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Ciac, si gira!


Ciac, si gira!
atto unico in due quadri di
Paolo Cappelloni

codice SIAE: 952261A

Sinossi
Si stanno girando gli ultimi ciac di un film. Nella scena culminante in cui il protagonista pone le sue mani intorno al collo dell'attrice quasi volesse strangolarla, questa perde davvero i sensi e tutti la credono morta. Ma si può mandare all'aria un film per un così piccolo disguido?? Il cast, in completo accordo, trova una soluzione…



Rappresentata da:

Compagnia “Teatro delle Rose” di Pesaro,
Laboratorio Teatrale Prog. Giovani di Cesenatico,
Ist. “S. Quasimodo” di Marano (Modena),
Ist. "Caronno" di Varese,
Scuola Elementare di Monopoli (BA)
(1° Premio per il miglior spettacolo e il miglior allestimento scenico nella Rassegna Sipario@Scuola 2005 a Bitonto),
Laboratorio Teatrale di Castelnovonemonti (RE)
(Premio Speciale nella Rassegna Teatro delle Scuole 2003),
-Ist. “Cannizzaro” di Colleferro (Roma),
“La Bottega del Teatro” di Mesagne (Brindisi),
Ist. Sup. "G. Fortunato" di Rionero in Vulture (Potenza).
Comp. Teatrale "Voci tra le quinte" (Fermignano - PU)
Comp. Teatrale S. Stefano di Campi Bisenzio - (FI)
Scuola di Recitazione del Centro "MAST" di Palermo
Ass. Culturale "Punti di vista" (Roma)

CIAC SI GIRA!

 

(una disgrazia sul set)

                                                 atto unico in due fotogrammi

di

 Paolo Cappelloni

 

 Personaggi

 Il Prologo (uomo o donna)

Il Regista

L'Aiuto Regista

Cenni

Graziella

Luigi

Marina

Ciac

Operatore

Vari Tecnici che possono comparire in scena a discrezione della Regia.

 

La scena rappresenta un set cinematografico in un teatro di posa. Ci saranno riflettori, la cinepresa e un ambiente che può essere a scelta della regia poiché l'azione da filmare si svolge in un comune interno. Unico arredo obbligatorio: un divano.

 

Primo fotogramma

 

Prologo -             (Esce sul proscenio, a sipario chiuso) Cinema!! Favoloso mondo d'illusioni! Universo di luci, di star, d'astri emergenti e fugaci meteore, di sorrisi e di pianti! Il cinema è la vita narrata su quelle lunghe stelle filanti di celluloide in cui attimo dopo attimo s'intrecciano le storie e si sviluppano in milioni di fotogrammi fin quando, come per magia, s'illuminano sull'immenso, candido spazio dello schermo! Cinema!! Un mondo fantastico che nel buio della sala apre una finestra sulle nostre fantasie! Il cinema!!... Ma sapeste quanto lavoro! Quanta fatica! Quanto sudore prima di giungere a quell'ultimo ciac e porre la parola FINE ad una nuova storia! E proprio questa sera, gentili Signore e Signori, vi vogliamo fare assistere ad un piccolissimo sia pur drammaticissimo esempio di tutto ciò che sta dietro quell'ultimo ciac, dietro a tutto quello a cui voi solitamente assistete accomodati sulle vostre poltrone e ve l'abbiamo portato qui, a teatro: un luogo dove la fantasia delle storie si unisce alla realtà, alla contemporaneità delle vite vostre e di quelle degli attori, un luogo dove la vita passa e i personaggi piangono e ridono senza poter avere ripensamenti o apportare correzioni al loro comportamento, proprio come nella vita! Al cinema, invece: quante correzioni e quanti ripensamenti! Ma vedrete, vedrete! Altro dirvi non voglio, perciò, mio pubblico caro... CIAC, SIPARIO! (ESCE)

 

(Si apre il sipario)

 

Aiuto Reg. -        (Entra in scena sistemando alcuni arredi. Grida) Come vanno le luci?

Voce f.s. -            Bene!

Aiuto -                 Proviamole perché non vorrei che capitasse come ieri che appena hai acceso stava per andare tutto a fuoco. (Si accendono i riflettori) Bene, puoi spegnere! (Chiama ad alta voce) Giorgio! (Entra l'operatore) Giorgio, ascolta: hai sistemato e catalogato le bobine?

Operatore -          Sì, sono tutte a posto.

Aiuto -                 Bene, fra poco arriveranno tutti e cominceremo a girare. (Esce l'operatore, l'aiuto regista si siede sulla sua sedia. Entra il Regista)

Regista -              Già qui, il mio Aiuto?

Aiuto -                 (Alzandosi) Sì, ho dovuto sistemare alcune cose.

Regista -              Bene. (Si siede sulla sua sedia e fa accomodare l'Aiuto regista vicino a lui) Siamo quasi alla fine delle riprese, caro il mio Aiuto.

Aiuto -                 Già.

Regista -              (Gli dà una fuggevole occhiata) Ti vedo nervoso...

Aiuto -                 No, no.

Regista -              (Con occhio clinico) Sì, sì…tu sei nervoso.

Aiuto -                 No, no.

Regista -              (Non lo ascolta) Calmati, calmati, calmati.

Aiuto -                 Ma non sono nervoso!

Regista -              (Non lo ascolta) Eh, caro il mio Aiuto regista! tu ti devi calmare. Come sta tua sorella?

Aiuto -                 Bene, perché?

Regista -              Ma come perché?! te lo sto chiedendo perché mi dispiace tremendamente che abbia smesso di recitare!... Bravissima attrice! che peccato, per lei! proprio dopo il film che l'aveva lanciata! al culmine della carriera andarsi ad innamorare (schifato) di quell'industriale di... cosa fa, il marito?

Aiuto -                 Dolciumi.

Regista -              Che schifo! Fra qualche anno non la riconoscerò più. Ingrassata... che si mangia cioccolatini a piene mani... una botte di lardo, di colesterolo, un armadio. una cicciona, una maia...

Aiuto -                 (Lo interrompe) Ma su! produce solo caramelle, il marito!

Regista -              Ma è lo stesso! Mi pare di vederla, con i denti cariati! che orrore!

Aiuto -                 Ma non è vero! poi a lei non sono mai piaciute, le caramelle!

Regista -              Eeeh, una volta! ma dai e dai... oggi un bon bon, domani una mou, si fa presto ad arrivare all'assuefazione da lecca-lecca!

Aiuto -                 Ma dai!

Regista -              Comunque permettimi di dire, mio caro Aiuto, che ha sbagliato, ha sbagliato, ha fatto un errore a lasciare il cinema! (Ricorda) Me la ricordo come fosse ora nel film "La perla dell'ostrica" Che interpretazione! e come sono rimasto male quando non hanno voluto candidarla all'Oscar! Quegli incompetenti venduti che non sanno distinguere una pellicola da una cravatta! Ti ricordi la scena finale in cui lei diceva: " Mi stanno cercando, Johnny! Mi stanno cercando!"

Aiuto -                 Peccato quel critico alla prima che gridò: "Vatti a nascondere!"

Regista -              Ma non mi parlare di quello lì, che di critico ha solo la salute! Eh, tua sorella era un'attrice di belle, bellissime, stupende speranze! E con un grande, meraviglioso... avvenire! (Entra Graziella)

Graziella -           Buongiorno, maestro!

Regista -              Graziella! mia cara! hai riposato bene?

Graziella -           Non molto, anzi non ho riposato affatto, ho passato una notte così agitata, ma così agitata...

Regista -              Così agitata...?

Graziella -           Niente, così agitata. Non posso mica scendere in particolari!

Regista -              Hai ragione, mia cara, anche io, questa notte. non ho fatto altro che pensare e ripensare a tutte le scene che abbiamo girato finora e a quelle che ancora ci mancano, che sono le più importanti, poi a quando uscirà il film, a come verrà accolto. Sai, la nostra è una grande responsabilità! E Marta che mi diceva: "Stai tranquillo, non ti preoccupare!"

Graziella -           Marta chi? la segretaria?

Regista -              (Colpito) Come?

Graziella -           Chi ti diceva così mentre tu, a letto, ti stavi preoccupando? la segretaria?

Regista -              (Evasivo) Ma nooo! lei me l'ha detto prima!

Graziella -           Prima?

Regista -              (Inventa) Sì... a cena.

Graziella -           Ma ieri sera abbiamo cenato sul set e tu non eri affatto preoccupato.

Regista -              Ma perché non l'ho dato a vedere! Figurati! poi si preoccuperebbero anche gli altri... e dove andremmo a finire?

Graziella -           Mah!

Regista -              Prego?

Graziella -           No, dicevo: mah! chissà dove andremmo a finire!

Regista -              È quello che dicevo io! (Entrano Luigi e Marina e il Regista ne approfitta per cambiare discorso) Oh, eccolo, il mio cast al completo! I miei attori puntualissimi! tutti sul set tranne il signor Cenni che mi ha telefonato e mi ha detto che tarderà qualche minuto ma lui è il protagonista, è la star, e dobbiamo solo ringraziarlo che si sia preoccupato di telefonarci. Bene, nel frattempo possiamo approfittare per girare la... (Consulta la sceneggiatura) la 43° scena, con Marina e Luigi. Sto parlando naturalmente della scena che non abbiamo potuto girare ieri sera: quella dello schiaffo. Siete pronti? (Si allontana per parlare con l'aiuto. Graziella esce)

Luigi -                 Marina, fammi un favore, al momento dello schiaffo non colpire tanto forte come nelle prove.

Marina -              Certo, anzi scusami ma durante le prove non l'ho fatto apposta, probabilmente ero sopra pensiero.

Luigi -                 Capisco, capisco, ma, ecco, se puoi essere un po' più delicata... sai, ho la pelle molto sensibile e alla minima pressione mi rimane l’impronta della mano.

Marina -              Non ti preoccupare, Luigi.

Luigi -                 Grazie.

Marina -              Prego.

Regista -              Allora, pronti? (Entra Ciac) Luce! (Luce) Marina, mi raccomando: VIOLENZA in quello schiaffo! Capito? Violenza! Motore! Azione!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 43° prima ciac!

Marina -              E di Gloria che ne dici? e di Jane? e di Margaret? e di...

Luigi -                 Chi ti ha fatto tutti questi nomi?

Marina -              Non ti preoccupare, anche io ho i miei informatori!

Luigi -                 Che ti hanno informata male!

Marina -              Ah, sì? mi hanno informata male? (Estrae delle foto) E queste? le ho scattate io queste foto? Porco!

Luigi -                 Non ti permetto! (Marina gli dà uno schiaffo che lui evita)

Regista -              STOP! Luigi, cosa ti prende? lo schiaffo è per te, mica per me!

Luigi -                 Mi scusi, maestro, ma è stato un riflesso condizionato, l'ho fatto d'istinto.

Regista -              Allora adesso vedi di prenderlo, d'istinto, lo schiaffo! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 43° seconda ciac!

Marina -              E di Gloria che ne dici? e di Jane? e di Margaret? e di...

Luigi -                 Chi ti ha fatto tutti questi nomi?

Marina -              Non ti preoccupare, anche io ho i miei informatori!

Luigi -                 Che ti hanno informata male!

Marina -              Ah, sì? mi hanno informata male? (Estrae le foto) E queste? le ho scattate io queste foto? Porco!

Luigi -                 Non ti permetto! (Marina gli dà uno schiaffo, lui stringe gli occhi e si mette la testa fra le spalle)

Regista -              STOP! (Calmo) Luigi, tu ti devi rendere conto che oggi ti devi prendere uno schiaffo! (Arrabbiato) Da chi lo vuoi, da me o dalla manina gentile di Marina??

Luigi -                 Dalla manina gentile di Marina, maestro.

Regista -              Allora non fare quell'espressione da idiota e prenditi lo schiaffo! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 43° terza ciac!

Marina -              E di Gloria che ne dici? e di Jane? e di Margaret? e di...

Luigi -                 Chi ti ha fatto tutti questi nomi?

Marina -              Non ti preoccupare, anche io ho i miei informatori.

Luigi -                 Che ti hanno informata male!

Marina -              Ah sì? mi hanno informata male? (Estrae le foto) E queste?  Le ho scattate io queste foto? Porco!

Luigi -                 Non ti permetto! (Marina gli dà uno schiaffo, Luigi si porta la mano alla guancia dolorante)

Marina -              (Piangendo) Mi hai fatto tanto male! Dopo tutto quello che ti ho dato! Io credevo di vivere un amore bello, pulito! Schifoso! (Lo tempesta di schiaffi e di pugni. Luigi si protegge)

Regista -              STOP! Spegni le luci! buona la terza! (Si spengono i riflettori)

Luigi -                 (Insorge) Maestro, ma quei pugni non erano previsti!

Regista -              Non fa niente, la scena è venuta benissimo lo stesso. Che realismo! brava Marina, sei stata stupenda! Violenza, ci vuole! Violenza! Facciamo una pausa. (Escono Luigi, Marina e l'Aiuto Regista)

Cenni -                (Entra) Maestro!

Regista -              Sì…? oh, signor Cenni!

Cenni -                Sono molto in ritardo?

Regista -              Ma no, anzi, abbiamo approfittato di questa sua breve assenza per girare una scena con Luigi e Marina.

Cenni -                Come va quella ragazza?

Regista -              Benissimo, signor Cenni, benissimo! doveva vedere la scena che abbiamo girato adesso! Che pathos!

Cenni -                Prego?

Regista -              No, dicevo: che pathos!

Cenno -                Ah, sì! ha un bel pathos, quella ragazza! Bene bene. E la mia partner…?

Regista -              È pronta in camerino, se si vuole preparare anche lei potremmo senz'altro cominciare.

Cenni -                Bene bene, mi occorrono solo pochi minuti, io non sono come quegli attori che stanno le ore in camerino. (Esce)

Regista -              Aiuto!

 

(Ciac e l'operatore accorrono)

 

Operatore -          Si sente male, maestro?

Regista -              Ma no, sto chiamando l'Aiuto Regista! Aiuto!

Aiuto -                 (Entra) Son qui.

Regista -              Aiutami, Aiuto, hai presente la scena che dovremo girare adesso?

Aiuto -                 Perbacco! è la scena più importante del film! È la scena “clou”!

Regista -              Ecco, allora volevo dirti che per Cenni non ci saranno problemi, lui se la sa cavare bene, ma per Graziella... fa un po' piangere, eh?

Aiuto -                 Per fortuna è una scena drammatica.

Regista -              Sì, hai ragione ma, per fargliela interpretare in maniera più... più...

Aiuto -                 Più…?

Regista -              Aiutami.

Aiuto -                 Ti sto aiutando... più... verosimigliante.

Regista -              Verosimigliante! perfetto! ecco, occorrerebbe farla arrabbiare un po', prima del ciac, così partirebbe più caricata, mi capisci?

Aiuto -                 Idea meravigliosa! ma come si può farla arrabbiare? quella è un'ochetta giuliva che come la metti sta! Aspetta! si potrebbe dirle... aiutami.

Regista -              Guarda che l'Aiuto sei tu!

Aiuto -                 Ah, già! si potrebbe dirle che ha qualche difetto, non so, le gambe storte, il seno cadente.

Regista -              Il seno cadente! perfetto! bella idea! poi saprò io come risolvere la reazione di Graziella.

Aiuto -                 Che poi non diciamo niente di falso.

Regista -              (Sottovoce) Ah sì? non l'avevo notato!

Aiuto -                 Cooome non l'hai notato? secondo te perché dice sempre di avere un peso sullo stomaco? Notalo!

 

(Entra Graziella con Luigi e Marina)

 

Regista -              Graziella! sei bellissima! divina! Allora? Vogliamo cominciare? il signor Cenni è già in camerino. Oh, Graziella, mi raccomando, mettici tutta la grinta che hai, soprattutto su quel viso così espressivo. Io ti farò quasi tutti primissimi piani anche per non mettere in eccessiva evidenza il seno.

Graziella -           (Piccata) Perché? c’è qualcosa che non va? che cos'ha il mio seno?

Regista -              Assolutamente niente, Graziella, hai un seno stupendo, ma è un bel seno da quarant... trent... insomma, ecco, dovrei abbassare troppo la cinepresa!

Graziella -           (Arrabbiata) Vuoi dire che ce l'ho basso? dillo! dillo! vuoi dire che ho il seno avvizzito?

Cenni -                (Entra) Ma no! ma no! sei perfetta, Graziella, sei una venere! Amore mio, sei bellissima! Lo vorrei avere io, il tuo seno, paradossalmente parlando.

Regista -              Coraggio, Graziella, inizia la scena con grande fervore, prendila di petto!

Graziella -           (Arrabbiata) Cafone!

Regista -              Luci! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° prima ciac!

Graziella -           (Arrabbiata) Chiedilo a lui (Indicando Luigi) che cosa c'è stato fra noi!

Cenni -                No, lui non c'entra, lo voglio sapere da te! (Sfottendo) La vergine incorrotta! la dolce Susan che tutti proteggono! … Sgualdrina!

Luigi -                 Non devi inveire così, non è come tu pensi.

Cenni -                Stai zitto! tu non ti devi intromettere! sto parlando con Graziella... Porca miseria ladra!

Regista -              STOP!

Cenni -                (Rivolto al regista) Scusami, Sandro, mi è uscito "Graziella" invece di "Susan". Un attimo di distrazione.

Regista -              Non si preoccupi, la rifacciamo subito. MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° seconda ciac!

Graziella -           (Arrabbiata) Chiedilo a lui (Indicando Luigi) che cosa c'è stato fra noi!

Cenni -                No, lui non c'entra, lo voglio sapere da te! La vergine incorrotta! La dolce... la dolce... come cavolo ti chiami?

Graziella -           (Non comprende la situazione) Nella vita o nel film?

Regista -              STOP! Spegni le luci! (Si spengono i riflettori)

Cenni -                Niente, niente, niente, ho bisogno di concentrarmi meglio, c'è troppa confusione qui, aria! aria!

Regista -              Aria! Aria!

Aiuto -                 Aria per il signor Cenni!

 

(Tutti escono tranne Cenni e l'Aiuto Regista)

 

Regista -              (Rivolto a Cenni) Ci sono dei problemi che posso risolvere?

Aiuto -                 La posso aiutare? sono l'Aiuto!

Cenni -                No, no, nessun problema; sono io che oggi... non sono io.

Aiuto -                 Per quale motivo, se mi è permesso…?

Cenni -                Mah, sovraffaticamento, credo, Propongo di rilassarci un attimo e poi riprenderemo.

Regista -              Bene, allora io ne approfitto per andare a fare una telefonata. (Esce)

Cenni -                Aiuto.

Aiuto -                 Sì…?

Cenni -                Come sta tua sorella?

Aiuto -                 (Un po' seccato) Bene, grazie.

Cenni -                Eh, la grande, cara, bellissima Alfa. Alfa... ma è un nome d'arte, vero?

Aiuto -                 Sì, sì.

Cenni -                Non ho mai saputo il suo vero nome.

Aiuto –                Alfonsa.

Cenni -                Ha fatto benissimo a cambiarlo! Che attrice! con delle... espressioni che ricordavano la divina Greta, così... così... aiutami.

Aiuto -                 Così drammatiche.

Cenni -                No…

Aiuto -                 Così intense.

Cenni -                Di più!

Aiuto -                 Così profonde.

Cenni -                Anche, ma... così... aiutami.

Aiuto -                 Così espressive.

Cenni -                Ecco! sì, così espressive quelle espressioni! Eh, ricordo quel bellissimo film in cui lei gridava: "Mi devo nascondere! mi devo nascondere!"

Aiuto -                 E il solito critico in sala che gridò: "Tanto nessuno ti cerca!"

Cenni -                Eh, sì, Alfa ha avuto sempre un rapporto critico con la critica, ricordo, ricordo! Ma era perché non la capivano, quegli scribacchini! Lei recitava in modo... in modo... aiuto.

Aiuto -                 In modo grazioso.

Cenni -                Ma no!

Aiuto -                 In modo sublime.

Cenni -                Di più, di più. ecco! in modo classico, fuori dal tempo! Che attrice! con quel paio di occhi che sembravano vedessero... vedessero...

Aiuto -                 Tutto.

Cenni -                Tutto!

 

(Entrano Luigi, Marina, Graziella il Regista e gli altri)

 

Graziella -           Allora, ricominciamo?

Regista -              (A Cenni) Come si sente?

Cenni -                Meglio, meglio, possiamo riprendere.

Regista -              Le serve qualcosa?

Cenni -                In che senso?

Regista -              Non so, un caffè, un cappuccino.

Cenni -                Ci sono brioches?

Regista -              No, mi dispiace, le abbiamo finite.

Cenni -                Allora niente, possiamo riprendere.

Regista -              Benissimo, possiamo riprendere. Ah! Graziella! (Le fa il gesto del seno sceso ma nel modo in cui si può confonderlo con il gesto che si fa per incoraggiare a mettere animo nell'azione)

Graziella -           Ma io non le permetto…

Aiuto –                Ma no! il maestro intendeva dire di mettercela tutta! (Rifacendo il gesto per chiarire l'equivoco)

Graziella -           No, no, va' là che l'ho capita benissimo, ed è una calunnia bella e buona! Nessuno ha mai criticato il mio seno e se lo vuol sapere, anche quando ho girato il film "C'è latte per me" in cui apparivo a seno scoperto ho avuto i complimenti da tutta la troupe, caro il mio maestro! Senta, senta se dico una bugia!

Regista -              No, no, grazie, si vede ad occhio nudo, il suo livello.

Graziella -           (Arrabbiata) Certe insinuazioni mi fanno impazzire!

Regista -              Si è molto arrabbiata?

Graziella -           Sono arrabbiata sì!

Regista -              Benissimo, allora vai! LUCI! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza ciac!

Graziella -           (Ancora arrabbiata) Chiedilo a lui (Indicando Luigi) che cosa c'è stato fra noi!

Cenni -                No, lui non c'entra, lo voglio sapere da te! (Sfottendo) La vergine incorrotta! La dolce Susan che tutti proteggono! Sgualdrina!

Luigi -                 (A Cenni) Non devi inveire così, non è come tu pensi.

Cenni -                Stai zitto! tu non ti devi intromettere! sto parlando con Susan!

Graziella -           E tu? e tu? che cosa hai fatto in tutti questi anni?

Cenni -                Ho lavorato, mia cara!

Graziella -           Anche di notte?

Cenni -                Anche di notte! Perché di notte non lavorano solo le guardie notturne ma anche i piloti come me e le sgualdrine come te!

 

(Graziella si avventa verso Cenni ma viene bloccata da Luigi. Suona il campanello dell'ingresso, Cenni va ad aprire ed entra Marina)

 

Graziella -           Oh, ecco qualcuno che è dalla mia parte!

Marina -              Che cosa è successo?

Graziella -           (Indicando Cenni) Chiedilo a quel farabutto.

Marina -              (A Cenni) Che cosa è successo?

Cenni -                (Indicando Graziella) Chiedilo a quella vipera.

Marina -              (A Graziella) Che cosa è successo?

Graziella -           Chiedilo... (Indicando Luigi) a lui.

Marina -              (A Luigi, con sospetto) Che cosa è successo?

Luigi -                 Guarda: Tutto è successo nella notte tra il 7 e l'8 Marzo scorso, era una notte di pioggia e io me ne stavo nel caldo del mio letto a leggere un romanzo.

Cenni -                Che romanzo era?

Marina -              Già, che romanzo era?

Luigi -                 "Moby Dick"

Cenni -                E com'era?

Marina -              Già, com'era?

Cenni -                Scusa, permetti che le domande le faccia io, tanto sono le stesse! Allora: …. e com'era?

Luigi -                 Bello ma un po' lungo, poi mi ha agitato un po’ anche perché a me non piace viaggiare per mare.

Cenni -                Questo non ci aiuta a capire che cosa è successo.

Marina -              ...Che cosa è successo.

Luigi -                 È quello che sto cercando di dirti. Ti agiti sempre per un nonnulla! Ad un certo punto sentii venir giù un'acqua, ma un'acqua, ma un'acqua...

Marina -              Ma un acqua…?

Cenni -                Che dio la mandava!

Luigi -                 No! era la doccia, che la mandava! Allora entrai di corsa nel bagno e vidi che era rotta e si stava allagando tutto, ogni cosa galleggiava! Tentai subito di aggiustarla ma fu una lotta impari: con una mano stringevo il tubo flessibile della doccia, con l'altra mi riparavo dagli schizzi e contemporaneamente cercavo di arginare il flusso, per un attimo vidi il capitano Achab!

Cenni -                Chi?

Luigi -                 Il capitano... quello che dava la caccia a Moby Dick!... e mentre ero lì, bagnato dalla testa ai piedi, entrò Susan.

Cenni -                E tu dov'eri?

Luigi -                 Te l'ho detto, sotto la doccia!

Cenni -                E Susan che cosa voleva da te in piena notte?

Luigi -                 Oh! era disperata e tutta bagnata come me perché anche il suo appartamento, sotto il mio, era completamente allagato!

Cenni -                In che condizioni era?

Luigi -                 Pietose, mio caro, pietose! era proprio fuori di sé!

Cenni -                Ma no Susan! il bagno! in che condizioni era?

Luigi -                 Pessime! molto peggio del mio, anche da lei galleggiava tutto, ma l'acqua era più alta!

Cenni -                Allora…?

Luigi -                 Allora tentammo in tutti i modi di arginare l'allagamento ma arrivarono i Robertson!

Cenni -                E questi chi sono?

Marina -              (A Cenni) Mi permetti? (A Luigi) E questi chi sono?

Luigi -                 (Spazientito) Gli inquilini del primo piano perché anche da loro cominciava a filtrare l'acqua!

Cenni -                Capisco.

Marina -              Capiamo.

Luigi -                 Bene, ma il fatto è che loro ci videro uscire dal bagno in pigiama e, maliziosi come sono, chissà quali voci avranno messo in giro!

Cenni -                E Moby Dick che cosa ha che fare con tutto questo?

Luigi -                 È stato determinante perché, essendo sveglio per leggere, mi son potuto accorgere del guasto!

Cenni -                E tu, Susan, che cosa stavi facendo?

Graziella -           Il bagno.

Cenni -                Ma come? facevi il bagno nel bel mezzo della notte?

Graziella -           Certamente! io sono una persona pulita, mica un animale come te che si lava una volta al mese e che non toccherei nemmeno con un dito!

Cenni -                Ah! ma allora vuoi la guerra! continui a cogliere ogni occasione per offendermi! per denigrarmi! per sfogare il tuo odio su di me! ma io ti chiudo la bocca per sempre!

 

(Si avventa su Graziella e le stringe la gola con violenza. Luigi e Marina accorrono per dividerli)

 

Cenni -                Ringrazia il loro intervento, altrimenti non ti saresti salvata! Avresti fatto la fine che ti meriti! (Graziella non reagisce) Ah, taci, non sai cosa dirmi, ora!... Mi hai sentito Susan? (Graziella è inerme, sul divano) Susan!

Regista -              STOP! Sveglia, Graziella! toccava a te!... Graziella! Cosa ti prende? (Le si avvicina e cerca di rianimarla) Rispondi, Graziella! (Le sente il polso) Non c’è polso!

Aiuto -                 La stiamo perdendo!

Regista -              (Si accosta al suo viso) Questa non respira più! (Confusione generale)

Cenni -                Non respira? mio Dio non è possibile!

Regista -              Ma quanto l'ha stretta?

Cenni -                (Terrorizzato) Normalmente, l'ho fatto tante volte! in tutta la mia carriera non mi è mai successa una cosa simile!

Regista -              AIUTO!

Aiuto -                 Son qui!

Regista -              Ma no, facevo per dire! (Riprova a rianimarla) Non c'è niente da fare. Madonna mia! è morta davvero! Una disgrazia sul set!

 

Si spegne la luce

Fine del primo fotogramma

 

  

Secondo fotogramma

 

Prologo -             (Esce sul proscenio, a sipario chiuso) Ahimè, Signore e Signori! Come Molière morì recitando sul palcoscenico, così, con le dovute distinzioni, anche la nostra Graziella Ginni ha lasciato questo mondo recitando su un set cinematografico! Che fare ora? Come reagirà il Regista e tutta la troupe di fronte ad una simile disgrazia? Io non saprei che dirvi; restate perciò incollati alle vostre poltrone e scoprirete come tutto questo finirà.

 

(Si apre il sipario. Sono in scena: Cenni, il Regista e l'Aiuto Regista)

 

Cenni -                Dio mio che disgrazia!

Regista -              È proprio una tragedia!

Aiuto -                 (Al Regista) Ti porto un cognac?

Regista -              Dillo a Cenni.

Aiuto -                 (Mima l'azione di offrire qualcosa da bere)

Regista -              Che cosa stai facendo?

Aiuto -                 Te lo sto dicendo a cenni.

Regista -              Ma no! chiedilo a lui (Indicando Cenni) se vuole bere qualcosa di forte, che ne ha più bisogno!

Aiuto -                 (A Cenni) Vuole un cognac, un whisky?

Cenni -                No, no, grazie. Mamma mia! e ora che cosa si fa?

Aiuto -                 Vuole un aiuto?

Cenni -                Sì!

Aiuto -                 Vado a chiamare la polizia.

Regista -              No! aspetta, aspetta! Vammi a chiamare tutti quanti.

Aiuto -                 Tutti... quanti?

Regista -              Tutti quanti! tutta la troupe! (A Cenni) Signor Cenni… le è passato? come si sente?

Cenni -                (Prostrato e spaventato) Un assassino! ecco come mi sento! ho ucciso la mia partner! capisci? passerò il resto dei miei giorni in prigione! non potrò più recitare! La mia carriera è distrutta!… Sai se organizzano delle recite, nei penitenziari?

Regista -              Suvvia! Non sia così pessimista! non l'ha fatto mica apposta! è stata una fatalità, un tragico errore! … Le daranno qualche annetto!

Cenni -                Mammamia! (Prostrato, spaventato ma ispirato) E lei, ora sarà già lassù, a recitare con la Duse.

Regista -              Con Greta Garbo.

Cenni -                Con Lawrence Olivier.

Regista -              Se loro vorranno recitare con lei.

Cenni -                Vuoi dire che non era un granché?

Regista -              Beh, delle volte era proprio da strangolarla, oh, scusa! (Entrano tutti) Ascoltatemi tutti; come sapete, è accaduto un fatto terribile: la nostra cara collega, la brava e bella Graziella Ginni è morta per una tragica fatalità, per un increscioso incidente che purtroppo è capitato e al quale non possiamo più porre rimedio. Ora, la prima cosa da fare sarebbe quella di denunciare la cosa alla polizia…

Luigi -                 Sì, certo.

Marina -              È inevitabile.

Operatore -          È doveroso.

Ciac -                   Anch'io.

Aiuto -                 La vado a chiamare?

Regista -              No, aspetta, lasciatemi riflettere… Dunque: appena arriveranno le forze dell’ordine saremo interrogati, ci sarà un'inchiesta e, chiaramente, dovremo testimoniare anche per dimostrare che è stato veramente un incidente; bene, quello che vi vorrei dire è questo: abbiamo ormai girato tutti gli esterni e gli interni del film, siamo alle ultime battute e questa scena maledetta era l'ultima che doveva girare la povera Graziella.

Aiuto -                 È vero, proprio l'ultima!

Regista -              Ecco, se chiamassimo subito la polizia, questa importantissima scena non si potrebbe più fare; allora io vi proporrei, se siete tutti d'accordo, di aspettare qualche minuto, giusto il tempo di girarla.

Luigi -                 (Scandalizzato) Non è possibile!

Marina -              (C.s.) Ma è un reato!

Aiuto -                 Credo che sia meglio chiamare subito la polizia!

Operatore -          Sono d'accordo.

Ciac -                   Anch'io.

Luigi -                 Maestro!! non capisco come possa esserle venuto in mente di proporre una cosa simile!

Regista -              Signori miei, mi complimento con voi perché siete sublimi nella vostra rigorosa e rispettosa inflessibilità!

Luigi -                 Grazie.

Marina -              È un dono di famiglia.

Aiuto -                 È frutto dell'educazione ricevuta.

Operatore -          Anche per me.

Ciac -                   Anch'io.

Regista -              Ciò è davvero commovente! ma, naturalmente, in tal caso, non si potrà portare a termine il film.

Luigi -                 Eh sì, è un vero peccato!

Marina -              Ma tu guarda...!

Aiuto -                 Resterà un'opera incompiuta!

Operatore -          Già.

Ciac -                   Anch'io.

Regista -              E chiaramente, restando un’opera incompiuta, il nostro produttore bloccherà il finanziamento e nessuno di noi si beccherà un centesimo.

 

(Silenzio generale, gli attori e i tecnici si guardano a vicenda)

 

Luigi -                 Beh… in fondo cos'è una scena?

Marina -              Ma sì, se è per pochi minuti...

Aiuto -                 …la polizia potrà aspettare.

Luigi -                 Io direi di girarla.

Operatore -          Sono d'accordo.

Ciac -                   Anch'io.

Regista -              Benissimo! noto con grande piacere che il cinema è per tutti voi una vera missione!

Aiuto -                 Ma come faremo con Graziella?

Regista -              Semplice: dovremo fare in modo di non farla parlare.

Aiuto -                 Non sarà molto difficile!

Regista -              Ma certo che no! ci basterà solo apporre qualche leggera modifica alla sceneggiatura.

Cenni -                Ma io non so se me la sentirò, se riuscirò a recitare con la mia vittima. Sono anche debole di cuore!

Regista -              Signor Cenni, lei mi insegna che in ogni caso lo spettacolo deve continuare, "The show must go on" come dicono a Hollywood; perciò, occorre fare un sacrificio e giocare questa partita.

Aiuto -                 Questo tressette.

Regista -              Col morto! Mi scusi, signor Cenni.

Cenni -                Oh, signore! è proprio vero che lo spettacolo deve continuare!

Regista -              Eh già, poi lei sarà contenta di sapere che il film verrà ugualmente portato a termine. So che sarà una cosa inusuale e penosa ma è necessaria. Allora, forza e coraggio. Ma dov'è andata Graziella?

Aiuto -                 L'ho portata di là con l'aiuto di Ciac. (Rivolto a Ciac) Grazie dell'aiuto.

Ciac -                   Di niente, Aiuto.

Regista -              Bene, adesso bisogna riportarla qua. Aiuto.

Aiuto -                 Sì?

Regista -              Fatti aiutare di nuovo da Ciac.

Aiuto -                 Ciac, mi aiuti?

Ciac -                   Sì, Aiuto. (Escono)

Regista -              (A tutti) Quello che mi aspetto da voi in questo frangente è una cosa sola: professionalità!

Tutti gli

Attori -                Professionalità!

Aiuto -                 (Rientra con aria mesta) Eh, abbiamo perso Graziella.

Regista -              Eh, è la vita.

Tutti -                  Eh sì.

Aiuto -                 Graziella non c'è più!

Regista -              Eh già, una così bella ragazza!

Tutti -                  Eh, sì.

Aiuto -                 Ma no! l'abbiamo persa nel senso che non riesco più a trovarla!

Regista -              Cooosa?! (Panico generale)

Aiuto -                 Non la trovo più!

Regista -              Aiuto!

Aiuto -                 Sì?

Regista -              Non sto chiamando te! bisogna trovarla! (Rivolto all’Aiuto) Ma dove l'avevi messa?

Aiuto -                 Eh, l'avevo appoggiata in piedi qua dietro.

Regista -              In piedi?!

Aiuto -                 Sì!

Regista -              Andiamo a vedere.

 

(Escono tutti tranne Ciac e l'operatore)

 

Ciac -                   Beh, la cercheranno loro, io certe cose non le faccio. Il mio lavoro è il ciac, mica il becchino!

Operatore -          Hai ragione, poi, detto fra noi, lavorare con un'attrice in quello stato…! dai, è un peso morto!

Ciac -                   A me dà l'idea che tutto questi porti anche sfortuna! che so... sai una cosa: la mia paura continua è che ogni volta che faccio “CIAC” mi si prenda un dito in mezzo! A un mio collega è successo: lui ha fatto “CIAC”, il dito ha fatto “TRAC” ed è caduto.

Operatore -          Chi?

Ciac -                   Il dito!

Operatore -          Che impressione! Un vero film dell’orrore! ma allora il tuo è un lavoro pericoloso!

Ciac -                   Certamente! quell'aggeggio è come una ghigliottina! Pensa che in casa lo usiamo spesso come affettatrice! "Fettina di salame 5° ciac!", "Trito di prezzemolo 38° ciac!"

Operatore -          Cetrioli alla Robespierre!

Ciac -                   Già!

 

(Rientra il Regista, l'Aiuto e Cenni, sorreggendo Graziella)

 

Aiuto -                 Era scivolata.

Regista -              Ci credo, non sta mica in piedi da sola! (La sistemano seduta sul divano) Ecco fatto!

Cenni -                Che bella donna, era! e come recitava bene!... Faceva impressione!

Aiuto -                 Una certa impressione la fa anche adesso.

Cenni -                Signori, sappiate che io ho accettato di girare quest’ultima scena per le ragioni ben note…

Regista -              L’amore per il cinema!

Cenni -                Certamente! e, credetemi pure, lo faccio con tanta angoscia, per cui ho bisogno di abituarmici, prima, ci devo prendere un po’ la mano.

Regista -              È giusto, è giusto, la lasciamo un po’ con lei, le stia vicino, le parli pure… faccia un monologo; noi ci allontaniamo per un po'. (Esce, rispettosamente, con l'Aiuto. Si abbassa la luce, spot su Cenni)

Cenni -                (Si avvicina a Graziella) Graziella, io so che tu puoi sentirmi e sai pure che non l'ho fatto apposta, credimi! Ma la tua interpretazione era talmente realistica, talmente viva che mi ha influenzato e mi sono lasciato trasportare dall'impeto della parte. Scusami! (La guarda) Ma non mi guardare così, ti prego, no… non posso sopportare il tuo sguardo! (Gira il divano e lo pone con le spalle al pubblico) Ecco, così va meglio. Capisci cosa voglio dire? (Graziella s'inclina e scompare alla vista del pubblico, Cenni va dall'altra parte del divano e continua a parlarle) Comunque vedrai che il film sarà un successo, ne sarai contenta, avrai così finito in bellezza perché questo è il capolavoro che ti renderà immortale!... oh, scusa!

 

(Luce. Entra il Regista)

 

Regista -              Allora? si sente meglio? ha preso confidenza?

Cenni -                Sì, ora mi sento un po' meglio.

Regista -              (Guarda verso il divano e non vede Graziella) E lei?

Cenni -                Non tanto.

Regista -              Volevo dire: e lei dov'è?

Cenni -                Ah, si è inclinata. (Rimettono a posto il divano e risistemano Graziella)

Regista -              Rimettiamola a posto, anzi, no, sistemiamola sdraiata, come se stesse riposando le gambe. (Eseguono) Bene, possiamo dire che siamo pronti; faccio chiamare tutti gli altri. Ma dov'è il mio Aiuto? Aiuto! (Tutti entrano correndo)

Tutti -                  Che cosa è successo? che cosa è successo?

Regista -              Niente, niente, allora possiamo cominciare. Tu, Luigi, stai dietro al divano e ogni tanto ti abbassi verso Graziella come se stessi parlando con lei a bassa voce, tu, Marina, ti metti in piedi qui, e lei, signor Cenni, è libero di usare tutto lo spazio che vuole (Fra sé) finché è a piede libero. Riprendiamo da quando il signor Cenni si rivolge a Graziella e le dice... (Consulta la sceneggiatura) "ringrazia il loro intervento"… va bene? LUCI! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza bis ciac!

Cenni -                Ringrazia il loro intervento, Susan, altrimenti non ti saresti salvata! (Scoppia in lacrime)

Regista -              STOP! Ma no!!! non faccia così! capisco che è una situazione difficile ma deve farsi forza!

Cenni -                (Tra le lacrime) Se loro fossero intervenuti prima...

Luigi -                 Non vorrà mica accusare noi, adesso?

Regista -              Via! via! (A Cenni) È passato questo momentaccio?

Cenni -                (Riprendendosi) Sì, sì.

Regista -              Bene, MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza ter ciac!

Cenni -                Ringrazia il loro intervento, altrimenti non ti saresti salvata! Mi hai sentito, Susan? Come? (Rivolto a Luigi) Che cosa ha detto?

Luigi -                 (Si china su Graziella) Ha detto che con te non vuole parlare.

Cenni -                Va bene, parlerà lui per bocca tua. Ricordi, Susan, l'ultima volta che ti telefonai da New York? Bene, e ti chiesi se volevi tornare con me? Bene, tu che cosa mi rispondesti? Eh…? (Luigi si china su di lei)

Luigi -                 Nemmeno se mi strozzi.

 

(Cenni scoppia in lacrime)

 

Regista -              STOP!

Cenni -                Scusate, ma non si può cambiare questa battuta?

Regista -              Certo, certo. Luigi, cambia la battuta, riprendiamo da: "Va bene, parlerà lui per bocca tua" MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quater ciac!

Cenni -                Va bene, parlerà lui per bocca tua. Ricordi, Susan, l'ultima volta che ti telefonai da New York? Bene, e ti chiesi se volevi tornare con me? Bene, tu che cosa mi rispondesti? Eh…? (Luigi si china su di lei)

Luigi -                 (Compunto) Nemmeno se piangi in turco.

Cenni -                Allora non puoi negare che ho cercato di riavvicinarmi a te?!

Luigi -                 (Si china) Lo nega.

Cenni -                Ma se si ricorda anche Mary quando ti venni a trovare a Londra! è vero Mary? (Rivolto a Marina e indicando Graziella) Che cena romantica avevo preparato! Le candele...! i fiori...! Ma lei non si ricorda! (Indicando Graziella) Lei BARA! (Disperato) Nooo!

Regista -              STOP!

Cenni -                Le candele, i fiori, la bara!... è una congiura!

Regista -              Mi scusi, signor Cenni, veda di modificare lei le parole che non le sono consone! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quin... quincer... quinquer... quinter... come cavolo si dice?

Regista -              Ma trova un altro modo! MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quater bis ciac!

Cenni -                Graziella eeeeh, ho sbagliato!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quater ter ciac!

Operatore -          ALT! Cambio bobina! (Esegue)

Regista -              MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quater quater ciac!

Cenni -                Allora non puoi negare che ho cercato di riavvicinarmi a te?

Luigi -                 (Si china) Lo nega.

Cenni -                Ma se si ricorda anche Mary quando ti venni a trovare a Londra. è vero Mary? Che cena romantica avevo preparato! I neon, i frutti! Ma le non si ricorda! Lei bleffa!

Marina -              No, lei non bleffa, anche lei ha cercato di riavvicinarsi a te, è vero Susan? (Tutti guardano Susan)

Luigi -                 L'ho sentita io, ha detto di sì!

Marina -              Cosa ti dicevo? (A Susan cade un braccio che si mette a penzolare)

Regista -              STOP! Rimettetele a posto il braccio (l'Aiuto esegue) Riprendiamo, MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quater quater quin... no, scena 72° terza quater quater bis ciac!

Luigi -                 L'ho sentita io, ha detto di sì!

Marina -              Cosa ti dicevo?

Cenni -                (A Marina) E quando avrebbe cercato di riavvicinarsi a me?

Marina -              (A Luigi) E quando avrebbe cercato di riavvicinarsi a lui?

Luigi -                 (A Graziella) E quando avresti cercato di riavvicinarti a lui? (Luigi si china verso Graziella e ci rimane per un po' annuendo ogni tanto con la testa. Tutti tendono l'orecchio per sentire) Ha detto che tempo fa ti ha scritto una lettera profumata in cui ti chiedeva 10.000 dollari, che tu non le hai mandato.

Cenni -                Ma sentite che cosa va a rivangare! Vattene, disgraziata! vattene da questa casa! (Nessuno si muove) Ho detto vattene!

Luigi -                 (Si china verso di lei) Ha detto che devi andar via tu perché la casa è intestata a lei (Si china su Graziella) e poi aggiunge: beccati questa!

Cenni -                Ah! siamo a questo punto, eh?

Luigi -                 (Si china) Sì.

Cenni -                (Dopo un attimo di incertezza si getta in ginocchio vicino a Graziella) Ti prego, no, non mi cacciare! Susannina! Sai che ti ho sempre amato e non mi puoi far questo! Sì, sì, hai ragione tu, sono stato un mascalzone, un delinquente, mi pento, mi pento con tutto il cuore ma non mi cacciare perché io... io ti amo ancora. (Si alza e le manda un bacio con la mano)

Regista -              STOP! Eh, no, signor Cenni, a questo punto la deve baciare veramente!

Cenni -                Ma lei sta scherzando? baciare una morta? ma per carità!

Regista -              Ma se non la bacia con passione non fa la pace con lei e il finale del film va a farsi friggere! Lo capisce? E poi, in fin dei conti l'ha uccisa lei, rimane tutto in famiglia!

Cenni -                E se le bacio la mano?

Regista -              Ma ad una moglie non si bacia la mano!

Cenni -                Ha ragione. (Sospira) E sia! per amore dell'arte farò anche questo atto... questo atto... Aiuto...

Aiuto -                 Questo atto unico.

Cenni -                Ma no! questo atto...

Aiuto -                 Questo atto d'amore.

Cenni -                Macché d'amore! Questo atto...

Aiuto -                 Giuridico.

Cenni -                Ma no! questo atto... ripugnante, ecco, ripugnante, ma tant'è, è l'attore, quello che si deve sempre sacrificare! Vada, maestro!

Regista -              MOTORE! AZIONE!

Ciac -                   "Ho imparato da te" scena 72° terza quater quater ter ciac!

Cenni -                (In ginocchio) Ti prego, no, non mi cacciare! Susannina! Sai che ti ho sempre amato! Non mi puoi fare questo! Sì, sì, hai ragione tu, sono stato un mascalzone, un delinquente, mi pento, mi pento con tutto il cuore ma non mi cacciare perché io... io ti amo ancora. (La bacia)

Graziella -           (Apre gli occhi e si mette seduta) Anch’io ti amo ancora.

 

(Cenni lancia un grido e sviene dietro il divano scomparendo alla vista. Tutti hanno un fremito di paura)

 

Regista -              STOP! (Si spengono i riflettori)

Graziella -           Che cosa è successo? ho sbagliato la battuta?

Regista -              Graziella! ma tu... sei viva!

Graziella -           Certo che son viva!

Aiuto -                 Ti credevamo morta!

Graziella -           Perché non sono stata abbastanza briosa…?

Regista -              Ma no! perché da quando il signor Cenni ha tentato di strangolarti tu non hai più ripreso i sensi!

Graziella -           Ah, è successo ancora? Sì… qualche volta mi capita, quando non ho abbastanza aria svengo e cado in una specie di catalessi, ma poi mi riprendo! È una cosa curiosa, no?

Regista -              Sì, sì, Graziella, è una cosa curiosa ma ci hai fatto prendere un grandissimo spavento! Ehi… (Si guarda attorno) dov’è il signor Cenni? (Tutti si guardano attorno)

Marina -              Era qui con noi…

Luigi -                 Io ho sentito un tonfo, dev’essere svenuto!

Regista -              Svenuto?? Acqua…!

Aiuto -                 (Guarda dietro al divano) Fuochino…!

Regista -              Ma no! intendevo un bicchiere d’acqua!

Aiuto -                 E qui dietro!

 

(Tutti accorrono verso di lui e lo sollevano rendendolo visibile al pubblico)

 

Regista -              Ciac, vai a prendere ‘sto bicchiere d’acqua! (Ciac agisce)

Cenni -                (Riprendendosi, con un filo di voce) Aiuto!

Aiuto -                 Sì?

Cenni -                Non dico a te; che cosa è successo?

 

(Ciac rientra con un bicchiere d’acqua che porge a Cenni)

 

Regista -              Allegro, signor Cenni! Graziella era semplicemente in catalessi! non è successo niente!

Aiuto -                 Non è un assassino!

Regista -              Non ha ucciso nessuno!

Cenni -                Mamma mia! che sollievo! però c’è mancato poco che succedesse qualcosa a me, sapete che sono debole di cuore!

Regista -              Però… che scena bellissima abbiamo girato, signor Cenni! e noi l'abbiamo immortalata! è stato come il bacio del principe azzurro che risveglia la bella addormentata!

Cenni -                (Rialzandosi e riprendendo coraggio) Grazie Graziella! mi hai tolto da un terribile incubo!

Graziella -           Grazie a lei che mi ha risvegliata… così dolcemente!

Cenni -                (Rivolto al Regista) Beh, effettivamente è stata una scena d'effetto perché quando io faccio un errore lo risolvo sempre in modo spettacolare! (Declama) Ma poi... che cos'è un bacio…?

Aiuto -                 Una trasfusione d'amore!

Graziella -           Quindi ora possiamo continuare…?

Regista -              Ma no, Graziella, abbiamo ugualmente girato la scena con te sul divano usando qualche artificio ed è venuta benissimo! Ora non ci resta che brindare per il felice esito di questa avventura e per buon augurio del film che abbiamo finito! Ciac, vai a prendere due bottiglie di là. (Ciac esce)

Marina -              Come sono contenta che tutto sia finito per il meglio!

Luigi -                 Anch'io sono molto contento!

Aiuto -                 Naturalmente anch'io!

Operatore -          Anch'io.

Cenni -                Non vi dico io!

Regista -              Sì, aver terminato la lavorazione del film nonostante queste peripezie è in effetti una cosa che ci rende tutti felici!

Ciac -                   (Rientra con le bottiglie) Ecco qua le bottiglie!

Regista -              Brindiamo, allora! (Si esegue) Brindiamo alla bravissima e bellissima Graziella che è tornata fra noi per deliziarci con mille e mille successi ancora, ma brindo anche al nostro protagonista, signor Cenni, che ci ha offerto una interpretazione veramente sofferta, e brindo a tutti voi della troupe che vi siete prodigati in ogni modo per la buona riuscita di quest'opera. Evviva!

Tutti -                  Evviva! (Brindano)

Cenni -                Sì, è viva!

Regista -              Per ora il vostro lavoro è finito, signori, potete lasciare il set; ci rivedremo dopo il montaggio, per la promozione del film! Vedrete, vedrete che successo avremo, sia da parte della critica che del pubblico!

Marina -              Io non vedo l’ora! a presto! (Esce)

Luigi -                 Grazie, maestro, arrivederci! (Esce)

Operatore

e Ciac -                Arrivederci! (Escono)

Cenni -                Arrivederci, miei cari, è stata veramente un'esperienza unica che non dimenticherò! (Esce)

Graziella -           Anche per me è stata un’esperienza straordinaria e scusatemi tanto per l'inconveniente! Arrivederci a tutti! (Esce)

 

(Il Regista e l'Aiuto si risiedono ai loro posti. Penombra.)

 

Regista -              E così, mio caro Aiuto, ce l'abbiamo fatta!

Aiuto -                 Già, nonostante tutto.

Regista -              Nonostante tutto… già, caro il mio Aiuto. (Gli dà una fuggevole occhiata) Ti vedo nervoso...

Aiuto -                 No, no.

Regista -              (Con occhio clinico) Sì, sì… tu sei nervoso.

Aiuto -                 No, no.

Regista -              (Non lo ascolta) Calmati, calmati, calmati.

Aiuto -                 Ma non sono nervoso!

Regista -              (Non lo ascolta) Eh, caro il mio Aiuto regista! tu ti devi calmare! Come sta tua sorella?

Aiuto -                 Te l'ho detto, sta bene, e tu mi hai detto che ti dispiace molto che abbia smesso di recitare.

Regista -              Ah, già, è vero, adesso fa i cioccolatini.

Aiuto -                 Le caramelle.

Regista -              Le caramelle, sì.... bravissima attrice!

Aiuto -                 (Ironico) Che peccato!

Regista -              Già, proprio dopo il film che l'aveva lanciata.

Aiuto -                 Al culmine della carriera.

Regista -              Guarda che questa battuta è mia.

Aiuto -                 Sì, ma la sorella è mia!

Regista -              A me non interessa niente di tua sorella! Non mi devi rubare le battute! Riproviamo! LUCI! (Si accendono i riflettori, compare l'operatore dietro la macchina e Ciac) Motore! AZIONE!

Ciac -                   "Ciac, si gira!" scena prima, ciac!

Regista -              Come sta tua sorella?

Aiuto -                 Bene, perché?

Regista -              Ma come perché?! Te lo chiedo perché mi dispiace molto che abbia smesso di recitare. Bravissima attrice! Che peccato! proprio dopo il film che l'aveva lanciata. Al culmine della carriera.

 

(Nel frattempo, entra il Prologo, si avvicina ad una corda posta in un lato della ribalta e finge di tirare il sipario che lentamente si chiude)

 

The End


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