprio tutti!
Isabella - (Col bicchiere ancora in mano) Oh!
Finalmente! Temevamo che ti avesse sequestrato qualche tuo cliente.
Adalberto - Magari!
Loredana - Gli artisti si
fanno sempre desiderare.
Adalberto - (Guardando Ferruccio di sottecchi) Ma
scherzi?? Come avrei potuto rinunciare ad un invito di Veronica! Il mio ritardo
mi ha fatto perdere qualcosa?
Loredana - No, no, stavamo
chiedendo a Ferruccio di raccontarci l’incontro con Veronica.
Veronica - Ma via! Sapete
già tutto!
Adalberto - Alt, fermi tutti!
Io devo assolutamente conoscere questo fantomatico Ferruccio di cui ho sentito
tanto parlare e che ha rubato il cuore della mia Veronica!
Veronica - (Lo prende per mano, con fare affettuoso, e
lo porta da Adalberto) Eccolo: Uccio, ti presento Adalberto.
Ferruccio - Piacere,
Adalberto.
Adalberto - Uccio… Prima di
tutto chiamami Ada. E poi… piacere??? Solo piacere??? Il conoscerti è un
incanto per me! Essere alla presenza del maschio che è riuscito a far scendere
dal cielo un angelo come Veronica e farle assaporare le debolezze di noi poveri
mortali!
Ferruccio - Grazie.
Veronica - Non esagerare,
Adalberto.
Adalberto - Allora: Quando
coronerete questo vostro idillio?
Ferruccio - (In simultanea con Veronica) Io e
Veronica non ne abbiamo ancora parlato.
Veronica - (In simultanea con Ferruccio) Io e
Ferruccio non ne abbiamo ancora parlato.
Adalberto - (A tutti) Scusate ma la curiosità di
conoscere Ferruccio mi ha fatto dimenticare le buone maniere: Ciao Isabella
cara e Loredana che sei sempre bellissima! Federico sei un incanto, oggi!
Bell’Antonio!! Se ieri sera mi avessi incontrato mi avresti arrestato per vagabondaggio!
Pensa che ho perso l’autobus di mezzanotte e sono stato un’ora a fare su e giù
per viale Mazzini! Non ti dico cosa ho dovuto fare per allontanare dei
monellacci di cui non oso riferire gli epiteti che mi rivolgevano!
Antonio - Lo immagino.
Veronica - Serviti pure,
Adalberto.
Adalberto - (Fissando Ferruccio) In che senso?
Veronica - Prenditi
qualcosa da bere. (Adalberto esegue)
Isabella - C’è della
vodka?
Antonio - Isabella per
favore contieniti.
Loredana - (A Ferruccio) Ma raccontaci almeno il
momento dell’incontro!
Ferruccio - Bè, è stata una
cosa imprevista…
Veronica - Voluta dagli
astri…
Ferruccio - Sì, quando è
entrata Veronica si è accesa la luce…
Loredana - Che bello! Un
colpo di fulmine!
Ferruccio - Sì, e davanti a
lei no ho potuto fare altro che alzare le mani.
Adalberto - Uomo arrendevole!
Federico - Bè, vogliamo
parlare di cose più serie?
(Campanello)
Veronica - Scusate. (Al citofono) Chi è?… Margherita!! Dai che ci siamo tutti!
Federico - Sapete che nell’ultimo consiglio di
amministrazione…
Antonio - Federico! Siamo
ad un party! Ma tu non hai altro pensiero oltre la tua banca e la sua
amministrazione? Permettimi di darti un consiglio da amico: Rilassati!
Distraiti un po’!
(Bussano alla porta)
Ferruccio - Scusate. (Va ad aprire)
Antonio - Fai dello sport?
Federico - No.
Antonio - Male! Dovresti
farlo. Io tutte le mattine…
Margherita - (Entrando con Ferruccio)
Buongiorno a tutti!! Ciao Veronica! Ah! Questa casa, da quando c’è un uomo, si
è permeata di tutta un’altra atmosfera!
Veronica - Ti ringrazio,
Margherita.
Margherita - Sapete che sono
stata la prima ad intuire che c’era del tenero fra loro due?
Loredana - E quando, quando?
Veronica - Margherita, ti
prego…
Margherita - Bè… (Maliziosa) Io credo che sia stato subito
dopo che Ferruccio le ha rubato il cuore.
Ferruccio - Sì, sì… solo
quello!
Margherita - Avete già pensato
alle nozze?
Ferruccio - (In simultanea con Veronica) Io e
Veronica non ne abbiamo ancora parlato.
Veronica - (In simultanea con Ferruccio) Io e
Ferruccio non ne abbiamo ancora parlato.
Margherita - Mi raccomando:
voglio essere la prima a saperlo! (Va a
sedersi vicino ad Antonio). Ciao Antonio.
Adalberto - Ferruccio, ora io
ti sequestro perché devi dirmi tutto tutto quello che è successo fra te e quel
fiorellino di Veronica! (Lo prende
sottobraccio e cammina con lui, entrando ed uscendo dalla scena)
Antonio - (Osservando Ferruccio) Eppure io l’ho
visto da qualche parte…
Margherita - (Con fare civettuolo) Antonio caro, per
piacere, mi vai a prendere un goccio di qualcosa di analcolico?
Antonio - Certo… cosa
preferisci?
Margherita - Mi affido tutta a
te. (Antonio esegue)
Loredana - Sapete che ho
ristrutturato la mia vecchia mansarda?
Isabella - (Già un po’ alticcia) Dovete vedere che
amore è diventata: Tutta liberty con appena un tocco di rococò!
Loredana - Grazie
naturalmente ad Adalberto che mi ha fatto un lavoro eccellente!
Federico - A parte il
prezzo.
Adalberto - (Che ha sentito) Oh, oh! Sentite il bue
che dal del cornuto all’asino! Un banchiere che si lamenta dei soldi! Il bello,
mio caro, si paga.
Veronica - Adalberto è un
vero artista dell’arredamento. Deve aver creato un ambientino favoloso.
Loredana – Un sogno, mia
cara.
Isabella - (C. s.) Ha solo dimenticato una cosa.
Adalberto - (Sempre a braccetto di Ferruccio) Che
cosa, stellina?
Isabella - Un mio quadro!
Antonio - (Bevendo insieme a Margherita) Isabella
ha ragione.
Adalberto - Allora guarda,
amore: Hai presente a sinistra del caminetto? Lì puoi metterne uno con delle
nuances sul bordeaux che vedrai sarà un incanto.
Loredana - Allora, Isabella,
ci starà bene “Ricongiungimento viscerale”, con quegli squarci così laceranti
nella tela ricuciti da quello spago color vinaccia che mi ha fatto venire i
brividi!
Adalberto - Tu cosa ne dici,
Ferruccino?
Ferruccio - (Preso di contropiede) Bè… sì…
“Ricongiungimento viscerale”… quello con il rammendo… cioè… con lo spago color
vinaccia dev’essere perfetto.
Adalberto - (A Ferruccio) Ci hai preso in pieno,
Ferruccio! Io credo che tu abbia una sensibilità fuori dal comune.
Federico - E quanto viene a
costare questo rammendo viscerale?
Loredana - Federico! Sono
domande da farsi??
Federico - E perché no? Se
mi devo portare a casa la rappresentazione grafica di un intervento chirurgico
dovrò conoscerne il costo.
Isabella - Non pensare al
travaglio che esso sottintende, Federico! L’importante è che tu ne sia colpito.
Adalberto - Federico viene
colpito solo dai bilanci in rosso!
Federico - La mia banca non
ha mai avuto bilanci in rosso!
Antonio - Federico stai
calmo.
Federico - Io non permetto
che un… un…
Veronica - Federico vieni
di là con me, per favore, ti devo mostrare una lettera arrivatami ieri e che
solo tu mi puoi spiegare.
Federico - (Avviandosi) E’ della mia banca?
Veronica - Sì, e non ho
capito una cosa… (Esce con Federico)
Antonio - (Rivolto a Ferruccio, fissandolo) E’
stato per caso testimone ad un processo?
Ferruccio - Mai.
Antonio - Mah, eppure…
Margherita - (Civettuola) Dai, Commissario, raccontaci
il tuo ultimo caso. Mi emoziona sempre ascoltare le tue avventure!
Antonio - Ma nel mio
lavoro c’è poco di avventuroso.
Loredana - Sì, sì, dai
Antonio! Adoro ascoltare il racconto dei casi che ti sono capitati! Soprattutto
quelli non risolti!
Isabella - (Alticcia) Allora dovresti assistere alle
notti a casa mia…
Adalberto - Non scendiamo in
particolari e lasciatelo raccontare.
Margherita - Antonio,
affascinami!
(Tutti si avvicinano ad Antonio)
Antonio - Bè… L’ultimo
caso, diciamo, spiritoso e degno di nota mi è capitato qualche mese fa,
l’avrete certamente letto sul giornale: Un ladro di appartamenti (Ferruccio si irrigidisce) si era
intrufolato nottetempo in una villa di campagna mentre tutti dormivano.
Ferruccio - Che… che tipo
era, il ladro?
Antonio - Mah, un
energumeno di nostra conoscenza, alto e grosso… perché?
Ferruccio - Perché… bè
poteva essere pericoloso!
Antonio - Certamente!
Insomma, si era messo a gironzolare per le stanze buie quando…
Margherita - (Presa dal racconto) Quando…?
Antonio - Quando si
accorge che un vecchietto era lì, sveglio, perché sofferente di insonnia. “Lei
chi è?” fa il vecchietto, e il ladro: “E lei?” “Io sono il nonno” “ E cosa fa
in piedi a quest’ora?” chiede il ladro, “Non ho sonno”, fa il nonno.
Margherita - Che sangue freddo!
Antonio - Allora il ladro,
per togliersi di impaccio e non svegliare il resto della casa si mette a
chiacchierare con lui e lo convince a fare una partita a carte pensando nel
frattempo di sgraffignare qualcosa.
Adalberto - Ma dai…
Loredana - Assurdo!
Ferruccio - Questo deve
essere Stringa.
Antonio - E lei come fa a
saperlo?
Ferruccio - L’ho… l’ho letto
sul giornale!
Antonio - Ah, ecco.
Insomma si mettono a giocare a carte…
Loredana - Che gioco era?
Margherita - Ma dai, non ha
importanza!
Antonio - Giocano per un
po’ finché il nonno, con la scusa di dover andare a fare un bisogno, va al
telefono e ci chiama!
Margherita - Aahaha! Che ladro
scemo!
Ferruccio - Sfortunato.
Antonio - Oltretutto
quando siamo arrivati alla villa, il nonno gli stava vincendo la bellezza di
500 euro!
(Rientrano Veronica e Ferruccio)
Isabella - Veronica, non
hai mica una lacrima di tequila?
Veronica - Deve essere con
le altre bottiglie.
Antonio - Isabella non
esagerare… conosco le tue lacrime.
Adalberto - A proposito di
casi, Federico, hai risolto quello di Veronica?
Federico - Adalberto, le
tue leziose spiritosaggini riguardo a cose veramente serie sono proprio fuori
luogo.
Adalberto - Mamma mia!! Certo
che se non ci fossi tu, cosa farebbe l’economia nazionale?
Isabella - (Alticcia) Adalberto, sai che l’arte e la
contabilità sono due cose completamente diverse e non vanno d’accordo.
Federico - Macché arte! Lui
è un venditore di niente!
Loredana - Ragazzi, non
litigate.
Adalberto - Oh! Eccolo il
concretone che invece non fa altro che fare soldi maneggiando… soldi! Ma che
fantasiosa creazione!
Antonio - Adalberto non
fare come al solito.
Federico - Io, caro mio,
dirigo una banca!!
Adalberto - Con i soldi degli
altri!
Federico - Certo, è così
che funziona!
Adalberto - Ma poi li
ridate…?
Federico - (Infuriandosi) Io non ti permetto…
Antonio - Smettetela!
Adalberto - Cosa non mi
permetti?
Federico - Siete tutti
testimoni dell’ingiuria che mi ha fatto questa checca!
Adalberto - Checca?? Checca a
me??
Federico - E a chi se no?
Loredana - Bè, qui Federico
ha ragione.
Veronica - Ma perché dovete
sempre finire col litigare??
Isabella - (Ormai ubriaca) Ahahahah! Altrimenti
questi nostri party sarebbero di una noia incredibile!
Veronica - Ti ringrazio,
Isabella.
Federico - (Ad Adalberto) Sai che ti posso
querelare?
Adalberto - Ma per cosa? Per
cosa? Signor Estratto Conto!
Isabella - (C.s.) Ahahahah! Bella questa! Non la
volevo sentire!! Ahahahaha! E Loredana chi è? La signora Garanzia? Ahahahaha! E
il vostro cane come si chiama? Fido Bancario?? Ahahahaha!
Antonio - (Si alza e prende sottobraccio Isabella
portandola fuori) Scusatela, sapete che il quindicesimo bicchiere le fa
questo effetto. (Esce con Isabella)
Veronica - Allora, cosa
facciamo?
Adalberto - Ferruccio, cosa
facciamo? Cosa facciamo?
Ferruccio - Mah, non saprei…
tu cosa dici, Veronica?
Veronica – Perché non
facciamo un gioco di società?
Loredana - Sì, sì! Il gioco
della verità!
Margherita - Sì, così ci
scanniamo del tutto.
Adalberto - A nascondino!!
Loredana - Sì, sì! E chi si
nasconde?
Adalberto - Io e Ferruccio!
Margherita - Lasciamo stare.
Federico - Perché non
facciamo una bella partita a Monopoli?
Adalberto - Oooh! Me
l’aspettavo! Il gioco del piccolo impresario truffaldino!
Federico - Adalberto hai
superato il limite! Veronica, fammi il piacere di non invitarmi più se sarà
presente questo essere indefinibile, indeterminato e… amorale!
Adalberto - E dove hai
trovato questi begli aggettivi? Nel dizionario del perfetto bancario frustrato
e traffichino??
Federico - Loredana, prendi
le tue cose e andiamo via! Scusami tanto Veronica ma se rimango un minuto di
più non rispondo più di me stesso!
Veronica - Adalberto, io
credo che tu debba delle scuse a Federico.
Federico - Lascia stare,
non voglio le sue scuse!
Adalberto - Ma dai, Fedi… (Gli si avvicina per accarezzarlo)
Federico - Non toccarmi!
Adalberto - Sai che a me
piace stuzzicarti ma non lo faccio mica con cattiveria! Lo sai che in fondo ti
voglio bene!
Federico - (Sbollendo un po’ la rabbia) Ma fammi il
piacere!
(Rientrano Antonio e Isabella
che si è un po’ ripresa)
Antonio - Cosa sta
succedendo?
Veronica - Federico e
Adalberto si stanno rappacificando.
Federico - Ma lo faccio
solo per te, Veronica.
Veronica - (A Isabella) Ti senti meglio, Isabella?
Isabella - Oh, sì! Deve
avermi fatto male la tequila.
Antonio - Sì, perché la
tequila non sopporta di stare col gin, la vodka e il martini.
Loredana - Idea!! Perché non
mettiamo su un po’ di musica e chi vuole balla?
Adalberto - (Stringendo Ferruccio) Sì! Sì!
Antonio - Per me va bene.
Isabella - Io assaporerò
le note sorseggiandole ad una ad una.
Veronica - Ferruccio,
scegli tu…
(Ferruccio esegue, va allo stereo e l’accende. Si diffondono le note di
una musica dolce. Antonio si rilassa sul divano ad ascoltarla, vicino a
Margherita, Adalberto prende Ferruccio per ballare ma Veronica interviene e
gentilmente glielo “ruba” e balla con lui, Adalberto allora inizia a fare da
solo romantici passi di danza. Isabella approfitta della distrazione di Antonio
e torna a servirsi al mobile-bar. Loredana prende Federico e balla con lui.
Poco dopo, su questo quadro, la luce lentamente si spegne insieme allo sfumare
della musica)
BUIO
(Al riaccendersi della luce Veronica e Ferruccio sono sulla porta e
stanno salutando gli ultimi ospiti che stanno andando via (Antonio e
Isabella). L’ambiente è molto in disordine)
Isabella - (Andandosene) Grazie di tutto,
Veronica. È stata veramente una serata… frizzante! Ciao Ferruccio! Insisti con
Veronica per quel quadro, ci starà benissimo! (Esce)
Antonio - Veronica, grazie
e scusami per tutto. Sei sempre un’ospite perfetta. Arrivederci Ferruccio. (Lo scruta)…. Eppure giurerei di averti
visto da qualche altra parte… mah! Ci rivedremo. (Esce)
Ferruccio e
Veronica - Arrivederci!
Veronica - (Andando a gettarsi sul divano insieme a
Ferruccio) Allora? E’ stato proprio un evento traumatico?
Ferruccio - Bè, ce la siamo
cavata.
Veronica - (Baciandolo sulla guancia) Tu sei stato
perfetto e soprattutto paziente nei confronti di Adalberto.
Ferruccio - Con lui è stata
dura ma ho resistito!
Veronica - (Va a versare qualcosa da bere per tutti e
due poi torna sul divano) Toglimi una curiosità: ma hai mai avuto a che
fare con Antonio? Intendo… come commissario.
Ferruccio - No, mai visto.
Si confonderà con un altro, per fortuna.
Veronica - Meno male. Dimmi
la verità: Chi ti è rimasto più simpatico?
Ferruccio - Mah… non saprei…
Veronica - Avrai avuto una
preferenza…
Ferruccio - Forse proprio
Isabella, nonostante i suoi quadri, perché in fondo mi fa un po’ di
compassione.
Veronica - Sì, se non fosse
per qualche mostra che allestisce ogni tanto… Antonio la tiene come una
reclusa.
Ferruccio - Come la capisco.
Veronica - Hai sentito,
Uccio? Tutti ci hanno chiesto quando ci sposeremo!
Ferruccio - Sì, Adalberto mi
ha chiesto persino di essere il mio testimone di nozze!
Veronica - Ahahah!
Adalberto bisogna prenderlo così com’è, per il suo verso.
Ferruccio - E credo di aver
capito da che verso vuole essere preso…
Veronica - Ci penseremo
davvero?
Ferruccio - A cosa?
Veronica - Al… matrimonio.
Ferruccio - Bè, sì…
certamente.
Veronica - Faremo una
cerimonia semplicissima: solo i nostri amici… bè forse è meglio invitare solo i
miei.
Ferruccio - Già. Per i miei
più che gli inviti ci vogliono i permessi.
Veronica - Comunque penserò
a tutto io!
Ferruccio - Sì.
Veronica - (Stringendosi a Ferruccio) Tu non dovrai
più arrabattarti per sbarcare il lunario perché ti troverò io qualcosa da fare!
Ferruccio - Fantastico.
Veronica - Lavorerai e
guadagnerai ma… dovrai stare attento ai ladri!
Ferruccio - Non preoccuparti
per quello.
Veronica - Oh, poi dovrai
conoscere i miei! Quando ti presenterò mio padre ti farà certamente il terzo
grado.
Ferruccio - Ci sono
abituato.
Veronica - Mia madre invece
ti intratterrà mostrandoti tutti i fiori del suo giardino di cui va molto
fiera!
Ferruccio - Che dolce…!
Veronica - Staremo sempre
insieme, Uccio, ma tu dovrai dirmi sempre dove andrai perché io sono molto
gelosa, sai!
Ferruccio - Lo so, lo so.
Veronica - Lascerai la tua
casa da bohemien e ti trasferirai qui da me, per sempre.
Ferruccio - È un sogno. (Sbadiglia)
Veronica - Sei stanco,
Uccio?
Ferruccio - Un po’.
Veronica - (Sbadiglia) Anch’io.
Ferruccio - Vogliamo andare
a dormire?
Veronica - Non mi sembra
una cattiva idea. Poi domattina, mentre io sono al lavoro! Tu sarai così
gentile da rimettermi un po’ in ordine tutto questo casino che hanno lasciato.
Sì, Uccio? (Gli da un bacio sulla guancia)
Ferruccio - Certamente,
Vero.
(Entrambi si alzano e, abbracciati,
si dirigono verso la camera da letto)
BUIO
(La scena resta buia. Dopo qualche istante entra Ferruccio con
molta cautela, con una torcia elettrica e una grossa valigia. Posa la valigia
in terra, si guarda per un momento attorno poi riprende la valigia ed esce
dalla finestra, come un… ladro)
SIPARIO
Tutela SIAE
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