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Fantasmagoria


Fantasmagoria
di
Paolo Cappelloni


codice SIAE: 952374A


Sinossi
E' una pazzia…
Un caleidoscopio di mini - situazioni in un teatro che si apre e si frantuma in mille piccoli particolari che il pubblico deve seguire sia sul palco che in platea.
Quasi un Elzapoppin nostrano con il solo scopo di divertite il pubblico e gli attori.

Fantasmagoria

 di

Paolo Cappelloni

 

Personaggi

voce al microfono

pittore (mimo)

signora con carrozzina

spettatore curioso - 2°politico - uomo ignaro

1°attore - 1°politico - Amleto - losco figuro muto

Mario - uomo cieco

cassiere del teatro - marito assassino - guardia carceraria

1°spettatore non pagante

1°persona in fila

2°persona in fila

3°persona in fila

impiegata allo sportello

utente

1°moglie - mamma - 3°moglie - donna su sedia a rotelle

marito distratto - 1°cittadino - marito vampiro

2°spettatore non pagante - medico

2°moglie - donna sola

ladra

signora con borsetta

poliziotto

1°uomo duro - 1°uomo - uomo che abbraccia la donna

2°uomo duro - 2°uomo - 2°cittadino - agente della sicurezza

Re - 2°attore - attore in mutande

Ofelia - donna che abbraccia l'uomo - figlia

 

 C'è luce in sala. Viene dato al pubblico il seguente annuncio:

"Signore e Signori buonasera. La Compagnia (...), dandoVi il benvenuto, Vi avverte che solo per questo spettacolo è consentito tenere i cellulari accesi. Grazie e buon divertimento".

C'è ancora luce in sala. Il sipario è chiuso e da sotto di esso spuntano un braccio e, poco più in là, una gamba. Un pittore proveniente dal fondo sala va a sedersi sulla destra del proscenio ed inizia a dipingere su di una tela qualcosa che il pubblico non vede, una signora con una carrozzina si mette in fondo alla sala.

 

Spettatore

curioso -              (Sale cautamente sul proscenio, si avvicina al sipario e lo apre appena per sbirciare dall'altra parte come se stesse scrutando il pubblico in platea, poi esclama rivolto al vero pubblico) Ehi, è pieno di gente! (Torna a sbirciare dall'apertura del sipario quando viene sorpreso dal 1° attore che esce sulla ribalta dal un lato del proscenio)

1°attore -            (Allo spettatore curioso) Cosa sta facendo, lei?

spettatore

curioso -              Niente, davo solo un'occhiatina...

1°attore -            E cos'ha visto?

spettatore

curioso -              Niente, lo giuro: ho visto solo due uomini che si stavano incontrando e uno ricordava all'altro di essere stati amici da ragazzi e che era felice di averlo rivisto dopo tanti anni. L'altro, che non ricordava bene, gli ha chiesto come stava e il primo gli ha raccontato che dopo gli studi si era dovuto sposare con Laura ma che il matrimonio durò pochi anni soprattutto per i numerosi tradimenti della moglie. Nonostante questo, ebbe un figlio che purtroppo gli ha dato molti dispiaceri perché aveva preso una cattiva strada ed era finito in carcere. Lui però era riuscito a mettere su una piccola azienda che però era fallita lasciandolo pieno di debiti. Preso dallo sconforto si era rifugiato in un amore omosessuale dal quale aveva avuto solo dispiaceri e gravi problemi di salute. Quando, infine, ha chiamato per nome il suo vecchio amico, questi gli ha risposto che lui non si chiamava così, allora lui capisce di essersi sbagliato di persona e se ne è andato pieno di vergogna.

1°attore -            (Contrariato) Bene, vuol dire che questa scena la salteremo, così imparerà a curiosare prima di uno spettacolo! Se ne torni al suo posto e si vergogni! (Lo spettatore curioso torna mestamente al suo posto) (Il 1°attore si rivolge gentilmente al pubblico) Signore e Signori, scusate per questo piccolo inconveniente. Vorrei dirvi due parole su questo spettacolo che trama non ha... (Nota il braccio che spunta da sotto il sipario e con il piede lo fa rientrare) e nemmeno una storia, per essere precisi. Potremmo chiamarlo varietà? No! Questo spettacolo sarà per Voi come guardare in quei caleidoscopi dove mille pezzettini colorati si muovono in perfetta sincronia andando a formare innumerevoli combinazioni fantastiche! (Nota la gamba che spunta da un'altra parte, sotto il sipario, e la fa rientrare col piede) Un divertimento senza senso alcuno ma pur sempre un divertimento! Che altro dirVi, allora, se non augurarVi la buona visione di questi tanti tasselli colorati che andranno a materializzare le vostre fantasie! (Si accorge che in sala c'è un suo amico egli si rivolge) Ehi! Ciao! Sei venuto a vedermi anche tu? Sono contento! Vieni su che ti presento al pubblico! (L'amico lo raggiunge sul proscenio) (Al pubblico) Vi presento Mario, un mio vecchio amico!

Mario -               (Impacciato, verso il pubblico) Sono un suo vecchio amico.

1°attore -            Bene... Come va? Ti sei ripreso bene da quel brutto incidente?

Mario -               (Mesto e impacciato) Non del tutto, purtroppo, la testa...

1°attore -            Ma non mi sembri rimasto scemo!

Mario -               No, ma è la memoria che a volte mi tradisce.

1°attore -            Capisco. A proposito... tua moglie come sta?

Mario -               Che moglie?

1°attore -            Ada, tua moglie!

Mario -               Ah, sì, bene... credo.

1°attore -            Come "credo", non vi vedete?

Mario -               Con chi?

1°attore -            Con tua moglie!

Mario -               Che moglie?

1°attore -            Ada!

Mario -               Ada chi?

1°attore -            Tua moglie!! Mi capisci, Mario?

Mario -               Chi è Mario?

1°attore -            Sei tu!

Mario -               E tu chi sei?

1°attore -            Zeno!

Mario -               E Ada?

1°attore -            Tua moglie!

Mario -               E io?

1°attore -            Mario!

Mario -               E tu?

1°attore -            Ma vaffanculo!... Scusatemi tanto, Signore e Signori e... buon divertimento! (Fa per andarsene, mentre Mario torna in sala, quando viene attirato dalle grida del cassiere del teatro)

cassiere

del teatro -          (Grida mentre insegue il 1°spettatore) Prendetelo! Non ha pagato il biglietto!

1°attore -            Bè, che c'entra? Nemmeno io ho pagato il biglietto!

cassiere -             (Sempre rincorrendo lo spettatore per la sala) Ma lei è un attore! Questo invece è uno spettatore che non vuole pagare!

1°attore -            (Al 1°spettatore) Come? Lei non è attore??

1°spettatore -     (Correndo) No!

1°attore -            E non si vergogna?

1°spettatore -     Dovrei?

1°attore -            Certamente!

cassiere -             Fermati o ti faccio assistere ad un dramma di Ibsen interpretato da Valeria Marini!

1°spettatore -     (Riuscendo a guadagnare il proscenio, mette mano al portafogli) No!! Questo no!! Quanto le devo??

 

Si apre il sipario

 

(In scena c'è un attore in mutande che, appena vede il pubblico, si ritira vergognoso dietro le quinte mentre, sul fondo, c'è una fila di tre persone che stanno aspettando il proprio turno ad uno sportello presso il quale si trova un'impiegata e una utente)

 

1°attore -             (Al cassiere che sta per salire) Alt! Da questo momento il signore è entrato in un luogo sacro e lei non può fargli più niente!

cassiere -             Accidenti! Non so quanti ne ho visti di farabutti salvarsi con la scusa dell'arte! (Se ne va deluso)

1°attore -             (Mostrando la scena allo spettatore) Vede? Questo è davvero il nostro tempio! (Mentre gli mostra ogni angolo della scena, dai due lati del proscenio entrano la 1°moglie e il marito distratto che stanno litigando a causa del figlio)

1°moglie -           E va bene! Ognuno per conto suo! Però, caro mio, ricordati che il bambino lo tengo io!

marito

distratto -             Eh no! Sei tu che vuoi andartene! Se tu sei la madre io sono il padre quindi la bambina spetta anche a me!

1°moglie -           Tu lo vedrai quando lo decido io!

marito

distratto -             Ma lei ha detto chiaro e tondo che vuole stare con il suo papà!

1°moglie -           Stefano, abbiamo un bambino! Non una bambina! Ha ormai sette anni e ancora non te ne sei accorto!

marito

distratto -             Ma come? Io l'ho sempre chiamata Gigliola!!

1°moglie -           (Allontanandosi) E lui, per educazione, ti ha sempre risposto! Ma si chiama Guido!

marito

distratto -             (Seguendola) Guido??? Ma sei sicura???

1°moglie -           Sììì! (Escono entrambi)

1°attore -             (Continua il discorso) …e proprio su queste tavole hanno recitato i più grandi attori di ogni genere teatrale!

1°spettatore -       (Affascinato) E quanti generi ci sono?

1°attore -             Diversi: dalla farsa alla tragedia; dal dramma pastorale a quello storico, dalla commedia al varietà, al cabaret! (Viene distratto dal cassiere che sta inseguendo un 2°spettatore non pagante)

cassiere -             (Inseguendolo) Anche lei deve pagare il biglietto! Non sfuggirà (Entrambi scompaiono da un'uscita laterale della sala).

1°attore -             Vuole che le faccia un breve esempio?

1°spettatore -       Sì, mi faccia un breve un esempio tragico!

 

(Si spegne la luce in sala)

 

1°attore -             Il tragico? Presto fatto! (Assume la posa da attore tragico e declama) Da: "Il tracollo di Sfigàtide" tragedia di Agonìade di Ièllade, atto diciassettesimo:

1°spettatore -       Ahi!

1°attore -             (Recita con atteggiamento tragico) Chi sei?

1°spettatore -       Lo spettatore di prima.

1°attore -             Volevo dire: "Chi sei tu, che da lungi venisti a portarmi sì ferale annuncio?

1°spettatore -       (Capisce) Ah!

1°attore -             Ah! Infame è chi osò porre fine alla vita della novella Venere e similmente lo è l'ambasciator di cotal luttuosa notizia!"

1°spettatore -       Ma l'ambasciator non porta pena…

1°attore -             (Spaventando lo spettatore) Sangue provoca sangue! Che dalle sue nari sgorga copioso...

1°spettatore -       Una epistassi...

1°attore -             ...inondando questa terra arsa dall'odio sino a tramutarla in rosso mar!

1°spettatore -       O Mar Rosso.

1°attore -             Qualsivoglia.

1°spettatore -       Oppuramente.

1°attore -             Certo!

1°spettatore -       (Applaude) Bravo! Bravo! Ora il dramma storico!

 

(Il bambino nella carrozzina piange)

 

1°attore -             E sia, farò… (Guardando verso il fondo della sala) Erode! (Declama mentre il bambino piange) (Contemporaneamente entra sul palco la 2°moglie che si siede in poltrona e inizia a leggere un libro) (Recita) … E dispongo che vengano uccisi tutti i figli primogeniti!

donna con

carrozzina -         (Grida dal fondo della sala) Tanto questo è il secondo!

1°attore -             ... e i secondogeniti che piangono!

1°spettatore -       (Applaude) Bravo!

1°attore -             Grazie! (Recita) Non uno riuscirà a scampare alla strage!

1°spettatore -       (Esclama) Gesù! (Applaude).

1°attore -             Grazie, grazie. Ora le mostrerò i camerini e la sala trucco. Venga con me. (Entrambi escono)

 

(La 2°moglie, in poltrona, continua a leggere il libro. Dopo qualche secondo entra il marito assassino con un grosso coltello; è intenzionato ad uccidere la moglie ignara. Mentre il marito è col braccio sollevato, pronto a colpirla alle spalle, suona il cellulare della moglie. Il marito è costretto a nascondersi in fretta dietro al paravento)

 

2°moglie -           (Risponde al cellulare e parla camminando per il palco) Ciao Anna! Come stai?? (Ascolta) Bene! Sono contenta! (Ascolta) Oh, io continuo ad avere sempre gli stessi problemi con mio marito… E' un bruto, lo sai! A volte mi fa paura! Con quei suoi occhi in cui a volte vedo (Nel frattempo il marito fa capolino da dietro il paravento)… malvagità, sì, malvagità! (Ascolta) Sì, cara, io non so più che fare e credo che il tuo consiglio sia quello giusto. (Ascolta) Sì, Anna, ti farò sapere. (Chiude il cellulare e si rimette a leggere)

 

(Il marito assassino esce da dietro il paravento e le si avvicina di nuovo con l'intento di colpirla ma mentre ha il braccio alzato suona il campanello della porta. Lui è costretto di nuovo a rifugiarsi in tutta fretta dietro il paravento mentre la 2°moglie va ad aprire uscendo in quinta) (Il pittore continua a dipingere in modo maldestro, sporcandosi con vari colori)

(La 2°moglie rientra e si rimette a leggere. Il marito assassino esce dal paravento e ritenta. Stessa scena di prima e altro suono di campanello. Il marito assassino torna a nascondersi con un gesto di stizza mentre la 2°moglie si rialza scocciata ed esce in quinta per aprire la porta)

(Il marito assassino fa capolino da dietro il paravento, poi ne esce cautamente, va a sbirciare in quinta, torna in scena soffermandosi ad un tavolino su cui c'è una bottiglia ed un bicchiere; si versa un po' del contenuto nel bicchiere e lo beve, quindi torna dietro al paravento. La 2°moglie rientra e torna a leggere. Lui tenta ancora una volta l'omicidio. È col braccio alzato quando risuona il cellulare. Lui torna dietro al paravento e la moglie risponde).

 

2°moglie -           (Parla camminando per il palco) Ciao Margherita! Come stai?? (Ascolta) Bene! Sono contenta! (Ascolta) Oh, la mia situazione la conosci! Credo proprio che darò retta al consiglio di Anna. (Ascolta) Come no? Ma io non ne posso più! (Ascolta) So, so a che cosa andrò incontro ma... (Ascolta) Tu dici?? Bè, tu hai più esperienza di me, certo! (Ascolta) Ma avevo già preparato tutto!! (Ascolta) E sia! Gli concederò un'altra chance! (Guarda la bottiglia sul tavolo) Ma ora che me ne faccio di quel potente veleno che avevo preparato per lui? (Ascolta) (Il marito assassino si affaccia da dietro il paravento con gli occhi fuori dalla testa) E va bene, lo getterò. (Prende la bottiglia ed esce) In fondo non sono un'assassina!!

 

(Il marito assassino sbuca da dietro il paravento barcollando, con le mani alla gola e gli occhi strabuzzanti ed esce definitivamente, barcollando)

(Il pittore continua a dipingere, a sporcarsi e ad avere difficoltà con il cavalletto)

(Il bambino nella carrozzina piange)

(Il 1° spettatore va a sedersi in platea)

(Da dietro le quinte escono due politici, in giacca e cravatta, discutendo fra loro. Entrambi zoppicano).

 

1°politico -          Eh no, mio caro! In una società che ormai è a pezzi il nostro programma prevede grandi progetti in fatto di economia!

2°politico -          Li conosciamo bene, noi, i vostri progetti economici! Siete solamente capaci di parlare ma quando vi trovate di fronte ai reali problemi del Paese fate come gli struzzi...

1°politico -          Ma come ti permetti?? Siete voi ad essere un branco di struzzi incapaci di affrontare la realtà quotidiana!

 

(Tutti gli attori disponibili entrano e si mettono in vario modo intorno ai due politici per ascoltare il loro comizio)

 

2°politico -          (Atteggiandosi come per fare un comizio, verso il pubblico) Noi della "Coalizione del mattino" abbiamo un solo scopo...

1°politico -          (Lo interrompe) Quello di mangiare!

2°politico -          (C.s.) Ma che mangiare! Noi siamo una piccola coalizione...

1°politico -          ... uno spuntino...!

2°politico -          Certamente! E non ci abbuffiamo certamente come fate voi! Sappiamo… sappiamo quello che avete fatto durante gli anni del vostro governo! Non vorrei scendere nel personale ma lei, oltretutto, è un medico, un otorinolaringoiatra! Perché non torna ad esercitare la sua professione invece di far politica?

 

(Uno degli attori (la ladra) che ascoltano il comizio si avvicina ad una signora con borsetta e sacchetto della spesa e le sfila il portafogli)

 

1°politico -          Perché io curo orecchio, naso e gola ma vorrei curare anche i mali di questo amato paese! Anche se sono un otorinolaringoiatra! (Atteggiandosi come per fare un comizio, verso il pubblico) Otite! Otite! Miei cari elettori! Noi del "Patto Misto" non abbiamo mai mangiato alle spalle dei cittadini e non abbiamo mai creato problemi al Paese! Anzi! Abbiamo cercato di risolvere tutte le brutture, gli sprechi e le cattive gestioni del governo precedente!… (Additando il 2° politico) Il vostro!!

2°politico -          Il vostro è ormai un Patto rotto!

1°politico -          Nossignore! Noi siamo un buon Patto Misto e ancora sano!

2°politico -          (Avviandosi, zoppicando) Vedrete… vedrete alle prossime elezioni a chi il Paese darà ragione!

1°politico -          (Avviandosi, zoppicando) Lo vedremo proprio! Noi siamo certi della vittoria!

2°politico -          Siamo noi ad esserne certi!

1°cittadino -        (Al 2° cittadino, additando il 1°politico) Ma quello è zoppo!

2°cittadino -        Sì.

1°cittadino -        E l'altro?

2°cittadino -        E' sciancato! (Escono entrambi seguiti da tutti gli attori presenti. Rimane solo la signora che controlla la borsetta e la fruga in cerca del portafogli)

signora con

borsetta -             (Grida) Al ladro!! Mi hanno rubato il portafogli!!!

 

(Il pittore continua a dipingere e a sporcarsi a piacere)

 

poliziotto -           (Entrando) Alto là! Fermi tutti! Accendete le luci! (Si accende la luce in sala) (Alla signora) Mi riferisca il fatto.

signora con

borsetta -             Ecco: io stavo assistendo ad un comizio politico insieme ad altre persone…

poliziotto -           Un comizio?

signora con

borsetta -             Sì.

poliziotto -           Politico?

signora con

borsetta -             Sì.

poliziotto -           Mm. Prosegua.

signora con

borsetta -             Bè, quando se ne sono andati via tutti mi sono accorta che la mia borsa era aperta. Ho approfittato per controllare se avevo il portafogli ma quello...

poliziotto -           Non c'era più!

signora con

borsetta -             No!

poliziotto -           Mm. Mi aspetti qui. (Scende in platea e si rivolge ad uno spettatore) Lei ha una faccia che non mi piace… Dov'era durante il comizio?... Ah, qui seduto... (Si rivolge allo spettatore seduto vicino) Lei può confermare il suo alibi?… Sicuro? Bene. Eppure lei non mi convince… (Se lo spettatore seduto vicino non conferma l'alibi il poliziotto preleverà lo spettatore sospetto e lo porterà ai camerini nei quali, se vuole, può continuare l'interrogatorio, altrimenti dopo qualche secondo lo rilascerà tornare al suo posto)

signora con

borsetta -             Come farò, ora, ad arrivare alla fine del mese!! Nel portafogli c'erano i soldi per tirare avanti fino al trenta!!

 

(Il bambino nella carrozzina piange)

 

poliziotto -           (Tornando sul palco) Si sta confondendo, signora. Questo mese ne ha trentuno! Mi sta forse nascondendo qualcosa?

signora con

borsetta -             Ma no! Questo mese ne ha trenta!

poliziotto -           Vuole prendermi in giro? Facciamo il conto: Trenta giorni ha Novembre con April, Giugno e Settembre...

signora con

borsetta -             ...di ventotto ce n'è uno...

poliziotto -           (Rivolto al pubblico) ...tutti gli altri…?

il pubblico -         Ne han trentuno!

poliziotto -           (Alla signora con borsetta) Lo vede? Lo dicono anche loro!… Lei signora non mi convince… Venga con me! (La accompagna fuori)

 

Buio in sala

 

(Entrano due uomini duri che vanno a sedersi su due sedie poste in un lato del palco)

 

1°uomo duro -     (Dopo un breve silenzio) 'Giorno.

2°uomo duro -     'Giorno.

1°spettatore -       (E' seduto in platea. Si rivolge ai due uomini sul palco, ad alta voce) Scusate...

1°uomo duro -     Cosa c'è?

1°spettatore -       Mi sa dire dov'è il bagno?

1°uomo duro -     (Gli da le indicazioni a seconda della reale ubicazione del bagno del teatro)

1°spettatore -       Grazie! (Si alza e va in bagno)

1°uomo duro -     (Al 2° uomo, con atteggiamento virile) Sa, ci vengo spesso.

2°uomo duro -     (C.s.) in bagno?

1°uomo duro -     No, qui in teatro. Non so perché ma mi piace, mi rilassa dopo una giornata passata sul mio camion.

2°uomo duro -     È un camionista?

1°uomo duro -     Sì.

2°uomo duro -     Anch'io.

1°uomo duro -     Che zona fai?

2°uomo duro -     Nord Italia, tu?

1°uomo duro -     Sud Italia.

2°uomo duro -     Ecco perché non ci siamo mai incontrati.

1°uomo duro -     Già.

2°uomo duro -     Cosa trasporti?

1°uomo duro -     Biancheria intima.

2°uomo duro -     Da donna?

1°uomo duro -     Da uomo.

2°uomo duro -     Bello.

1°uomo duro -     Sì. Ho magliette e calzini... tu?

2°uomo duro -     (Allargando un po' i pantaloni alla vita e controllando) Io anche un paio di mutande.

1°uomo duro -     Volevo dire: tu che cosa trasporti?

2°uomo duro -     (Ancora con atteggiamento virile) Ah. Fiori.

1°uomo duro -     (C.s.) Bello.

2°uomo duro -     (C.s.) Sì. Soprattutto rose e gladioli.

1°uomo duro -     (C.s.) Mi piacciono i fiori... soprattutto rose e gladioli.

2°uomo duro -     (C.s.) Le rose hanno un profumo delicatissimo.

1°uomo duro -     (C.s.) Anche i gladioli. Hai il camion frigorifero, per i fiori?

2°uomo duro -     (C.s.) Sì. Tu hai il camion a cassettoni, per la biancheria?

1°uomo duro -     (C.s.) Sì.

2°uomo duro -     (C.s.) Dove hai parcheggiato il camion?

1°uomo duro -     (Con un gesto della testa) Qua dietro, nel parcheggio con le striscioline blu.

2°uomo duro -     Anch'io, proprio vicino all'albero di mimose... che bello.

1°uomo duro -     L'albero di mimose?

2°uomo duro -     No, il mio camion che è tutto giallo e fa pendant con la mimosa. Vuoi vederlo?

1°uomo duro -     (Senza mutare atteggiamento) Ci sono i fiori, dentro?

2°uomo duro -     Sì, pieno pieno di rose e gladioli.

1°uomo duro -     (Si alza guardandolo negli occhi) Chissà che profumo.

2°uomo duro -     (Si alza guardandolo negli occhi) Inebriante.

1°uomo duro -     Che bello. Vorrei vedere i tuoi bellissimi fiori.

2°uomo duro -     Vieni pure.

1°uomo duro -     Io poi ti mostrerò la mia biancheria intima.

2°uomo duro -     (Avviandosi) E' tutta in puro cotone?

1°uomo duro -     (Avviandosi) Purissimo. Tutto in filo di Scozia.

 

(Entrambi escono tenendosi per mano e incrociano il 1°spettatore che rientra dal bagno ma che, evidentemente, ha sbagliato uscita)

(Il 1°spettatore è nel frattempo rimasto paralizzato in mezzo al palcoscenico)

 

1°spettatore -       Ehm, scusate. Dal bagno mi hanno detto di prendere la prima a destra per tornare in platea e invece mi sono ritrovato qui!... Ehm... Bè... (Si guarda attorno) Ma non fanno più niente qui? Io la mia parte... l'ho fatta!!

3°moglie -           (Entra gridando) Ora ne sono certa! (Vede lo spettatore) Lei chi è??

1°spettatore -       Ehm... uno spettatore che...

3°moglie -           (Gridando) Allora scenda e faccia lo spettatore! (Lo spettatore esegue) (Riprende) Sono mesi che avevo il sospetto ma ora lo so!

marito

vampiro -             (Entrando, conciliante) Ma cosa vai a pensare, mia cara?

3°moglie -           E' inutile negare! Di giorno non ti vedevo mai e ho sempre pensato: Va bene, è il lavoro! Di notte, per una scusa o per l'altra sei sempre uscito! Sempre!!

marito

vampiro -             Ma sai che gioco a calcetto!

3°moglie -           Ma che calcetto!!! Ieri notte ti ho seguito!

marito

vampiro -             No!

3°moglie -           Sì! Ti ho visto intrufolarti in casa di Gianna!! La mia migliore amica!

marito

vampiro -             No!

3°moglie -           Sì! Allora mi sono avvicinata alla finestra della sua camera da letto, al piano giardino e...

marito

vampiro -             E...?

3°moglie -           E ho visto tutto!! Come ti sei avvicinato a lei, come l'hai guardata, come le hai sollevato delicatamente i capelli, come ti sei abbassato su di lei e come... l'hai morsa succhiandole il sangue!!! Vampiro!!

marito

vampiro -             (Mostrando i canini affilati e rincorrendola) Ebbene sì!! Mi hai scoperto! Sono un vampiro!!!

3°moglie -           (Esce gridando)

Voce del poliziotto

al microfono -     Signore e Signori, alla fine dello spettacolo siete pregati di non lasciare il teatro perché sicuramente il ladro è ancora qui fra noi e io non me lo voglio lasciare sfuggire. Grazie.

1°spettatore -       (Ad alta voce) Eh, no! Scusate ma io alla fine dello spettacolo ho un appuntamento e non posso trattenermi!

poliziotto -           (Comparendo sul palco) Abbiamo già notato che non riesce a trattenersi. (Alla regia) Fate luce in sala! (Luce in sala) (Allo spettatore) Invece dovrà farlo. Chi mi dice che il ladro non sia proprio lei?

1°spettatore -       Ma come si permette! Io ora prendo e me ne vado!

poliziotto -           Sicurezza! Prendete quell'uomo e fate in modo che non esca di qui! (Il bambino nella carrozzina piange) (Il poliziotto grida alla madre) E lei faccia qualcosa per quel bambino!!

 

(La madre estrae una rivoltella e spara al bambino che subito tace mentre un agente di sicurezza afferra lo spettatore, gli lega le mani, lo porta sul palco e lo lega alla scena)

 

poliziotto -           Ma cosa ha fatto a quel bambino??

madre con

carrozzina -         Niente, l'ho solo calmato un po'. Lui si addormenta sempre così!

poliziotto -           Bene.

1°spettatore -       Questo è un sopruso!

poliziotto -           (All'agente di sicurezza) Imbavagliatelo! (L'agente agisce) Bene, ora potrà seguire il resto dello spettacolo senza disturbare. (Esce)

1°attore -             (Entra) Insomma, possiamo continuare o no. questo spettacolo? Noi siamo qui per recitare! (Alla regia) Buio in sala! (Buio in sala) Tutti voi conoscete la triste istoria dello sfortunato Amleto, (Il pittore si soffia rumorosamente il naso. Il 1°attore si ferma e lo guarda attonito, poi riprende)... dello sfortunato Amleto, principe di Danimarca, e del suo dolore e della sua rabbia... (Il pittore si risoffia rumorosamente il naso) (Al pittore) Lo stai facendo apposta?

pittore -                No!

1°attore -             Bene. (Riprende)… della sua rabbia e del mordente dubbio che lo assalì. Ma nessuno sa cosa accadde pochi istanti prima che il padre, re di Danimarca, venisse sì orribilmente e vigliaccamente ucciso dal fratello! (Indossa un mantello ed entra nel personaggio di Amleto, osserva il 1° spettatore che sta mugolando, scuote la testa con disappunto, fa due passi poi si guarda sotto la scarpa come chi ha calpestato qualcosa di brutto)... C'è del marcio, in Danimarca!

 

(La scena è attraversata dal marito assassino, barcollando, con le mani alla gola)

 

Re -                      (Entrando) Che dici, Amleto, figlio mio? I tuoi pensieri son troppo foschi per la tua giovane età! Dovresti divagarti! Dov'è la tua e nostra amata Ofelia?

Amleto -              E' andata al fiume, padre, e ogni volta che scende al fiume sto in pena per lei!

Re -                      E ne hai ben donde, Amleto; la vedo infatti fragilina assai, quella fanciulla! Dovrebbe restare al castello come tutte le altre dame a ricamare e a tessere.

Amleto -              E' quello che le consiglio sempre di fare, padre mio, ma essa inizia, poi cessa e pensa al fiume, poi riprende e cessa di nuovo la tessitura!... (Sospira) Tessere o non tessere, questo è il problema! (Ofelia attraversa il palco con una ciambella di salvataggio) Ecco Ofelia che se ne va al fiume! (Con tono melodrammatico) Attenta, Ofelia! (Al padre) Fragilità: il tuo nome è donna!

Re -                      Non ti do torto, figlio mio, ma stai allegro! Perché non vieni in giardino con me? C'è tuo zio, là, il mio adorato fratello, con cui ci divertiremo assai! Lui è sempre così ricco di trovate esilaranti!

Amleto -              No. Andate pure senza di me, padre mio. Ah!

Re -                      Che ti duole figlio mio?

Amleto -              Niente, padre mio, mi è sovvenuta or ora una mia dimenticanza. Potete farmi un piacere?

Re -                      Dimmi pure, mio caro Amleto.

Amleto -              (Estraendo delle monete che consegna al padre) Son debitore con mio zio e vostro fratello di 80 scudi, eccone 30, potete darglieli voi, per cortesia?

Re -                      Certo, Amleto ma… il resto?

Amleto -              Il resto... è silenzio.

 

Buio

(Luce. Entrano un uomo e una donna abbracciati, attraversano il palco, a metà si fermano, si baciano e proseguono fino ad uscire, il bambino nella carrozzina si rimette a piangere, la scena viene attraversata di corsa dalla 3° moglie che grida mentre è inseguita dal marito vampiro, il 1°spettatore, imbavagliato, mugola, mentre il 1° attore, ancora col mantello di Amleto, commenta desolato, al pubblico)

 

1°attore -             Avrei proseguito volentieri ma tra i bambini che piangono, gli innamorati che si baciano, i ladri che rubano, i pittori che dipingono, i vampiri che succhiano e gli spettatori che mugolano gli attori sono un po' distratti! Stiamo facendo del nostro meglio lo vedete bene... (Il palco è attraversato da un cieco con bastone. Entra ed esce) Ora chiuderemo il sipario ma voi aspettate, vi scongiuro! Nel frattempo potete andare a... cioè, volevo dire: potete approfittare per usare la toilette, o fare una telefonata, uscire a fumare una sigaretta, mangiare qualcosa… fate voi!

 Buio

 Sipario

(Suona un campanello. Si accende la luce in sala. Dal sipario chiuso esce un 2°attore)

 

2°attore -             (Fra sé) È passato metà del nostro tempo a disposizione e ancora non abbiamo combinato niente! (Si rivolge al pubblico come ad una classe di ragazzini) Mi raccomando, voi: non fate chiasso e non sporcate in terra con le merendine e porcherie varie che poi c'è chi deve pulire! (Si rivolge ad uno spettatore) Tu Enrico smettila di dar fastidio al tuo vicino di poltroncina! E' mai possibile che vi si debba ancora dire certe cose?? Siete grandini ormai!! (Si rivolge ad un altro spettatore) Sì, tu vai in bagno… (Si rivolge a ad un altro) Tu no… aspetta, si esce uno alla volta altrimenti sapete poi cosa succede!... (Sfiduciato) Niente! Niente! Non vi meritate nemmeno la ricreazione! Via! Tornate ai vostri posti! (Risuona il campanello) Buio in sala! Sipario! (Il 2°attore esce, buio in sala e si apre il sipario)

 

(Ci sono ancora le stesse persone che fanno la fila, ancora più stanche e malandate e il 1° spettatore che mugola)

(La figlia entra da sinistra. E' vestita elegantemente, un po' provocante, con una vistosa collana d'oro. La madre entra da destra, vestita da casa. Entrambe si guardano come chi non si vede da tanto tempo)

 

figlia -                  Mamma!!!

mamma -             Figlia mia!!!

 

(Si muovono per incontrarsi ed abbracciarsi quando la figlia blocca l'azione)

 

figlia -                  Alt! Ferma! Ho perso una lente a contatto!

 

(Entrambe si mettono carponi a cercare la lente)

 

mamma -             Ma dove t'è caduta?

figlia -                  Eh, qui, mentre ti venivo incontro! Fai attenzione a non schiacciarla. (Al pubblico) Scusate tanto ma sono cose che succedono!

mamma -             Può essere rotolata?

figlia -                  Non credo che una lente rotoli.

mamma -             Ora però non possiamo mica stare qui a cercare la tua lente, scusa. il pubblico ha pagato!

figlia -                  Continuiamo pure ma ho paura di calpestarla!

mamma -             Allora segniamo con del gesso i punti in cui sicuramente non c'è e su cui possiamo camminare, va bene?

figlia -                  D'accordo.

 

(La mamma va a prendere un gessetto e segna, da destra a sinistra del palco, un percorso tutto a zig zag)

 

mamma -             Bene. Possiamo ricominciare.

(Entrambe escono da dove erano entrate)

 

figlia -                  (Entra da sinistra) Mamma!!

mamma -             (Entra da destra) Figlia mia!!!

 

(Si vanno incontro seguendo cautamente il tortuoso percorso del gessetto fino a riuscire ad abbracciarsi)

 

figlia -                  Sono tornata, mamma!

mamma -             Finalmente! E' quasi un anno che sei via in Germania e ci hai fatto sapere pochissimo di te: che cosa facevi... se la scuola è andata bene... perché tutto questo silenzio? Sai quanto siamo stai in pena io e tuo padre??

figlia -                  (Prendendo cautamente una sedia e sedendosi) Lo so, mamma, scusatemi ma prima la scuola, poi il lavoro... è stato un periodo molto intenso per me.

mamma -             (Facendo altrettanto) Allora raccontami tutto: Com'è andato il progetto Auschwitz-2000 che hai vinto con quel concorso europeo?

figlia -                  Benissimo mamma! A scuola erano molto rigidi ma alla fine ce l'ho fatta ed è stata una liberazione!

mamma -             Quanto sono contenta per te, figlia mia! Ma poi che cosa hai fatto?

figlia -                  Finita la scuola, con alcune mie amiche abbiamo deciso di trasferirci a Colonia.

mamma -             E come ti ci sei trovata?

figlia -                  Benissimo, mamma! Colonia è una bellissima città anche se non fa altro che piovere! Acqua, acqua, acqua!

mamma -             La famosa Acqua di Colonia! Bene! Ma cosa hai fatto là?

figlia -                  Abbiamo deciso di metterci in società e lavorare insieme.

mamma -             Ah, sono contenta! E in che settore lavoravate?

figlia -                  Nel... nel commercio e nei servizi.

mamma -             Ed è andata bene?

figlia -                  Oh, certo, mamma! I nostri clienti facevano la fila! Pensa che dopo la prima settimana ho potuto comprarmi una bellissima Mercedes e questa stupenda collana d'oro!

mamma -             Sono contenta!

figlia -                  Poi mi sono comprata una pelliccia di visone che è una meraviglia!

mamma -             Che bello!

figlia -                  Dopo due mesi mi sono addirittura comprata un appartamento!

mamma -             Sono contenta! Sono contenta!

figlia -                  Poi devi vedere quanti soldi mi son potuta mettere da parte!

mamma -             Sono davvero contenta! Ora però vai a salutare tuo padre che non ti ha sentita arrivare e gli farai una bellissima sorpresa!

figlia -                  Sì, mamma (Esce con cautela)

mamma -             (Al pubblico) Non ho una figlia adorabile?? Detto fra noi: Io non la darei via nemmeno se mi pagassero!!

 

Buio

(Si riaccende la luce sul palco. La figlia è di nuovo carponi alla ricerca della lente a contatto, ci sono ancora le persone in coda e il 1°spettatore legato che mugola. Entra il poliziotto e si ferma al guardare il sedere della ragazza mentre in platea la signora con carrozzina chiede a Mario di tenergli un momento la carrozzina)

 

signora con

carrozzina -         Scusi, me la tiene un momento? Torno subito.

Mario -                Con piacere.

figlia -                  (Al poliziotto) Sì...?

poliziotto -           (Preso in flagranza) Ehm... Cosa sta facendo lei qui?

figlia -                  Sto cercando la mia lente a contatto.

poliziotto -           Potrebbero avergliela rubata?

figlia -                  No, no, me ne sarei accorta! Era bene in vista!

poliziotto -           Bene. (Scende in platea dove rimane a girovagare con fare circospetto)

figlia -                  (Al 1°spettatore che mugola) Lei cosa fa, mugola?

1°spettatore -       Mm. (La figlia toglie il bavaglio al 1°spettatore che smette di mugolare) Grazie!

figlia -                  (Slegandolo) In cambio mi aiuti a cercare la mia lente a contatto, piuttosto!

 

(Mentre la figlia e il 1° spettatore che mugolava sono carponi a cercare la lente a contatto entra la signora con borsetta, correndo, impaurita, mentre un losco figuro muto con occhiali e grimaldello entra e si pone in un angolo del palco. Entra anche la ladra e viene avvicinata dalla signora con borsetta)

 

signora con

borsetta -             (Alla ladra) Mi aiuti, la prego! (Indica il losco figuro muto) C'è quel losco figuro che mi sta seguendo da tempo! Ho paura che voglia derubarmi! Sa, è la seconda volta che prelevo i soldi in banca perché sono già stata derubata!

ladra -                  Stia tranquilla, signora. Non credo proprio che quel signore sia un ladro! Lo si vede a occhio nudo! Io credo che lei sia rimasta suggestionata dalla brutta esperienza che ha avuto e tende a vedere malviventi dappertutto, anche dove non ci sono! Su guardi attorno, guardi come tutto è tranquillo: c'è una ragazza che cerca la sua lente a contatto, dei vecchietti che fanno la coda, un bel pubblico che è venuto a teatro, guardi: c'è addirittura un poliziotto! (Saluta il poliziotto) Salve!

poliziotto -           Salute a lei!

ladra -                  (Alla signora con borsetta) Lo vede anche lei? Lo saluti, su!

signora con

borsetta -             (Si concentra nell'individuare il poliziotto in sala e vedendolo lo saluta mentre la ladra le sottrae il portafogli dalla borsetta) Salve! (Alla ladra) Ora mi sento molto più tranquilla!

ladra -                  Ne sono felice! Stia serena! Arrivederci, cara signora! (Esce)

signora con

borsetta -             Arrivederci, cara amica! (Controlla la borsetta e non trova più il portafogli. Grida) Alla ladra! Alla ladra! (Il bambino piange. Il poliziotto corre sul palco)

poliziotto -           (Alla signora con borsetta) Che cosa è successo, stavolta?

signora con

borsetta -             Sono stata di nuovo derubata! Il ladro è una donna!

poliziotto -           Quanti soldi aveva con sé?

signora con

borsetta -             Duemila euro e trenta centesimi!

poliziotto -           E l'altra volta?

signora con

borsetta -             Duemila euro e cinquanta centesimi!

poliziotto -           E quanto le hanno rubato in tutto?

signora con

borsetta -             Quattromila euro e settanta centesimi!

poliziotto -           Ah! Lei si sbaglia! Lei mi si confonde! I centesimi sono ottanta! Lei, signora, mi convince sempre meno! Venga un po' con me...! (Vede il losco figuro muto e lo saluta affabilmente) Ciao Arsenio! Di nuovo in libertà? (Esce con la signora)

losco

figuro muto -       (Si toglie gli occhiali, vede la lente a contatto e la raccoglie, quindi si rivolge alla ragazza e, senza parlare. le indica la lente)

figlia -                  (La osserva) No, grazie, questa non è la mia. (Si rimette a cercarla insieme al losco figuro muto)

 

(Torna in sala la signora con carrozzina e si avvicina a Mario)

 

signora con

carrozzina -         (A Mario Riprendendo la carrozzina) Grazie mille.

Mario -                Per cosa?

signora con

carrozzina -         Per il piacere che mi ha fatto!

Mario -                Che piacere?

signora con

carrozzina -         Eh, il bambino!

Mario -                Che bambino?

signora con

carrozzina -         Questo qui!

Mario -                Ah, e di chi è?

signora con

carrozzina -         E' il mio!

Mario -                Il suo, cosa?

signora con

carrozzina -         Il bambino!!

Mario -                Che bambino?

signora con

carrozzina -         Ma vaffanculo! (Si allontana)

 

(Entrano due uomini che iniziano a camminare lungo il proscenio, mentre, dietro, i tre continuano a cercare la lente a contatto)

 

1°uomo -             (Inizia a leggere un giornale) Guarda qua che schifo, non c'è una notizia decente! "Marito ricoverato per tentativo di avvelenamento da parte della moglie"... "Donna derubata per ben due volte del suo portafogli: durante un comizio e in un'altra occasione da un ladro donna".

2°uomo -             Una ladra...

1°uomo -             Sì. Non si campa più!

2°uomo -             Vero.

1°uomo -             Voglio dire: non ci sono più i valori di una volta.

2°uomo -             Giusto.

1°uomo -             Non si può più girare tranquilli per strada!

2°uomo -             Non si può.

1°uomo -             (Riprende il giornale) Senti questa: "In seguito ad un incidente stradale perde la memoria e rimane un po' scemo"

Mario -                (Dalla platea) Quale incidente?

1° e 2°

uomo -                 (A Mario) Ma vaffanculo!

1°uomo -             (Legge) "Scoperto un giro di prostitute italiane a Colonia"... Non c'è più religione!

2°uomo -             Non c'è più.

1°uomo -             (Legge) Senti quest'altra: "Donna scopre che il marito è un vampiro" E' il massimo dell'orrore!

2°uomo -             Il massimo.

1°uomo -             Sangue, orrori, violenza, amoralità...

2°uomo -             Già.

(Pausa)

1°uomo -             Tu quanti anni hai avuto?

2°uomo -             Dieci, tu?

1°uomo -             Sette. Per cosa?

2°uomo -             Frode in bilancio.

1°uomo -             Vedi? Non è mica violenza!

2°uomo -             Vero. Tu, invece?

1°uomo -             Truffa continuata.

2°uomo -             Non c'è violenza.

1°uomo -             No che non c'è! Com'è cambiato il mondo!

guardia

carceraria -          (Entra) Si torna dentro. L'ora d'aria è finita. (Escono i due uomini) (La guardia carceraria si ferma ad osservare quelli che stanno cercando la lente a contatto e si rivolge al losco figuro muto) Cosa state cercando?

losco

figuro muto -       (Indica la ragazza) Mh... mh.

guardia

carceraria -          (Alla ragazza) Cosa state cercando?

ragazza -              La mia lente a contatto.

 

(La guardia carceraria si unisce a loro nella ricerca)

(Entra una donna e si siede malinconicamente sulla poltrona, sospirando)

 

donna

sola -                    Sono in una città come New York, con milioni di abitanti: una città in cui convergono persone da ogni parte del mondo e che qui formano un brulicare continuo, di giorno e di notte, e io... sono sola!! (Si alza dalla poltrona e comincia a camminare per il palco scavalcando le persone che stanno ancora cercando la lente a contatto) E la solitudine a New York è più opprimente che in un deserto. Non so cosa darei per potere anche semplicemente parlare con un altro essere umano. (Suona il cellulare e lei risponde stupita e speranzosa) Pronto! (Ascolta, delusa) No, ha sba... (Ci ripensa e finge di essere quella che l'altro ha chiamato) Ehm, cioè, sì... sono io, Glenda (Ascolta) Sì, sì, tutto bene. (Ascolta) Oh, sì, sono stata... benissimo, ieri sera. (Ascolta) Se mi è piaciuto? Che cosa? (Ascolta) Ah, il film! Sì... bello! (Ascolta) Sì, anche la cena, molto buona. (Ascolta) Quale piatto ho preferito? (Panico, tira ad indovinare) Il poll... la bist... consomm... E a te cosa è piaciuto di più? (Ascolta) Sì! Lo stesso! Anche a me! Hai visto come l'ho divorato? (Ascolta) Ne ho lasciato... metà nel piatto? Bè, sì, ma quello che ho mangiato l'ho divorato! (Ascolta) Sì, anche per me è stata una bella serata! (Ascolta) Rivederci? Ssssì. (Ascolta) Questa sera?... Ssssì, sono libera. (Ascolta) Alle 9, va bene... Ah, ehm, ho traslocato... (Ascolta) Quando? Stamattina! Sì, ieri sera non te l'ho detto perché... non ero sicura se veniva l'agenzia dei traslochi. (Ascolta) Sì, al 28 della 15° strada. (Ascolta) Sì, ti aspetto! Ah, mi vedrai un po' diversa da ieri sera ma non farci caso. (Ascolta) Una leggera plastica facciale. (Ascolta) Eh, stamattina... durante il trasloco. (Ascolta) Sì, una mattinata impegnativa! Ieri sera ero bionda, vero? (Ascolta) Sai, cambio spesso la tinta dei capelli che... comunque ora li ho castani. (Ascolta) Bene, grazie a te; allora a dopo. (Chiude).Sìììì! Per un numero sbagliato ho forse trovato l'uomo giusto!! (Esce sfarfalleggiando)

 

(Viene dato al pubblico il seguente annuncio) :

 

Voce al

microfono -         "Signore e Signori ci raccomandiamo di tenere d'occhio i vostri portafogli per le note vicende a cui avete assistito. La direzione del Teatro non se ne assume la responsabilità, grazie."

(I personaggi in coda, ormai esausti, lentamente, uno dopo l'altro, si accasciano al suolo, esanimi)

 

impiegata -          (All'utente) Ecco fatto. (Osserva le persone in terra) Però, come sono fragili questi umani! (Entrambi escono da parti opposte)

2°attore -             (Entra e vede i tre stesi in terra) C'è un medico in sala?

medico -              (Dalla sala) Io! Io! Io sono un medico! (Sale sul palco e controlla i tre) E' evidente: sono affetti tutti e tre da prolasso scrotale burocratico. Poveretti! (Al 2°attore) Li porti con cautela all'accettazione dell'ospedale, ci sarà solo da aspettare un po'. (Il 2°attore esegue)

uomo cieco -       (Entra e inciampa nel losco figuro muto) Mi scusi, ma cosa sta facendo così carponi?

losco

figuro muto -       (Cerca di fargli capire a gesti che è muto)

uomo cieco -       Mi scusi ma non ho capito bene.

losco

figuro muto -       Mh… mh...

uomo cieco -       Una lente a contatto?

losco

figuro muto -       (Sorpreso dall'intuizione del cieco) Mh!

uomo cieco -       Ed è stata persa qui?

losco

figuro muto -       Mh!

uomo cieco -       Allora vi aiuto volentieri (Si mette con gli altri a cercare la lente tastando il palco)

donna sola -         (Entra. È vestita con grazia. Si siede in poltrona scavalcando i cercatori di lente) Fra un po' sarà qui! Chissà se capirà l'inganno? Se lo capirà come reagirà? E se non lo capirà gli piacerò? Forse ho sbagliato ad inventare questa cosa ma è pur sempre un tentativo di una donna sola e disperata! (Campanello) Eccolo! E' lui! (Va ad aprire e torna con l'uomo ignaro)

uomo

ignaro -                (Osservandola attentamente) È una cosa straordinaria! (Scavalca i cercatori per avvicinarsi a lei)

donna

sola -                    (Timorosa) In che senso?

uomo

ignaro -                È straordinario quel che può fare la chirurgia plastica dall'oggi al domani!!

donna

sola -                    Dici?

uomo

ignaro -                Perbacco! Hai il naso più... La bocca meno... Gli occhi molto... Il mento poco... ma soprattutto... tu cammini!!!

donna

sola -                    Prego?

uomo

ignaro -                Non sei più sulla sedia a rotelle!

donna

sola -                    (Presa alla sprovvista) Miracolo!!! (Lo abbraccia)

uomo cieco -       (Alzando la lente a contatto) Trovata!!

 

(Tutti i cercatori gli si fanno attorno. La ragazza la osserva)

 

ragazza -              Sì, è la mia!! (Se la rimette)

poliziotto -           (Entra con la ladra ammanettata ed escono dalla parte opposta) Ti ho presa, finalmente!

 

(Tutti si salutano affabilmente ed escono per vie diverse)

(Entra una donna su sedia a rotelle)

 

donna

su sedia

a rotelle -             Anzi che mi ha ritelefonato, quello stronzo! (Se ne va)

 

Sipario

Il pittore, ormai colorato fino all'inverosimile, si pone al centro del proscenio gira il cavalletto verso il pubblico mostrando il quadro su cui c'è scritto la parola "FINE", quindi esce.

 

 



Note

 

Compatibilmente con la loro presenza in scena (o in platea) gli attori possono interpretare più personaggi.

 

Il pittore dovrebbe avere buone capacità mimiche, infatti per tutta la sua presenza in scena (l'intero spettacolo) egli dovrà costruire una continua pantomima comica fra lui e i suoi attrezzi del mestiere (colori, pennelli, cavalletto e tele) es.: si sporcherà fino all'inverosimile con i colori, gli cadranno le tele, si incastrerà fra le gambe del cavalletto ecc.

 

Oggetti di scena per Fantasmagoria

 

-            Cavalletto, tavolozza, pennelli, colori, tele, fazzoletto da naso (per il pittore)

-            Sportello d'ufficio (sempre in scena)

-            Carrozzina con bambolotto che piange (piccolo registratore?), rivoltella (per la signora con carrozzina)

-            Poltroncina (sempre in scena), tavolinetto (sempre in scena), paravento (sempre in scena), cellulare, un grosso coltello, bottiglia e bicchiere sul tavolinetto (per la scena del marito assassino)

-            Borsetta con portafogli, sacchetto della spesa (per la signora con borsetta)

-            Due sedie poste al lato del palco (sempre in scena) (per i due uomini duri)

-            Denti da Dracula (per la scena del marito vampiro)

-            Berretto d'agente di sicurezza (per l'agente di sicurezza)

-            Corda e bavaglio (per il 1°spettatore)

-            Due mantelli, una corona, una ciambella di salvataggio, alcune monete (per la scena di Amleto)

-            Bastone da cieco

-            Gessetto, collana d'oro (per la scena della madre e la figlia)

-            Occhiali scuri, grimaldello (per il losco figuro muto)

-            Giornale (per i due uomini in carcere)

-            Sedia a rotelle.


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