Gustavo Sapori, un grande chef italiano, confida un suo sogno al fedele aiutante: creare il “piatto per eccellenza”, quello che farebbe di lui il più grande chef del mondo. Il suo aiutante gli consiglia di chiamare colleghi di varie parti del mondo e raccogliere il meglio da ciascuno di loro. Così avviene, ma Gustavo nasconde loro il suo vero intento. Quando, senza volerlo, il suo aiutante fa scoprire il suo vero obiettivo, Gustavo gli addossa tutta la colpa e i suoi colleghi gli credono chiedendogli però di poter assaggiare il piatto da lui creato. L’assaggio provoca l’estasi nei quattro chef e tutti pretendono la ricetta che, dicono, appartiene anche a loro ma Gustavo si rifiuta preferendo bruciare il foglio della ricetta piuttosto che divulgarla, però si sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi...
Personaggi
Gustavo Sapori (chef)
Mestolino (aiutante e mascotte)
Zia Bianca (massaia)
François Aubergine (chef)
Armando De La Caldereta (chef)
Otto Eintopf (chef)
Aristeides Aghinares (chef)
La scena rappresenta l’anticamera di
una grande cucina. C’è una comune da cui si entra scendendo alcuni gradini e
un’uscita laterale destra che porta alla cucina vera e propria della quale si
vede solo parte di una grande cappa da cui penzolano i vari utensili da cucina.
In scena c’è anche un tavolo, una credenza piena di vasi contenenti spezie e
ingredienti di ogni tipo e altri arredi a piacere della Regia. Altri
contenitori, sacchi, sacchetti, barattoli ecc. sono sparsi per l’ambiente
perché utilizzati fino al giorno prima; è infatti il giorno di riposo del
ristorante e sono presenti solo lo chef e il suo aiutante che entrano per
riordinare le ultime cose lasciate in disordine dagli altri cuochi.
Musica – 1° pezzo (La gazza ladra - di G. Rossini)
Gustavo entra dalla porta laterale, seguito dal deferente ed ossequioso Mestolino; hanno entrambi un grembiule.
La musica lentamente sfuma.
Gustavo
- (Iniziando a riordinare a
caso alcuni oggetti rimasti in disordine) Grazie al mio fiuto ho sempre
scelto e mi sono sempre circondato di validissimi aiutanti ma non sono mai
riuscito a trovarne di ordinati!
Mestolino
- (Lo aiuta, servizievole a
riordinare le cose) È forse una caratteristica dei cuochi, maestro. Io non
ne ho mai conosciuti di ordinati.
Gustavo
- Forse hai ragione,
cucchiaino mio: chi possiede solo un pizzico di talento culinario, nel momento
della produzione e soprattutto in quello della creazione non può…
Mestolino
- Non può!
Gustavo
- … non può divagarsi pensando
a rimettere al suo posto un coltello, un tegame o un mestolo come farebbe una
qualsiasi massaia!
Mestolino
- … massaia.
Gustavo
- Perché la culinaria è
l’unica, dico: l’unica arte, insieme a quella amatoria, che però fa intimamente
storia a sé, ad incorporare e far gioire, oserei dire: esaltare tutti e cinque
i nostri sensi! Non credi, mio caro Mestolino?
Mestolino
- (Lievemente imbarazzato) Sì, maestro.
Gustavo
- In entrambe le arti le
persone hanno gli stessi differenti approcci: c’è l’ingordo, che si avventa su
ogni cosa senza alcun criterio, divorando il tutto grossolanamente e
ottusamente; c’è il violento, che addenta ogni cosa, la strappa e la fa sua
come se la disprezzasse; c’è poi l’inappetente che sbocconcella svogliatamente,
quasi per obbligo, pensando ad altro e senza provare alcun vero godimento, e
c’è il buongustaio, che inizia ammirando
l’oggetto del suo desiderio, poi l’annusa
ispirato, lo assapora con voluttà, ne
avverte la ruvida o la vellutata
consistenza e sente il croccare o il
languido sciogliersi della sua conquista!
Mestolino
- (C.s.) Oooh!
Gustavo
- Pensa poi alla musica che
non prevede il gusto o l’olfatto, alle arti figurative o alla danza, e ti
accorgerai che nessuna…
Mestolino
- … nessuna.
Gustavo
- … può vantarsi di poter
celebrare tutti e cinque i sensi!
Mestolino
- … sensi.
Gustavo
- (Parlandosi addosso) Hanno tentato, lo riconosco, esperimenti di
multisensorialità miscelando arti varie ma se nell’amalgama non inseriscono
anche la culinaria rimarranno sempre orfani di quel quid di naturalmente
eccelso che solo lei sa dare.
Mestolino
- Non ci avevo mai pensato,
maestro, ma ora che me lo ha detto ci farò sicuramente caso.
Gustavo
- Bravo! La tua unica fortuna,
mio piccolo matterello, è di essere cresciuto tra i miei fornelli, e anche se
le tue doti naturali non sono, per così dire, mirabolanti, hai potuto annusare
sin da piccolo gli aromi di mille sostanze, udire i bollori, gli effluvi, gli
scoppiettii, le croccanti fragranze di mille elaborazioni, vedere mille cibi
con i loro colori e gli arnesi usati per elaborarli ad arte, e li hai toccati e
gustati imparando, almeno in parte, i nostri grandi segreti!
Mestolino
- Dice bene, maestro! Se fossi
cresciuto per esempio nello studio di uno… scultore non sarei stato sicuramente
formato in questo modo perché non mi avrebbe saputo plasmare come ha fatto lei
con me!
Gustavo
- Certo! Perché la tua mente
sempliciotta necessita solamente degli elementi primari e la nostra arte è
l’unica in grado di soddisfare anche quelli. (Paternalisticamente affettuoso) Ma mi sei ugualmente di grande
aiuto, Mestolino!
Mestolino
- Faccio del mio meglio, maestro,
per aiutarla nel compimento delle sue opere, e quante ne ha create, maestro!
Cento, mille piatti che hanno fatto restare a… a bocca aperta i buongustai che
hanno avuto la fortuna di venire a godere delle sue creazioni!
Gustavo
- Creazioni uniche, perché
vivono lo spazio di pochi minuti, vengono gustate e poi… poi restano nella
mente, negli occhi e nel cuore del cliente, e fluttuano come dolci ricordi…
Mestolino
- … dolci ricordi.
Gustavo
- … finché non si risente il
desiderio di riprovare quelle sensazioni! (Pausa) Oggi è giorno di
chiusura, è quindi giorno di riflessione e di ispirazione e sinceramente non
so…
Mestolino
- … non sa.
Gustavo
- … non so se sono più
appaganti i giorni di creazione o quelli di mera esecuzione e di servizio.
Mestolino
- Credo che siano più…
“appaganti” i giorni di servizio, maestro, quando i clienti gustano e chiedono
il conto!
Gustavo
- (Ride) Ahahah…
Prosaica osservazione, piccolo mestolo bucherellato! Ma se veramente si
valutassero e quantificassero alcuni miei piatti si dovrebbe allora parlare di
inestimabilità! Poiché… la grazia di una guarnizione di cioccolato su di una
charlotte, per esempio, darebbe la stessa enigmatica sensazione del sorriso della
Gioconda, che peraltro non si può assaporare, e quel dolce guizzo sarebbe solo
l’inizio di un intenso rapporto fra l’uomo… e il dolce!
Mestolino
- (Estasiato) Riesce
davvero a farmi immaginare Monna Lisa con le labbra sporche di cioccolato,
maestro!
Gustavo
- (Lo corregge) Non
sporche, mio caro, dipinte! Dipinte!
Mestolino
- (Pendendo dalle sue labbra)… Dipinte!
Gustavo - Ma veniamo a cose più pratiche e
concrete: mantenere cioè viva la nostra produzione in modo che essa cresca e si
arricchisca di nuovi piatti, così che anche il cliente più assiduo ed esigente
trovi offerte diverse che non gli facciano avvertire il grigiore della routine…
Mestolino - … della solita minestra!
Gustavo - Bravo!... ma che possa ogni volta
essere piacevolmente sorpreso da un nuovo gusto, un nuovo mélange, una nuova
saporita sensazione.
Mestolino - Ha in mente qualcosa, maestro?
Gustavo - Rileggiamo insieme il taccuino dei
miei appunti e vediamo se ci ispira ad un qualche rinnovamento del menu.
Mestolino - (Si precipita a prendere il taccuino
e lo porge con deferenza a Gustavo) Ecco, maestro.
Gustavo - Bene. Cominciamo con il pesce.
Vediamo: (Legge con nonchalance) Spuma di piselli
e capesante…
Mestolino - (Con entusiasmo) Oh sì! Ricorda
come fu apprezzato e citato nelle migliori riviste?
Gustavo - Ricordo. “Roba da leccarsi i baffi”
dissero tutti… ma niente di straordinario. (Legge
senza molto entusiasmo) Tartare di scorfano femmina…
Mestolino - … la scorfana…
Gustavo - sì… scorfano femmina e
tonno, perché pur non essendo di gradevole aspetto, la scorfana è di una tale
bontà che l’ho voluta “maritare”.
Mestolino - (Lo
corregge) “Marinare”, maestro…
Gustavo - Non mi correggere, Mestolino!
Mestolino - (Contrito)
Mi scusi, maestro.
Gustavo - Ho proprio voluto dire: “maritare”…
col tonno, e subito dopo questo matrimonio, proprio per dare sapore allo loro
unione, ecco che arriva la “marinata” al mandarino e mousse di avocado!
Mestolino - Questa è poesia!
Gustavo - (Si schermisce) Mah, una
cosina così… (Legge alzando lievemente la voce) Ceviche di scampi e
spigola con insalatina di patate e fagiolini al basilico.
Mestolino - (Estasiato) Sublime!
Gustavo - (Si
schermisce) Tentativi, mio caro,
tentativi… come questo piccolo esperimento: (Legge alzando ancora di più la
voce che ha un lieve sentore di esaltazione) Maltagliato al
nero di seppia con calamari e capesante.
Mestolino - (Assaporando con la fantasia)
Vada avanti!
Gustavo - (Legge accentuando l’esaltazione)
Filetti di gallinella con carciofi e cipollotti allo
zafferano.
Mestolino - (Anch’egli esaltato) Alle carni,
maestro, passi alle carni!
Gustavo - (Legge continuando l’esaltazione)
Mousse di Caprino delle Valli bresciane aromatizzato
alla Verbena con Composta di Cipolla Rossa e Lavosh
Mestolino - (C.s.)… e Lavosh!
Gustavo - (C.s.) Tortelloni
freschi al Bagoss profumati alla Maggiorana in Salsa autunnale.
Mestolino - (C.s.)… autunnale!
Gustavo - (C.s.) Filetto
di Manzo con Salsa Norcina Foie Gras e i suoi Contorni.
Mestolino - (C.s.)… Contorni!!
Gustavo - (Tripudio) Parfait
alla Vaniglia con Cuore al San Martino della Battaglia e Trilogia di Praline!
Mestolino - (Contemporaneamente a Gustavo, c.s.)…
con Cuore al San Martino della Battaglia e Trilogia di Praline!
Gustavo - (Grida)
Mestolino!!
Mestolino - (Grida)
Maestro!!
Gustavo - (Passando dall’estasi allo
sconforto) Ah! Che vale!
Mestolino - Che vale?
Gustavo - Che vale raggiungere questi labili
successi, queste effimere soddisfazioni senza potere arrivare alla meta finale,
all’obiettivo che di notte agita i miei sonni e mi desta con l’amaro in bocca
perché temo l’impossibilità della sua realizzazione!
Mestolino - Non capisco, maestro… quale meta
finale? Quale obiettivo la tormenta?
Gustavo - (Si
sfoga) Che rabbia! Mestolino mio! Che rabbia! Ogni volta che ci penso sento
che dentro di me… tutto ribolle!
Mestolino - Le ribolle? Perché mai?
Gustavo - Perché? (Sospira) Perché (Indicando il
suo taccuino) pur essendo, quelli, tutti piatti, oserei dire, che sfiorano
l’eccellenza, non sono ancora riuscito a creare… (Pausa)
Mestolino - Che cosa, maestro?
Gustavo - (Rivolto
al cielo)… il piatto sovrano! L’amalgama sublime! Quello in grado di
saziarti corpo e anima e di farti sentire parte integrante del creato! (Grida) La madre di tutti i piatti!
Mestolino - (Estasiato
ed allibito) Ma nemmeno Dio ha creato una cosa simile!
Gustavo - Non essere blasfemo, colino
rattoppato! Il Creatore ci ha messo a disposizione… ehm, ogni ben di dio, come
si suol dire! Ci ha dato tutti gli ingredienti possibili e immaginabili insieme
ad una cosa essenziale…
Mestolino - … essenziale…
Gustavo - Sì… il libero arbitrio! Col quale
possiamo usare i suoi doni vuoi semplicemente per alimentarci vuoi per
raggiungere le alte vette del sublime gastronomico!
Mestolino - Mi lascia senza parole, maestro!
Gustavo - Certamente! Chi oserebbe pronunciar
verbo di fronte ad un’opera d’arte se non farsi uscire un “oooh” di pura
ammirazione!
Mestolino - “Oooh”!
Gustavo - Già. Ma mi rendo conto, mio piccolo
tovagliolo sgualcito, che una vetta del genere non può essere raggiunta da un
solo uomo per quanto, ammettiamolo pure, di talento! Vedi: Non si può scalare
l’Everest se non in cordata!
Mestolino - (Eroico)
Io sarò il suo sherpa, maestro!
Gustavo - Ahahah! Apprezzo il tuo umile
desiderio di collaborare ad un’impresa del genere ma… (Sospira rassegnato)
Mestolino - (Riflette)
Il piatto sovrano…
Gustavo - Già.
Mestolino - L’amalgama sublime…
Gustavo - Proprio così.
Mestolino - La madre di tutti i piatti!
Gustavo - Esattamente!
Mestolino - Per fare una cosa del genere
occorrerebbe la conoscenza delle cucine di tutto il mondo…
Gustavo - … e soprattutto riuscire ad
estrapolare, dalla cornucopia che ci è stata donata da Madre Natura, quegli
ingredienti essenziali per produrre un cibo che nella sua semplicità racchiuda
l’essenza del gusto.
Mestolino - Maestro…
Gustavo - Mestolino…
Mestolino - Le posso umilmente proporre… la mia
ricetta?
Gustavo - In che senso?
Mestolino - Per scalare la vetta e per raggiungere
il suo agognato obiettivo!
Gustavo - E che ricetta sarebbe?
Mestolino - La cordata!!
Gustavo - Spiegati meglio.
Mestolino - Perché non invita nella sua cucina i
migliori chef internazionali per un summit che abbia questo tema: la creazione
della madre di tutti i piatti.
Gustavo - (Dubbioso)
Mh, ma poi a chi ne andrebbe la paternità?
Mestolino - (Entusiasta)
Col suo genio lei ne sarebbe il coordinatore, il capofila, colui che pianta la
bandiera sulla vetta!
Gustavo - (Interessato)
Continua…
Mestolino - Potrebbe così ascoltare le varie
campane e scegliere infine i migliori rintocchi per creare la perfetta…
melodia!
Gustavo - (Con
luce perversa negli occhi) Stando al mio fianco, mio caro piattino
sbeccato, qualcosa è alfine fermentato, nella tua testolina!
Mestolino - Grazie, maestro!
Gustavo - (Facendola
cadere dall’alto) In effetti potrebbe essere un’idea, sia pur faticosa e
molto elaborata.
Mestolino - Dice…?
Gustavo - (C.s.)
Conosci anche tu il carattere degli chef. Metterli insieme sarebbe come riunire
dei galli in un pollaio!
Mestolino - Maestro, le è mai capitato di fare
impazzire la maionese?
Gustavo - (Piccato)
Mai!
Mestolino - Ecco: dovrà quindi avere la stessa mano
anche con loro e il risultato sarà sicuramente eccellente!
Gustavo - Mh… con degli chef di tale livello ci
sarebbe il rischio di volare molto, troppo alto… Dovrei... ehm, fare sempre
attenzione a restare coi piedi in terra e a non perdere la semplicità, che è
l’ingrediente principale!
Mestolino - Per questo ho un’idea!
Gustavo - (Ironico)
Mestolino, ma cosa ti ho dato da mangiare, ieri sera??
Mestolino - Credo di cominciare ad essere quello
che mangio, maestro, e i suoi piatti sono sempre così fantasiosi…! Vede: per
equilibrare le varie proposte e riportare il summit ad un livello più… terreno
occorre l’ingrediente che leghi il tutto, a parte lei.
Gustavo - E chi sarebbe… questo ingrediente?
Mestolino - Mia zia!
Gustavo - Tua zia?
Mestolino - Sì, zia Bianca: la classica massaia che
ha passato la vita tra pentole e fornelli e che tuttora gestisce una piccola
trattoria di cucina casalinga.
Gustavo - (Scandalizzato
e schifito) Ah! Ma come ti viene in mente di propormi una simile
scempiaggine? Come pensi che potrebbe una semplice massaia metter bocca in un simile
meeting internazionale di alta cucina?
Mestolino - Maestro, la prego, non sia così
prevenuto nei suoi confronti. Zia Bianca prepara ancora i cibi secondo una
tradizione che si tramanda da tempo immemorabile e con la sua saggezza sarebbe
certamente in grado di ridimensionare eventuali eccessi riportando in quota i
voli troppo alti!
Gustavo - (Riflette)
Una moderatrice...
Mestolino - Sì, sono sicuro che le sarebbe d’aiuto
in certe situazioni.
Gustavo - (C.s.) Una persona di una certa
esperienza ma non coinvolta direttamente... Potrebbe starci bene come il cacio…
Mestolino - … sui maccheroni!
Gustavo - (Convinto)
Tu mi stupisci vieppiù vieppiù, mio caro stecchino flessibile!
Mestolino - Potrà convocare George Pudding…
Gustavo - (Scandalizzato)
Ah! Che mi stai dicendo?? Un inglese nella mia cucina? Mai! Un cuoco inglese
potrebbe giusto apparecchiare la tavola… ammesso che possegga tovaglie pulite!
Mestolino - Allora convocherà sicuramente… François
Aubergine…
Gustavo - Mh… Armando De La Caldereta…
Mestolino - … Aristeides Aghinares…
Gustavo - … Otto Eintopf…
Mestolino - … e zia Bianca!
Gustavo - (Sognante)
Si potrebbe davvero creare il piatto sovrano!
Mestolino - (C.s.) L’amalgama sublime!
Gustavo - (C.s.,
uscendo) La madre di tutti i
piatti!
Mestolino - (Seguendolo)
… di tutti i piatti!
La luce si abbassa
Musica – 2° pezzo (La gazza ladra -
di G. Rossini)
Lentamente si accende uno spot che illumina un
tavolo al quale c’è zia Bianca
intenta a fare un trito per soffritto sminuzzando carote, cipolle e sedano.
Bianca - Quattro euro al chilo! Ma dove
siamo arrivati? I sedani a quattro euro al chilo! È una vergogna! Ogni
scusa è buona per aumentare i prezzi! Capitano due giorni di freddo e i costi
vanno subito alle stelle! Non si capisce proprio più niente perché è una
continua altalena: le zucchine si alzano, i finocchi si abbassano... non si sa
più che pesci prendere e quando lo si sa.... ecco che arriva il fermo-pesca!
Mestolino - (Entra ed accende la luce. Allarmato) Zia Bianca! Che cosa stai facendo??
Non ti ho ancora presentata al maestro e ti sei già piazzata come se fossi a
casa tua?
Bianca - Ho approfittato dell’occasione!
Quando mi ricapiterà di lavorare in una cucina così? Piena di ogni ben di dio!
Di là ho trovato sedani, cipolle e carote e ho pensato di preparare un
soffritto per stasera! Sai a quanto li vendono, i sedani, Mestolino??
Mestolino - Lo so, ma ora lascia stare, zia, fai un
fagottino di questa roba e mettila via perché fra poco arriverà lui. (Bianca esegue, controvoglia continuando a
bofonchiare)
Bianca - ... E i carciofi? Un euro l’uno!!
Mestolino - Lo so, lo so. Hai capito bene perché ti
ho fatta venire qui? Cose grosse bollono in pentola!
Bianca - ... Non ti dico i peperoni! Sai a
quanto vanno i peperoni?
Mestolino - Sì, lo so, ascoltami, zia: fra poco ti
troverai al cospetto non solo del maestro ma anche del gotha della culinaria internazionale…
Bianca - Del…?
Mestolino - Dei migliori chef del mondo, zia! Che
il maestro ha convocato per creare insieme non un piatto ma… “Il piatto”!
Bianca - (Cercando di smorzare il suo entusiasmo) Ho capito, ho capito. È
come quando Teresa e Maria sono venute a chiedermi un consiglio per il pranzo
della Prima Comunione dei nipotini perché dovevano fare la besciamella!
Mestolino - Di più! Di più! Molto di più!
Bianca - Ho capito, ho capito! Comunque, se
vogliono qualche mio consiglio glielo darò volentieri, basta che non mi
facciano tirar fuori i soldi perché ne ho già tanto pochi per la mia trattoria
e soprattutto per dar da mangiare a quell’abbuffone scriteriato di tuo zio! (Dalla comune compare Gustavo) Che prima o poi
prenderò per la gola nel vero senso della parola!
Gustavo - (Scendendo
i gradini) Chi deve esser preso per la gola?
Mestolino - Maestro! Ehm, si stava discutendo di…
stuzzichini per invogliare i clienti.
Gustavo - Un buono chef non ha bisogno di
sotterfugi come gli “stuzzichini” per invogliare i clienti che devono essere
invece affascinati, irretiti oserei dire, dal pranzo nella sua globalità!
Mestolino - È proprio quello che stavo dicendo a
zia Bianca, la…ehm moderatrice.
Bianca - (A Mestolino) Cosa sono, io…?
Gustavo - Bene. Fra poco arriveranno tutti gli
chef che ho convocato. Se non le hanno con sé darai loro casacca e grembiule e
li porterai qui annunciandoli con il dovuto savoir faire, intesi?
Mestolino - Certamente, maestro.
Bianca - (A Mestolino) Con che cosa li devi annunciare…?
Gustavo - Ah! Visto che tu mastichi abbastanza
bene diverse lingue, fammi il favore di tradurmi qualche parola o espressione
che potrebbe risultarmi ostica.
Mestolino - Sarà fatto, maestro!
Bianca - (A Mestolino) Che ostrica devi masticare…?
Gustavo - (Interrompe
annusando l’ambiente) Mah, sento odore di… sedani, carote e cipolle appena
tagliate…
Mestolino - Ehm... sì, c’è stata una piccola…
diatriba tra me e zia Bianca sul come sminuzzare un trito…
Bianca - (A Mestolino) Cosa c’è stata…?
Gustavo
- Ah, bene, bene. (Paternalista) Sappiate che nel trito è
importante mescolare bene gli ingredienti e del sedano è possibile usare anche
un po’ di foglie. (A Bianca) Vada
pure a prepararsi anche lei in modo da assumere un aspetto… consono all’evento.
Bianca - (A Mestolino) Cosa devo fare…?
Mestolino - (A
Bianca) Vieni con me, ti farò indossare un grembiule, Compermesso, maestro.
(Esce con
Bianca da destra)
Gustavo - (Rivelando
un certo nervosismo) Li avrò tutti qui… curiosi e diffidenti per ciò che
dirò e farò quindi dovrò essere cauto, scegliere con cura parole e
atteggiamenti per poter carpire, scegliere ed estrapolare tutto il meglio di
loro che potrà servire al mio supremo obiettivo. Ah, potessi davvero
concretizzare questo mio sogno! Diventerei veramente il più grande chef del
mondo! Più di La Varenne! Più di Artusi stesso!
Mestolino - (Si affaccia, emozionato, da destra) Maestro!
Maestro! È già arrivato Armando De La Caldereta!
Gustavo - Bene, fallo accomodare e
introducilo! (Da solo) Grande chef
mediterraneo, Armando De La Caldereta! È da lui che potrò prendere maggiore
ispirazione!
Mestolino - (Entra impettito dalla comune, si pone a fianco dell’ingresso, batte una volta in
terra con un lungo matterello e annuncia) El Cocinero Armando
De La Caldereta! (Armando compare sulla comune in abito da chef e
Mestolino si va a porre e resterà a fianco di Gustavo, leggermente arretrato)
Gustavo - (Andandogli
incontro affettuosamente e porgendogli la mano) Carissimo Armando!
Armando - (Salutandolo anch’egli affettuosamente)
Gustavo! Mio carissimo amigo! È stata veramente una sorpresa essere invitato
aquì! ¿Qué burbujas en el bote?
Mestolino - (Traduce a Gustavo) Cosa bolle in
pentola?
Gustavo - Cose gustose, mio caro Armando! Da
leccarsi i baffi! Ma vi spiegherò quando sarete tutti presenti! (Lo fa accomodare su di una sedia e si siede
a sua volta) Approfitta per dirmi un po’ di te e della tua cucina… come
vanno le cose in Spagna?
Armando - Bien! Siamo tuttora in piena
revolución culinaria! È passato ormai el tiempo de tapas e de paella, mio caro
Gustavo! Insieme ad Adrà e Andoni abbiamo portato en España una nueva cucina más creativa y tecnologica senza
pero olvidarse de le nostre radici!
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Senza però dimenticare le nostre radici!
Gustavo - Comprendo! Fate benissimo! Occorre
creare stili nuovi purché non si esageri con l’improvvisazione e con
l'appiattimento dei sapori!
Armando - Es verdad indisputable! Nosotros
estamos siempre de acuerdo!
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Noi ci troviamo sempre d’accordo.
Gustavo - Gracias amigo!
(Campanello)
Mestolino - (Uscendo da destra, preso dalla lingua spagnola) Voy a abrir la
puerta!
Gustavo - (Riferendosi
a Mestolino) Es la mia mascotte, el mi amuleto de buena suerte…
Armando – (Ride)
Ahahah comprendo! Ma… a chi stiamo esperando?
Mestolino - (Entra impettito dalla comune, si pone a fianco dell’ingresso, batte una volta in
terra con un lungo matterello e annuncia) Le Chef François
Aubergine! (François compare
sulla comune in abito da chef e
Mestolino si va a porre nella posizione di prima. Armando e Gustavo si alzano)
Gustavo - (Molto
formale, gli tende la mano) Ben arrivato, François
Aubergine.
François - (Lo
corregge) “Grand Chef” François Aubergine. (Rivolgendosi ad Armando) Bonjour Monsieur Armandó. (A Gustavo, sedendosi) Sinsceramente non
comprando questa misteriosa convocation per un’ancor più mystérieuse raison!
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Per un’ancora più misteriosa ragione.
Gustavo - Come ho detto al nostro collega
spagnolo, tutto vi sarà chiarito quando sarete al completo.
François - L’importante è che sia una chose
rapide…
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Una cosa veloce.
François - Parce que io non ho molto tempo a
disposition. (Campanello)
Mestolino - (Uscendo da destra, preso dalla lingua francese) Je vais ouvrir
la porte.
Armando - (A
François)
Noticias de la Francia…?
François - Si tu parle de la cuisine ti posso
dire che oui, il y a des nouvelles, mais… non sarò scertamente io a divulgarle
à tout le monde!
Armando - (A
François,
ironico) Tutte cose misteriose, eh?
Gustavo - (Ironico,
ad Armando) Sì, come il contenuto delle sue polpette segrete!
Mestolino - (Entra impettito dalla comune, si pone a fianco dell’ingresso, batte una volta in
terra con il lungo matterello e annuncia) Küchenchef Otto
Eintopf! (Otto compare sulla comune in abito da chef e Mestolino si va a porre
nella posizione di prima. Armando, François
e Gustavo si alzano)
Gustavo - (Andando
a porgergli la mano) Ben arrivato, Herr Otto!
Otto - Guten tag zu alle! Warum
qvesta improffisa einberufung?
Mestolino
- (Traduce a Gustavo, lasciandosi tradire con l’accento tedesco)
Perché qvesta improffisa riunione?
Gustavo - Ah! Comprendo la vostra curiosità…
Mestolino
- (Traduce a Otto che si è seduto vicino agli altri) Neugierde.
Gustavo - … ma saprete, saprete tutto a suo
tempo! (Campanello)
Mestolino - (Uscendo da destra, preso dalla lingua tedesca) Ich werde gehen,
um die Tür zu öffnen.
Armando - (A
Otto) All gut in Deutschand?
Otto - Intenti sotto l’aspetto
castronomico? Pè, occorre distingvere fra la cucina del nort, dell’ofest,
dell’est o del sut tella Cermania! Comunqve le cose stanno antanto pene! Non
pensate più al luoco comune ti: "kartoffeln, crauti und würstel" che
ha sempre accompagnato l'itea tella castronomia tetesca!
François - Oui, ho saputo che vi state
evolvendo.
Mestolino - (Entra impettito dalla comune, si pone a fianco dell’ingresso, batte una volta in
terra con il lungo matterello e annuncia) Archimageiras Aristeides Aghinares! (Aristeides compare
sulla comune in abito da chef e Mestolino si va a porre nella posizione di
prima. Armando, François, Otto e Gustavo si alzano)
Gustavo - (Andando
a porgergli la mano) Ben arrivato, caro amico Aristeides!
Aristeides - Caliméra se sas óloi!
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Buongiorno a tutti.
(Si ritrovano tutti seduti vicino alla grande
cappa)
Gustavo - Bene! Ci siamo ormai tutti!
Scusatemi prima di tutto se parlo italiano ma comprenderete che mi rimane più
facile comunicare nella mia lingua ma nel caso ci fosse qualche incomprensione…
ci sarà qui il mio valido aiuto e traduttore: Mestolino.
Mestolino
- (Traduce a tutti il suo nome) Modestamente è il mio nome: “Pequeña cuchara de madera”, “Petit cuillère en bois”, “Klein
rührlöffel”, “Elakista Csilino Coutali” ovvero: Mestolino! (Gustavo lo guarda in malo modo)... Mi
scusi, maestro.
Gustavo - Ehm, voi vi chiederete perché ho
convocato qui i migliori chef che io conosca…
Armando - Gracias!
François - Merci.
Otto - Danke.
Aristeides - Eucaristò.
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Hanno ringraziato.
Gustavo
- (A Mestolino) L’avevo capito.
Mestolino
- (A Gustavo) Mi scusi maestro. (Esce da destra)
Gustavo
- Orbene, veniamo al dunque:
Ehm… È ormai molto tempo che rifletto su un, diciamo così, problema di
gastronomia internazionale…
Mestolino - (Entra impettito dalla comune, si pone a fianco dell’ingresso, batte una volta in
terra con il lungo matterello e annuncia) La cuoca… zia Bianca Tognuzzi! (Bianca compare
sulla comune in abito da chef e Mestolino si va a porre nella posizione di
prima. Armando, François, Otto, Aristeides e Gustavo si alzano)
Gustavo
- Ehm, vi presento un’altra
mia… collaboratrice che parteciperà, sia pure a suo modo, a questo summit.
Armando - Encantado, señora Blanca.
François - Madame...
Bianca - State pur comodi, in cucina non si
fanno tante cerimonie! (Si siede con loro)
Gustavo
- Bene, stavo dicendo: È ormai
molto tempo che rifletto su un, diciamo così, problema di gastronomia
internazionale, sul fatto cioè che non c’è mai stato un vero legame fra le
nostre cucine europee, dovuto sicuramente alle differenze di cultura e di
tradizione come avviene all’interno di ogni singolo paese ma, mi chiedo: visto
che siamo ormai nell’Europa unita, perché non presentare al pubblico
internazionale un qualcosa che veramente ci accomuni, che porti la nostra
storia nel resto del mondo e che sia insomma la bandiera della gastronomia
europea?
Armando - Cómo?
François - Comment?
Otto - Wie?
Aristeides - Pòs?
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Come?
Gustavo
- … Semplicemente organizzando
un festival della gastronomia europea! Per il quale noi cercheremo di creare
ehm… dei piatti che abbiano appunto caratteristiche comuni ai nostri paesi e
proponendo così dei cibi che saranno il nostro vessillo in tutto il mondo! (Mestolino e Bianca si guardano, incuriositi
e perplessi) Che ne dite? (Tutti gli
chef si scambiano delle occhiate)
Armando - Bien, me pare una bella cosa!
François - Oui… Io posso dare il mio aiuto!
Otto - Wunderbar! È una itea
eccellente!
Aristeides - Calà. L’idea mi stuzzica ma spiegati meglio, Gustavo, visto che ne sei tu
l’ideatore!
Gustavo
- Certamente, caro amico!
Ecco: ehm, in ossequio a Madre Natura la mia idea sarebbe quella di unire in un
unico piatto gli elementi della nostra terra in un’amalgama che rispecchi la
vita stessa sia nel profumo che nel gusto.
Armando - Ve sembrerò nazionalista y
tradizionalista ma un piatto simile esiste già! È la paella valenciana!
François - Ah! Ma Gustavó sta parlando di un
piatto sopraffino… non di un semplice buon cibo formato da un’accozzaglia di
gusti!
Armando - (Scatta)
La paella es un’accozzaglia de gusti?? Osi metter in ridiculo le fondamenta
della cucina española??
Bianca - (Ad Armando) Non si scaldi, su! Ha detto “accozzaglia” mica
“schifezza”!
Armando - (A
François,
con impeto) Pensa
piuttosto alla tua Bouillabaisse con
cui potrei sciacquarmi…
Bianca
- (Lo interrompe) Signori! Per favore...! Mi sembrate un po’ troppo
focosi!
Gustavo
- Cerchiamo di restare calmi e
vediamo di unire in maniera… sublime questi elementi partendo dal mare che è l’origine
della nostra specie, il nostro grembo materno…
Otto - Il liqvido amniotico!
Gustavo
- Giusto, Otto!
Otto - Danke.
Gustavo - Bitte.
Aristeides
- Allora chi meglio di un greco
può proporre un piatto di pesce come, per paradigma, l’ octapodi crasato.
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Polipo al vino rosso.
Bianca - Mah...!
Otto - (Ad Aristeides) Tu parli come se il mare fosse solo in Crecia! Il
Nort tella Cermania è ricco di pesce con arinche,
camperi, cranchi, aracoste, io sarei più dell’opinione di presentare un merluzzo
con cipolle alla tetesca!
Bianca - Mah...!
Armando - Ma señores... sapete che la España es una peninsula ed è ricca
de pesce! Che ne dite de una zuppa de baccalà con pimientos?
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Peperoni.
François - Ahahahah! Con un piatto del genere tu
non consideri la natura come madre mais... come matrigna!
Armando - (Lo
sfotte imitando il suo accento
francese) Alòr pouvons manger quelle porcherì de aragost à la...
François - (Piccato
sul vivo) Ne me toucher pas la langouste à la crème!
Gustavo - (Si
alza scandalizzato) Ah!
Armando - (Si
alza scandalizzato) Ah!
Otto - (Si alza scandalizzato) Ah!
Aristeides - (Si
alza scandalizzato) Ah!
Bianca - (Come se non avesse capito) Eh?
François - (Perplesso)
Cosa ho detto mai?
Bianca – (A Mestolino) L’aragosta con la crema??
Otto - (Scandalizzato) Ja, stranezze franzosen!
Mestolino - (A
Bianca) In Francia la crema significa panna.
Bianca – (A Mestolino) Peggio ancora! C’entra come i cavoli a merenda!
Gustavo - Per carità! Non nominatemi la panna
che è l’arma culinaria dei mediocri! L’omologatore per eccellenza di sapori
usato per nascondere ogni magagna...
François - Qu'est-ce que la
magagn??
Mestolino - (Impassibile,
traduce) Le défaut.
François - (Inveisce)
Oh brut...
Bianca - (Lo interrompe) Se posso intromettermi, illustri chef, il mio parere
è che al giorno d’oggi si sta davvero stravolgendo la
cucina con i papocchi più strani! Con degli abbinamenti da far accapponare la
pelle! Pensate che a proposito di aragosta ho sentito dire che la preparano
addirittura con riso e trippa!
Otto - Inautito!
Armando - Fantasioso...
Aristeides - Barbarie!
François - Bien? Che male c’è...?
Bianca - C’è, mio caro chef, che in cucina
si devono mettere insieme i gusti con la fantasia ma senza nascondere
i sapori degli alimenti adoperati!
Aristeides - Giusto!
Gustavo - Brava, signora Bianca!
Otto - Ferità!
Armando - Parole sante!
Bianca - Grazie!
François
- Ma madame et messieurs... (Ironico)
Vi avranno pur parlato della “nouvelle
cuisine” con cui ognuno può creare un suo modo particulaire di cuscinare,
esprimendo così appieno la propria personalité e creativité in modo
absolutament soggettivo!
Armando - Talmente soggettivo che la tua roba la
mangi solo tu!
François - (Scatta,
irato) Invesce la tua la gettano nella patumière!!
Bianca - Signori! Per carità! Non litigate
per delle frattaglie!
Gustavo - Colleghi! Per favore! Non
litighiamo! Allora, siete d’accordo su un piatto a base di pesce?
Otto - Ja!
Armando - Sì!
François - Oui!
Aristeides - Nai!
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Vuol dire “sì”.
Gustavo - E
qual è, secondo voi, il pesce con la carne più prelibata?
Armando - Sicuramente quello raccolto
dall’apostolo de nostro Signore!
Otto - San Pietro!
Aristeides - Concordo!
François - Moi aussi!
Bianca - Sì, costa un occhio della testa ma
il San Pietro è davvero il più buono!
Gustavo - Allora suvvia maestri! All’opera! La
mia cucina è a vostra completa disposizione per provare, sperimentare e creare
le vostre proposte! (Tutti escono verso la cucina guidati da Gustavo, tranne Mestolino e zia Bianca)
Bianca - (Perplessa, indicando la cucina) Senti a me... ma non mi hai detto
che voleva creare... come l’hai chiamato...?
Mestolino - La “la madre di tutti i piatti” Sì,
certo, e sinceramente non capisco perché non l’abbia ancora detto chiaramente.
Vorrà far loro una sorpresa...
Bianca - (Avviandosi verso la cucina, seguita da Mestolino) Mah, sbaglierò ma
io sento un po’ puzza di bruciato...!
Mestolino - Di... bruciato?
La luce si abbassa
Musica – 3° pezzo (La gazza ladra -
di G. Rossini)
(La luce si rialza e la scena è vuota.
Entra frettolosamente Gustavo dalla cucina e si dirige verso la credenza da cui
prende una bottiglia d’olio con la quale torna di nuovo verso la cucina
incrociando Aristeides che, anch’egli frettolosamente, si sta dirigendo
verso la stessa credenza per prendere un’altra bottiglia d’olio)
Aristeides - (Incrociando
Gustavo e osservando la bottiglia) Olio...?
Gustavo - Sì, un fruttato con spremitura a
freddo del Ponente Ligure. (Esce in fretta)
(Entra zia Bianca che si mette ad osservare il passaggio)
Aristeides - (Tra
sé, prendendo la sua bottiglia d’olio) Tz... molto meglio il mio! (Si avvia per tornare frettolosamente in
cucina incrociando Armando che ugualmente si avvia alla
credenza)
Armando - (Incrociando Aristeides e osservando la
bottiglia) Olio...?
Aristeides - Sì, un “Terra Creta” nella serie Kolymbari
DOP. (Esce in fretta)
Armando - (Tra sé, prendendo la sua bottiglia d’olio)
Tz... molto meglio il mio! (Si avvia per
tornare frettolosamente in cucina incrociando François che ugualmente si avvia alla credenza)
François - (Incrociando Armando e osservando
la bottiglia) Olio spagnolo...?
Armando - Sì, un “Rincón
de la Subbética” prodotto a Còrdoba. (Esce in fretta)
François - (Tra
sé, prendendo un barattolo) Tz... mi sembra il nome di una marca di
“espadrillas”! (Si avvia per tornare frettolosamente in cucina incrociando Otto
che ugualmente si avvia alla credenza)
Otto - (Ironicamente, osservando il barattolo) Pillole contro l’acidità...?
François - (Uscendo impettito) Hai il grembiule macchiato di crauti.
Otto - (Tra sé, prendendo un barattolo) Molto meglio telle sue appiccicose
sprotolature di languiti intincoli francesi. (Si avvia per uscire
frettolosamente verso la cucina incrociando Mestolino che si dirige a prendere un limone di Sorrento)
Bianca - (A Mestolino) Limone...?
Mestolino - (Uscendo di nuovo) Sì, di Sorrento.
Bianca - (Tra sé) È ora di tornare di là. (Esce verso la cucina)
Armando - (Entrando con Otto) Eppure c’è
qualche cosa che me sfugge...
Otto - In che senzo?
Armando - Nel senso che non comprendo bene tutta
questa reunion para presentar una receta!
Otto - Gut,
io la consitero una itea italiana strafacante ma anche l’okkasione di rifeterci
topo tanto tempo! Atoro i simposi! Ho cià attuato la mia ricetta di San Pietro
che sarà una kosa teliziosa! (Entra Aristeides e si
mette all’ascolto) “Filetten
ti Petersfisch mit tomaten salsa” sfumato con tel “Cin” e servito in un letto
di scampi! Per la salsa, infece: cipolla, setano, prezzemolo, tue cucchiai ti olio
d'olifa, sale pepe macinato fresco, tue chioti ti carofano e pomotori. Come
fertura: zucchine fritte in olio t'olifa und foglie di timo und capperi
finemente tritati.
Armando - Me pare
una receta abbastanza gustosa!
Aristeides - La mia
proposta è ancora più semplice, amici miei: “Christofaro fritto con salsa di prezzemolo”.
Otto - Was
ist Christofaro?
Aristeides - Il San
Pietro! (Entra François) Con alga marina “Himanthalia elongata”, aglio tagliato,
succo di limone, sale e pepe! Poi cipolla e cetriolo a fette!
François
- Da voi in Grescia non si può
fare a meno del cetrioló, vero?
Aristeides
- Sempre meglio i nostri cetrioli
freschi delle vostre castagne
essiccate!
François
- Ah! Mais... quando
assaggerete i miei “Filets de Saint
Pièrre aux amandes” messo sul piatto, cosparso di
succo di limone, mandorle e prezzemolo tritato e accompagnato con ostriche e
champagne resterete esterrefatti!
Armando - (Scandalizzato)
Il San Pietro con le mandorle??
Aristeides
- (C.s.) Che orrore!
Armando - (C.s.) Sei proprio in un periodo di
défaillance, mio caro François!
Otto - Ma ostriche e champagne sono una puona itea!
François - (Ad
Armando) E tu, che critichi la mia prodution... che cosa hai proposto?
Armando - La
mia proposta è: “San Pedro a
François - Ahahah! È come dir: allo champagne!
Armando - Sì,
ma è champagne españolo, mio caro! Con pistacchi, zucca e
barbabietole, olio de oliva y sal! Por la salsa: sale, burro erba cipollina, uno
spicchio de aglio, scorzette de limone, pepe, un cucchiaino de dragoncello y un
grande bicchiere de Cava.
(Entra
zia Bianca) Oh, ecco la nostra
cocinera! Ha preparato anche lei la sua proposta culinaria?
Bianca - Mah,
ho sentito le vostre idee e penso che alcuni ingredienti siano azzeccati, ma io
sono più tradizionale e preferirei farlo al forno. Secondo me ci sta bene il
prezzemolo...
François
- (Orgoglioso, da primo della classe) Io l’ho messo!
Otto - (C.s.) Anch’io!
Bianca - ...
l’aglio e l’olio d’oliva...
Armando - (Orgoglioso)
Quelli ce li ho messi io!
Aristeides
- (C.s.) Io ho messo l’aglio!
Otto -
(C.s.) Io l’olio t’olifa!
Bianca - ...
sale e pepe...
Armando - (Orgoglioso)
Ce l’ho!
Aristeides
- (C.s.) Anch’io!
Otto - (C.s.) Anch’io!
Bianca - ...e
il limone.
François
- (Istantaneamente) Messo!
Aristeides
- (C.s.) Anch’io!
Bianca - Quindi
vedete che ci sono ingredienti che vi accomunano, che vi trovano d’accordo e
che avete messo perché ritenete adatti a questo tipo di piatto.
Gustavo - (Apparendo alla comune con a fianco il fido Mestolino) Ma non basta,
signori miei.
Armando - Porqué?
François - Purquoi??
Otto - Warum?
Aristeides - Ghiatì?
Mestolino - (Traduce a Gustavo) Perché?
Gustavo - Perché
i vostri sono tutti buoni piatti, certamente. (Rivolto a François) Ho apprezzato
l’idea delle ostriche ma quelle mi serviranno per preparare il palato al sapore
del mare, quindi le servirò come ouverture. Però a noi occorre andare oltre il
buon piatto! Noi dobbiamo uscire e lasciarci completamente alle spalle la cultura
rinascimentale dell’agrodolce, delle farciture e delle pesanti mescole per
approdare alla semplicità!
Armando - (Entusiasta)
Sono d’accordo con te!
Bianca - L’ho sempre detto anch’io che la
buona cucina non deve essere elaborazione ma selezione degli ingredienti!
Otto - (C.s.) Ciusto!
Aristeides - (C.s.) Verità!
François - Je ne suis pas d’acord...
Mestolino - (Traduce
a Gustavo) Non è d’accordo.
Gustavo - (Continua)
E chisse... non noi, può giungere ad impastare il gusto con la semplicità?
Mestolino - ... semplicità?
Gustavo - (Continua)
Il piatto dovrà richiamare ed inglobare i quattro elementi:
Bianca - (A Mestolino) Quali elementi?
Armando - L’acqua... che ce dona la vida!
Aristeides - ... la terra... con i suoi fructos!
Otto - ... il fuoco... che tà calore!
François - ... e l’aria!... che ci accarezza con
i suoi soavi aromi!
Gustavo - Bravi!
Armando - Gracias!
Aristeides - Eucaristò
Otto - Danke.
François - Merci.
Mestolino - (Traduce a Gustavo) Grazie.
Gustavo - Prego.
Bianca - (A Gustavo, ingenuamente) Ecco che così potrà soddisfare il suo
desiderio di creare il.... (A Mestolino)
il...?
Mestolino - (Ingenuamente,
esaltandosi)... Il piatto sovrano! L’amalgama sublime!
La madre di tutti i piatti!
Armando - Cómo?
François - Comment?
Otto - Wie?
Aristeides - Pòs?
Mestolino
- (Traduce a Gustavo) Come?
Gustavo - (Con
occhi di fuoco, grida a Mestolino) Mestolino!!
Mestolino - Cosa ho detto di male?
Armando - (Irato)
Gustavo! Si ho ben capito... el tu desiderio es quello de crear un piatto
especial...
Aristeides - (C.s.)...
e fartelo tuo...
Otto - (C.s.)... confocantoci qvi...
François - (C.s.)... e
sfruttando la nostra competans?? Eh? (Sarcastico)
J’ai compris! Altroché le festival de la gastronomie!
Aristeides - (Sarcastico)
La creazione di piatti europeicòs!
Otto - Che fercogna!
Armando - (Amareggiato)
Es un vero e proprio tradimento de amicizia!
Bianca - (A Mestolino) Credo che li abbiamo aiutati a mangiare la foglia.
Gustavo - (Fintamente
contrito) Aspettate, cari colleghi! Non è come credete e... non dovete
incolpare me! (Additando Mestolino con
disprezzo) Lui! È stato lui! Questo fornellino da campeggio, ad inocularmi
subdolamente questa idea e ad indurmi a metterla in atto!
Mestolino - (Allibito
e sconcertato) Maestro...!
Armando - E tu, un grande chef... ti lasci
irretire da uno sguattero??
Otto - Ta un lafapiatti?
Aristeides - Da un galoppino?
François - Da un garçòn?
Armando - (Avviandosi)
Adiòs!
Otto - (Avviandosi) Lebewohl!
Aristeides - (Avviandosi) Antìo!
François - (Avviandosi) Adieu!
Gustavo - (Li
ferma) No! Aspettate! Avete ragione, cari compagni di lavoro! Non so come
ma questo individuo è riuscito con sottile astuzia a farmi scendere al suo
infimo livello! Questo... piccolo serpente non commestibile ha iniettato nella
mia mente il germe malato del sotterfugio! Il virus dell’inganno! Il vibrione
della frode...!
(Convinti da Gustavo, tutti guardano
Mestolino con repulsione)
Armando - (A
Mestolino) Bribón!
Otto - (A Mestolino) Gauner!
Aristeides - (A Mestolino) Micanorrafòs!
François - (A Mestolino) Canaille!
Gustavo - ... Per cui questo piccolo pasticcio
andato a male potrà considerarsi ... licenziato in tronco!
Armando - Asì!
Otto - Gut!
Aristeides - Kalà!
François - Bien!
Mestolino
- (Traduce, suo malgrado, mestamente a Gustavo) Han detto che.. è
giusto!
Bianca - (Scatta) Mestolino!! E tu ti lasci oltraggiare così da questi
allocchi creduloni e da un uomo che pur di togliere le castagne dal fuoco si
affida perfino alla calunnia? (Trascinandolo via) Vieni via con me! Lascialo
perdere e vieni a cucinare da me dove imparerai molto più che in questa
combriccola di tromboni! (Escono)
Gustavo - (Ipocrita)
Perdonatemi, miei cari amici! Quel farabutto mi ha davvero convinto a prendere
i migliori ingredienti da ciascuno dei vostri piatti per crearne uno che fosse
la summa delle bontà!
Tutti - Ooooh!
Gustavo - Il non plus ultra del gusto!
Tutti - Ooooh!
Gustavo - Aggiungendo, naturalmente, qualcosa
di mio! La chiave di volta che ha saputo trasformare un eccellente piatto... in
un mito!!
Otto - Incretipile!
François - Ora però sarai obbligato a farci
assaggiare, questo “capolavoro”!
Armando – Sì! Ne abbiamo il diritto!
Otto - È fero! È anche ropa nostra!
Aristeides - Non puoi negarcelo!
Gustavo - (Ipocritamente
arrendevole) E sia! Ve lo meritate! È di là in cucina, già pronto per essere
gustato. (Tutti stanno per precipitarsi
in cucina per assaggiarlo. Gustavo li ferma) No! No, amici! Il minimo che
possa fare è servirvelo io... aspettate qui. (Esce verso la cucina)
(I quattro chef si ritrovano in piedi,
schierati, pronti a gustare la preparazione di Gustavo)
Armando - Sinceramente non ho fatto caso alle
sue mosse in cucina...
François - Avrà sicuramente scopiazzato qua e là
dai nostri piatti...
Otto - François! Atténti...
François - A cosa dobbiamo stare attenti?
Otto - Intento tire: “atténti” nel
senso di “atténtere... Aspetta, prima di criticare!
Aristeides - (Compassato,
tra sé) Sono pazzi, questi tedeschi!
Gustavo - (Rientra portando quattro piatti sui quali c’è un
piccolo assaggio e li distribuisce a ciascuno di loro presentando la ricetta)
“San Pietro aromatico accompagnato da tartufi di mare e funghi porcini”.
I quattro, muti, in perfetta sincronia, portano alla
bocca un pezzetto dell’assaggio mentre iniziano le note di una musica soave –
4° pezzo: Casta Diva – di V. Bellini - e
su queste note i quattro mostrano l’estasi provocata da quel cibo paradisiaco
finché la musica lentamente sfuma.
François - Merveilleux!
Armando – Estasiato!
Otto - Wunderbar!
Aristeides - Paradisiacos!
Gustavo - Lo so!
Tutti - (In coro) Ma c’è il tartufo!
Gustavo - I tartufi! Si
tratta di un perfetto mélange fra il Bianco pregiato di Alba e quello di
Acqualagna, entrambi spontanei e non coltivati.
Armando – (Riassaporando
l’assaggio) Ci hai messo... le mie scorzette di limone!
Gustavo - Sì.
Otto - (C.s.) Ci hai acciunto... il mio Cin!
Gustavo - Anche, ma solo un’idea.
Aristeides - (C.s.)
Ci hai messo le alghe marine...
Gustavo - Quella delle coste irlandesi e
chiamata volgarmente “Spaghetti di mare”, finemente tritata... ma non solo...!!
François - (C.s.) C’è anche il mio champagne!
Gustavo - È un Billecart-Salmon Grande Cuvée del ‘96. Avete indovinato
quasi tutto.
Armando – È vero... c’è un qualcos’altro che però
mi sfugge...
Gustavo - Già... Quello che ti sta sfuggendo,
mio caro Armando, è la chiave di volta! L’ingrediente segreto senza il quale...
non avreste sentito la musica!
François - Sembrerebbe un sentore di aglio
fresco ma...
Aristeides - ... ma non è aglio fresco... è
qualcosa...
Otto - ... ti più telicato et
efanescente...
Gustavo - Vero.
François - Parbleu! Devi comunicarscelo,
Gustavó! Quel piatto è anche nostro!
Armando – Seguro!
Otto - Il laforo è stato fatto in
comune!
Aristeides - Ne abbiamo il diritto!
Gustavo - (Si
irrigidisce) Questo mai! Nessuno dovrà mai conoscere il mio segreto! (Estrae un foglietto con la ricetta e lo
agita in aria) Nessuno ne godrà! (I
quattro chef cercano di prenderglielo ma Gustavo riesce ad evitare che lo
afferrino):
Armando – (Ad
alta voce) È anche mia!
Otto - (C.s.) Anche mia!
François - (C.s.) C’est à moi aussi!
Aristeides - (C.s.) Dammela!
Gustavo - (C.s.) La ricetta resterà per sempre solo
nella mia mente! E sarà solo mia!
La luce si abbassa
Musica – (5°
pezzo L’Apprendista Stregone)
Gustavo prende una grossa pentola, con un accendino dà
fuoco al foglietto e lascia cadere le ceneri dentro la pentola.
Tutti - (Gridano) Noooo!!!
Gustavo - (Grida) Sìììì! Solo mia!!!
La
luce si abbassa ulteriormente
fino al buio completo mentre la musica continua fino a sfumare ed al
riaccendersi della luce
Al riaccendersi della luce la scena è vuota. Mestolino, senza il grembiule da cuoco, entra lentamente e mestamente guardando l’ambiente come per
l’ultima volta, apre quindi un grosso tovagliolo che pone sul tavolo e comincia
a sistemarci sopra le poche cose di sua proprietà: un grembiulino che piega con
cura, una casacca da cuoco e il mestolo personale.
Mestolino - (Tra
sé, ordinando questi suoi tre oggetti
sul grande tovagliolo) Ecco: Dopo tanti anni passati fra questi fornelli...
sono queste le uniche cose che posseggo: un grembiulino, la mia casacca e il
mio mestolo personale. (Pausa) Quanto
mi dispiace lasciare questo posto e il mio maestro! Ma non mi meritavo davvero
una simile coltellata alle spalle! Sono davvero cose che lasciano l’amaro in
bocca. Da zia Bianca non ci sarà una cucina come questa ma almeno nessuno mi
accoltellerà a tradimento!
Bianca - (Entrando, senza il grembiule) Quanto ti ci
vuole per prendere le tue cose? Sbrigati... non voglio che resti un minuto di
più in questo covo di vipere!
Mestolino - (Chiudendo
e annodando il tovagliolo con dentro i suoi oggetti e facendone un fagotto che
si porrà in spalla appeso ad una estremità del matterello) Che peccato,
però! Sarebbe stato davvero bello condividere quel capolavoro di ricetta!
Un’opera d’arte che purtroppo nessuno potrà apprezzare e godere!
Bianca - Questo lo dici tu!
Mestolino - Cosa intendi dire?
Bianca - (Furtiva e con sguardo birichino) Che il diavolo fa le pentole ma
non i coperchi! Pensi che una cuoca con la mia esperienza non sia stata in
grado di spiare e copiare ogni suo movimento in cucina??
Mestolino - (Esterrefatto)
Sicché?? Conosci tutti gli ingredienti della ricetta??
Bianca - (Guardandosi furtivamente attorno) C’è... il grande chef?
Mestolino - No, non è ancora arrivato.
Bianca - Allora vieni qui, Mestolino,
siediti. Vedi: Dobbiamo avere presente che il segreto è nella farcia, non nel
condimento. Quando hanno assaggiato il Piatto, gli chef hanno individuato quasi
tutti gli ingredienti tranne uno: il più delicato da cogliere!
Mestolino - Quale?
Bianca - (Continua) Ascolta: il “grande” chef, assieme ai tartufi bianchi più
pregiati e odorosi d’Italia miscelati per metà, alle scorzette di limone di
Sorrento e all’alga “Himanthalia
elongata” ha tritato grossolanamente l’ “aglietto”!
Mestolino - L’aglietto?
Bianca - Sì, la profumatissima erba spontanea dal fiore stupendo
che gli addetti ai lavori chiamano allium
e la gente come me chiama “erba aglia”; ma ha avuto cura di usare quella
raccolta nel sottobosco, cioè in penombra, ad un’altitudine di circa
Mestolino - (Pendendo
dalle sue labbra)... del
San Pietro!
Bianca - (Continua) L’utilizzo
di questa erba aromatica gli ha permesso di mantenere nel suo “Piatto” il
meraviglioso equilibrio fra prodotti di mare e prodotti della terra che lo
caratterizza e che infatti si ripete anche nella pietanza minore: tartufi di
mare e funghi porcini! Pensaci un attimo, Mestolino: anche l’uso di un’idea di gin per sfumare il Piatto, con i
suoi richiami agli arbusti spinosi del bosco, si inserisce perfettamente in
questa armonia di sapori.
Mestolino - (Pendendo
dalle sue labbra)... di
sapori.
Bianca - (Continua) Ma in più, la
presenza dell’aglietto consente di creare fantasiose guarnizioni a beneficio
dei commensali: immagina di impiattare queste pietanze su di un letto di foglie
fresche disposte a rosone... magari guarnendo con uno dei suoi bellissimi
fiori!
Mestolino - (C.s.)...
bellissimi fiori!
Bianca - (Continua) Molte volte
in cucina, caro Mestolino, la differenza viene fatta dalle cose semplici,
facili da trovare, cose umili che la natura ci regala e non sappiamo più
apprezzare... (Si alza) ma ricordati, con la giusta sensibilità
possono diventare odori e sapori meravigliosi.
Mestolino - ...
meravigliosi!
Bianca - (Si avvia
insieme a Mestolino) Su, andiamo a preparare questo piatto a quello
“sgolfanato” di tuo zio!
(Entrambi escono)
Musica – 6° pezzo (La gazza ladra -
di G. Rossini) ad libitum.
Sipario
Note sui personaggi*
Gustavo
Sapori
È
uno chef “trombone”, pieno di sé ed ambizioso; non ci pensa due volte, infatti,
ad inventare un sotterfugio e ad accusare ingiustamente Mestolino pur di
raggiungere il suo scopo.
Mestolino
È
una persona semplice e mite con una venerazione per il suo “maestro”. Solo la
grande delusione ricevuta e l’energica proposta di zia Bianca riescono a
staccarlo da Gustavo e ad allontanarlo da quell’ambiente.
Zia Bianca
È
una donna pratica che non si lascia intimorire dalla situazione in cui si viene
a trovare. È anche una massaia legata alle sue radici ed una cuoca di grande
esperienza che conosce anche “tranelli e sotterfugi” di quell’ambiente.
François Aubergine
È
uno chef sofisticato ed altezzoso, geloso dei suoi segreti ed anche lui molto
pieno di sé.
Armando De
È
uno chef energico e amichevole soprattutto con Gustavo per il quale prova una
sincera delusione dopo la scoperta dell’inganno.
Otto Eintopf
È
uno chef gioviale che ama la compagnia, il classico buon tedesco da birreria ma
che conosce bene il suo ambiente.
Aristeides Aghinares
È
uno chef serio e compassato che non si vanta più di tanto pur sapendo, anche
lui, con chi ha a che fare.
* Lo chef
tedesco e quello greco possono essere anche al femminile, in questo caso si
chiamerebbero: Pelagia Aghinares e
Gertrude Eintopf.
Gli
accessori di scena
Un taccuino (con
le ricette di Gustavo, che Mestolino gli porge)
Carota, cipolla, sedano (con cui Bianca fa il trito)
Un tovagliolo (in cui Bianca ripone gli ortaggi)
Un matterello (con cui Mestolino annuncia gli chef)
Quattro piatti con quattro forchette con
l’assaggio per gli chef (occorre qualcosa
che dia l’idea del tipo di cibo proposto)
Un foglietto con la ricetta (che viene bruciato da Gustavo)
Un accendino
Una grossa pentola
Un tovagliolo grande (che Mestolino usa per riporre i suoi tre oggetti personali)
Un grembiule
Una casacca
Un mestolo
Sei sedie.
Occorrono inoltre casacche e grembiuli (ed
eventuali cappelli) per i quattro chef, per Gustavo e per Mestolino, più un
grembiule per Bianca.
TUTELA SIAE
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