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Il delitto del lotto


due atti di Paolo Cappelloni

da un'idea di Gianni Sanseverino

codice SIAE: 952893A

Personaggi
Nick Quattrosoldi - (detective e titolare dell'omonima Azienda
Investigativa
)
Sherlock - (detective)
Holmes - (detective)
Concetta (Concy) - (moglie di Nick)
Antonio - (portiere dello stabile)
Assunta Ciacioni - (segretaria)
Gaetano Ribusciati - (marito della vittima, cliente dell'Agenzia)
L'assassino ()


Sinossi
Nick Quattrosoldi, detective e titolare dell'omonima Agenzia Investigativa, con l’aiuto di due fidati detective: Sherlock e Holmes, deve indagare sull’omicidio avvenuto in un botteghino del Lotto di Napoli: dopo una indagine in cui viene coinvolto anche il pubblico in sala, Nick riesce a risalire all’assassino proprio tramite... i numeri del lotto!

Il delitto del lotto

 due atti di Paolo Cappelloni

da un'idea di Gianni Sanseverino

 

Personaggi

 Nick Quattrosoldi - (detective e titolare dell'omonima Azienda Investigativa)

Sherlock - (detective)

Holmes - (detective)

Concetta (Concy) - (moglie di Nick)

Antonio - (portiere dello stabile)

Assunta Ciacioni - (segretaria)

Gaetano Ribusciati - (marito della vittima, cliente dell'Agenzia)

l'assassino (…)


 

La scena rappresenta l'interno dell'Agenzia Investigativa Quattrosoldi. C'è un'uscita laterale sinistra che da all'esterno, un'uscita laterale destra che da all'interno e una finestra al centro dalla quale Antonio sbircerà ciò che accade all'interno.

L'ufficio è alquanto in disordine. C'è una scrivania con sopra varie scartoffie, alcune bottiglie di birra, un vecchio telefono e la fotografia incorniciata di una vecchia e brutta signora, vicino ad essa c'è un cesto pieno colmo di cartacce e un tavolino con una vecchia macchina da scrivere e diverse carte.

 

Primo atto

 

 All'aprirsi del sipario la scena è vuota, dopo pochi secondi entrano i due detective: Sherlock e Holmes con atteggiamenti stereotipati, da detective americani, così come saranno quelli di Nick

 

Sherlock -       (Entrando con Holmes) Un'altra giornata in attesa di un cliente, mio caro Holmes!

Holmes -         Già, Sherlock. Sono tre settimane che nessuno si degna di venire a chiedere il nostro aiuto per qualche caso… per qualche caso… (Non gli viene la parola).

Sherlock -       … criminoso.

Holmes -         Sì. Qui a Napoli non succede mai niente!!

Sherlock -       Succede, succede… solo che non si affidano alla nostra competenza…

Holmes -         e alla nostra… (Non gli viene la parola)

Sherlock -       e alla nostra perspicacia!

Holmes -         È quello che volevo dire io.

Sherlock -       E dire che anche l'ultimo caso: il furto dei denti d'oro nello studio dell'odontotecnico l'abbiamo risolto felicemente!

Holmes -         E anche… (Non gli viene la parola)

Sherlock -       Anche velocemente!

Holmes -         Sì.

Sherlock -       Appena l'indiziato, salutandoci, ci ha sorriso mostrandoci quella splendente dentatura abbiamo capito subito che era stato lui, l'autore del furto!

Holmes -         … e dello scasso!

Sherlock -       … e dello scasso, bravo! Io ho sempre detto a Nick: Più pubblicità! Più pubblicità! L'Agenzia ha bisogno di più pubblicità! Tutti dovrebbero conoscere l'Agenzia Investigativa Nick Quattrosoldi!

Holmes -         Tutti!

Sherlock -       E anche di più! Io avrei pensato anche allo slogan da mettere sui manifesti sparsi per tutti gli angoli della città: "Con Quattrosoldi… il caso è risolto!"… Sarebbe bello!

Holmes -         Sarebbe… (Non gli viene la parola).

Sherlock -       Efficace!

Holmes -         Giusto!

Sherlock -       Nick dice che non ci sono soldi per la pubblicità ma secondo me ne varrebbe la pena. Perché sai, caro Holmes: (Sentenzia) La pubblicità…

Holmes -         (Sentenzia a sua volta ma non ricorda il finale) La pubblicità è l'anima… l'anima… è l'anima?

Sherlock -       … del commercio, Holmes! Del commercio!

Holmes -         Del commercio! È quello che volevo dire io!

Sherlock -       Chi possiede, poi, un ufficio così bello?

Holmes -         … e spazioso!

Sherlock -       … e spazioso! (Si avvicina alla scrivania dove fa bella mostra di sé la foto della suocera di Nick) Se non fosse stato per la morte della suocera di Nick non saremmo mai riusciti ad avere questa bella sede! Pace all'anima…

Holmes -         … del commercio!

Sherlock -       No! All'anima sua!

Holmes -         Di chi??

Sherlock -       Della suocera!

Holmes -         Ah!

Sherlock -       Mah… Verranno tempi migliori, mio caro Holmes! Verranno tempi migliori!

Holmes -         Sì, certamente, caro Sherlock!… (Sognante) Una bella rapina!

Sherlock -       (Sognante) Un grazioso sequestro!

Holmes -         (Sognante) Una deliziosa strage!

(Nick entra in ufficio, furtivo e timoroso).

Sherlock -       Salve Nick!

Holmes -         Salve capo!

Nick -             (Con fare circospetto) Salve ragazzi… mia moglie è qui??

Sherlock -       No, non l'abbiamo ancora vista.

 

(Nick si rilassa e assume il suo solito atteggiamento da vero detective)

 

Nick -             Bene! (Passa vicino alla scrivania, vede la foto della suocera e con un'espressione di disgusto la mette a faccia sotto) Ragazzi: c'è una novità!

Sherlock -       Un sequestro!

Holmes -         Una rapina!

Nick -             No, una segretaria!

Sherlock -       In che senso?

Nick -             Ragazzi: un'agenzia che si rispetti avrà pur bisogno di una segretaria che prenda le telefonate, che sistemi la posta…

Holmes -         … le bollette…

Sherlock -       E con che cosa la paghiamo?

Nick -             (Con sussiego) Cari colleghi scettici e malfidati, ovunque e sempre ci sono momenti magri e momenti grassi…

Holmes -         Ora siamo in quelli…

Sherlock -       …magri…

Nick -             Appunto! Quindi dovranno venire presto quelli grassi!

Sherlock -       A proposito… la segretaria com'è?

Nick -             Eh eh eh! Ancora non l'ho vista ma verificherò… verificherò se sarà all'altezza della nostra Agenzia! Le farò sostenere…

Sherlock -        (Malizioso)… un esame.

Nick -             Sì, un esamino, per accertarmi se saprà fare quei lavori…

Sherlock -       (Malizioso)… quei lavoretti…

Holmes -         (Che non ha capito l'allusione) Che lavoretti?

Nick -             Quei lavoretti indispensabili per agire anche in nostra assenza.

Sherlock -       Certo, capisco…

Holmes -         (Che non ha capito) Anch'io…

Nick -             Bene. Dopodiché non ci mancherà più niente!

Sherlock -       Solo il lavoro!

Holmes -         Giusto!

Nick -             (Mettendosi a sistemare sedie, carte e altre cose che sono in disordine, aiutato da Sherlock e da Holmes). Via! Via! Coraggio! Diamo una sistemata in questo casino! (Mentre Nick parla, Holmes prende un sacchetto di plastica e, tenendolo con una sola mano, cerca di rovesciarci dentro tutto il contenuto del cesto colmo di cartacce, le quali andranno più in terra che dentro al sacchetto, per cui Holmes raccoglierà le cartacce cadute in terra ma invece di metterle direttamente nel sacchetto le ripone di nuovo nel cesto che poi rovescia di nuovo nel sacchetto con altra fuoriuscita di cartacce) Questa non sembra mica un'Agenzia Investigativa! Sembra di essere in un porcile! (Sottovoce) E io non posso rischiare che mia moglie ci ripensi e ci rifaccia il salotto di casa. E poi, ragazzi, se i clienti vedono che non c'è ordine nell'ufficio potrebbero pensare che non ci sia ordine nemmeno nelle nostre teste! Capite? Invece noi dobbiamo mostrare di essere quello che siamo: intelligenti, abili… i detective più scientificamente acuti… più intellettivamente svegli…

Sherlock -       … più lucidamente perspicaci! Più… (Guarda Holmes che è ancora alle prese con le cartacce).

Holmes -         Eh?

Sherlock -       Niente, niente, cose nostre…

Nick -             Stamattina siete passati al Commissariato per sentire se avevano bisogno del nostro aiuto?

Sherlock -       Senti, Nick: io al Commissariato non ci passo più…

Nick -             E perché?

Sherlock -       Perché ogni volta che andiamo a chiedere se hanno bisogno di qualcosa fanno un breve consulto fra di loro e ci mandano un giorno a comprare le sigarette, un altro dal fruttivendolo…

Holmes -         Io sono stato mandato anche nel negozio di elementari

Sherlock -       "Alimentari", Watson, "Alimentari".

Holmes -         Io mi chiamo Holmes!

Sherlock -       Ah, sì, scusa.

Nick -             (Scuro in volto) Invidiosi… Temono che soffiamo loro i casi di maggiore soddisfazione e fanno di tutto per metterci i bastoni fra le ruote! Ah, ma… (Uscendo) andrò personalmente a parlare col Commissario! Vedrete poi, come cambieranno le cose! (Esce).

Sherlock -       (A Holmes, riferendosi a Nick) Il nostro capo è un duro!

Holmes -         (Uscendo col sacchetto colmo di cartacce) Sicuramente.

Sherlock -       Dove vai?

Holmes -         A portar via la mondezza!

Sherlock -       Okay.

 

(Uscendo, Holmes s'imbatte in Antonio)

 

Antonio -        (Entrando) Posso? Ho sentito che il capo stava uscendo…

Sherlock -       Sì, sta andando al Commissariato.

Antonio -        Sì, lo so.

Sherlock -       Come lo sai?

Antonio -        Eh, io sono o non sono il portiere di questo condominio? Quindi è mio compito essere informato su tutto ciò che succede! Sapete: il mio lavoro è un po' come il vostro!

Sherlock -       La differenza è che noi indaghiamo e tu ficchi il naso…

Antonio -        E' questione di punti di vista… Avete bisogno di niente?

Sherlock -       No, grazie.

Antonio -        Sicuro?

Sherlock -       Sicurissimo. (Campanello).

Antonio -        (Anticipando Sherlock, va ad aprire) Vado io! (Rientra insieme Gaetano comportandosi come se fosse il titolare) Sì, questa è l'Agenzia Investigativa Quattrosoldi, accomodatevi pure…

Sherlock -       Desiderate?

Gaetano -        (È visibilmente afflitto. Indicando Antonio) Come stavo dicendo al detective…

Sherlock -       No, guardate, sono io, uno dei detective dell'Agenzia, questo è solo il portiere… (Ad Antonio) lasciaci soli, per cortesia.

Antonio -        (Uscendo) Certamente! Se avete bisogno…

Sherlock -       (Alludendo ad Antonio) Me lo scusi… Accomodatevi e ditemi tutto.

Gaetano -        (Con atteggiamento profondamente addolorato) Mi chiamo Gaetano Ribusciati… Ecco: non so se avete saputo del delitto dell'altro ieri alla ricevitoria del lotto…

Sherlock -       Francamente no, siamo stati alle prese con un caso particolarmente difficile e non abbiamo potuto seguire nient'altro.

 

(Da dietro la finestra si vede la testa di Antonio che origlia quello che sta accadendo)

Gaetano -        Ecco: Dovete sapere che mia moglie tiene… (Trattenendo a stento le lacrime) o meglio: teneva una ricevitoria del lotto a pochi passi da qui. L'altro ieri, verso le 7 del pomeriggio, la polizia mi telefonò a casa per dirmi di accorrere perché l'avevano uccisa!!

Sherlock -       Condoglianze.

Gaetano -        Grazie, grazie.

Sherlock -       (Per fargli coraggio) Son cose che succedono.

Gaetano -        (Asciugandosi le lacrime con la mano) Grazie, grazie.

Sherlock -       (Gli porge un fazzoletto) Tenga… Immagino, sa, cosa può significare la perdita di una moglie…

Gaetano -        E' vedovo anche lei?

Sherlock -       No, sono stato lasciato… ma questa è un'altra storia… Comunque la comprendo.

Gaetano -        (Usando il fazzoletto) Grazie, grazie. Ma non è tanto la perdita di mia moglie, quanto il fatto che ora… chi ci sta alla ricevitoria??

Sherlock -       Capisco…

Gaetano -        Grazie, grazie. Vede…

Sherlock -       (Guardandosi attorno) Cosa?

Gaetano -        No, dicevo: Vede, era lei che portava avanti il banco lotto! E ora che lei non c'è più dovrei starci io?? Tutto il giorno?? In quello sgabuzzino maleodorante???

Sherlock -       Dovrebbe starci lei?

Gaetano -        Sììì!

Sherlock -       Capisco… Ma chi l'ha trovata?

Gaetano -        Margherita, una sua amica e fedele cliente. Entrò come al solito per fare la sua giocata e l'ha trovata lì, in terra, distesa…

Sherlock -       … in un lago di sangue!

Gaetano -        No!

Sherlock -       Mi scusi.

Gaetano -        Prego. Aveva una mano che le afferrava il collo e la lingua di fuori.

Sherlock -       E la mano di chi era?

Gaetano -        Di mia moglie!

Sherlock -       Allora si è strangolata da sola!

Gaetano -        È quello che ha pensato subito anche la polizia ma è impossibile.

Sherlock -       (Provando a strangolarsi) Beh, volendo…

Gaetano -        Volendo sì, ma la mano al collo di mia moglie era la destra, mentre mia moglie era mancina!

Sherlock -       Capisco. La polizia cos'ha detto?

Gaetano -        Ha detto che indagherà ma io vorrei una mano in più.

Sherlock -       La destra o la sinistra?

Gaetano -        Non ha importanza. (Piangendo) L'importante è che si scopra l'assassino della vita mia!!

Sherlock -       (Lo corregge) Di quella di sua moglie.

Gaetano -        Anche, ma soprattutto della mia perché ora dovrò lavorare io, al banco lotto!

Sherlock -       Capisco… (Rientra Holmes, Antonio scompare da dietro la finestra) Oh, le presento il mio valente collega Holmes.

Gaetano -        Piacere.

Holmes -         Piacere mio.

Gaetano -        Il piacere è il mio. Come sta?

Holmes -         Bene grazie, e lei? Tutti bene in famiglia?

Gaetano -        (Si accascia sulla sedia, piangendo) Purtroppo no!

Sherlock -       Il povero signor Gaetano chiede una nostra mano perché ha visto che la mano al collo di sua moglie non era la sua ma la mano dell'assassino… capito?

Holmes -         No.

Sherlock -       Come, non capisci? Sua moglie era mancina!

Holmes -         Ah! Ecco… e l'assassino?

Sherlock -       Già, e l'assassino?

Gaetano -        Come faccio a saperlo?

Sherlock -       (Riflette) Secondo me era mancino anche lui perché (Spiega compiendo su Holmes i probabili gesti dell'assassino, Holmes, alla stretta di Sherlock, ha un principio di soffocamento) dopo averla strangolata con la sinistra, ha preso la mano destra di sua moglie che per lui era più a portata di mano e gliel'ha messa al collo!

Gaetano -        Certo, è probabile!

Holmes -         (Riprendendosi e respirando a fatica) Non ho capito…

Sherlock -       (A Holmes) Non importa. (A Gaetano) Bene, ora lei è in una botte di ferro e non dovrà pensare a niente perché il caso è il nostro e in breve tempo le consegneremo l'assassino di sua moglie! Inizieremo subito andando ad interrogare la signora che l'ha trovata morta…

Gaetano -        Margherita…

Sherlock -       Sì… chissà che non sia coinvolta o che sia stata proprio lei…

Gaetano -        Impossibile.

Sherlock -       Perché?

Holmes -         Non capisco…

Gaetano -        (A Holmes) Non importa. (A Sherlock) Perché Margherita era amica d'infanzia di mia moglie e le era tanto affezionata, inoltre è affetta da artrosi alle mani e le sarebbe impossibile strangolare una persona con tanta forza…

Sherlock -       Capisco…

Holmes -         Ma la interrogheremo ugualmente come persona… (Non gli viene la parola).

Sherlock -       … informata sui fatti.

Holmes -         Grazie, Sherlock.

Sherlock -       Prego, Holmes. (A Gaetano) Vada, ora. A proposito, come si chiamava sua moglie?

Gaetano -        Quinta, ma tutti la chiamavano "Cinquina".

Sherlock -       (Sorpreso) La Cinquina??? Ma la conoscevamo tutti, qui!! Tutti andavamo a giocare da lei!!

Holmes -         Anche io! Anche se non ho mai vinto niente!

Sherlock -       Non si preoccupi, signor Ribusciati, useremo tutta la nostra professionalità per risolvere questo caso! Arrivederci! E si faccia coraggio!

Gaetano -        Grazie, grazie… Farete il possibile?

Sherlock -       Anche di più!

Holmes -         Anch'io!

Gaetano -        Grazie di cuore… a presto! (Esce).

Holmes -         (A Sherlock) Sherlock…

Sherlock -       (A Holmes) Holmes…

Holmes -         Abbiamo un caso di omicidio!!!

Sherlock -       Finalmente!!! Non vedo l'ora di dirlo a Nick!

Concetta -       (Entra dall'interno) Dov'è mio marito?

(Sherlock e Holmes scattano sull'attenti)

Sherlock -       È andato al Commissariato, signora.

Concetta -       (Avvicinandosi a Sherlock con fare indagatore) A fare cosa?

 

(Da dietro la finestra si rivede la testa di Antonio che origlia quello che sta accadendo)

 

Sherlock -       A… a lamentarsi col Commissario per la scarsa considerazione che ha della nostra Agenzia Investigativa…

Concetta -       (Lo fa sedere su di una sedia e gli gira intorno come se fosse un interrogatorio della Polizia) Me lo immagino… Gli mancava solo la fissazione dell'investigatore e di assumere due scemi come voi…

Sherlock -       Io…

Concetta -       (Minacciosa) Prego??

Sherlock -       Niente.

Concetta -       Mm… poi dove andava?

Holmes -         Credo…

Concetta -       Tu stai zitto! Parla solo quando sei interrogato! (A Sherlock) Allora?

Sherlock -       Credo… che poi torni qui.

Concetta -       (Nota la fotografia di sua madre capovolta e va a risistemarla, baciandola) Chi è stato??

Holmes -         Credo…

Concetta -       Tu stai zitto! (Torna da Sherlock, minacciosa) Chi è stato?

Sherlock -       Credo… che Nick… abbia inciampato col gomito…

Concetta -       (Indagatrice) Mm, col gomito, eh? (Guardando la foto della madre) Mia madre, buonanima, è stata sempre la colonna di questa casa e mi ha aiutata per anni a sopportare quel deficiente di mio marito, perciò dovrà continuare ad essere sempre presente, anche se lui ha tramutato il suo salotto in un covo di…

Holmes -         … di detect…

Concetta -       … di deficienti!

 

(Antonio scompare)

 

Nick -             (Entra, vede la moglie e si immobilizza) Buongiorno, cara…

Concetta -       Buongiorno un corno! Si stava proprio parlando di deficienti! Ti ho detto mille volte che quando esci mi devi avvisare, signor detective dei miei stivali! Cosa sei andato a fare al Commissariato? A chiedere scusa per l'intralcio che dai alla Polizia? Non mi meraviglio che ce l'abbiano con te! (Guardando i tre) Io non mi affiderei a voi nemmeno per risolvere un cruciverba! (Sta per uscire quando si ricorda della foto della madre) Ah, e non ti permettere più di capovolgere mamma, pace all'anima sua, altrimenti sarò io a capovolgere te! (Esce).

 

(Tutti e tre si rilassano)

 

Nick -             (Come per scusarsi) E' carattere…

Sherlock -       Grandi novità, Nick!

Nick -             Cosa è successo?

Sherlock -       Abbiamo…

Holmes -         … un caso di omicidio!

Nick -             Fantastico!

Sherlock -       Uno strangolamento!

Nick -             Che gusto! Raccontatemi tutto!

Sherlock -       La Cinquina…!

Nick -             Prego…?

Holmes -         Non c'è più la Cinquina!

Nick -             Ci si fermerà alla quaterna?

Sherlock -       Ma no! La titolare del banco lotto!! L'hanno trovata strangolata e il marito, disperato, si è affidato a noi per scoprire l'assassino!

Holmes -         Che è mancino!

Nick -             Come fate a saperlo?

Sherlock -       Poi te lo spiegherò… Per ora sappiamo solo che Margherita…

Holmes -         … amica della Cinquina…

Sherlock -       … l'ha trovata stesa in terra con la lingua di fuori…

Nick -             Altri testimoni?

Sherlock -       Non lo sappiamo.

Nick -             Indizi?

Holmes -         Non lo sappiamo.

Nick -             Bene! Allora al lavoro, via! Andiamo a fare una perlustrazione sul luogo del delitto! (Campanello, Nick va ad aprire).

Sherlock -       (A Holmes) Prendi la penna e il taccuino per gli appunti.

Holmes -         (Esegue) Penna e tacchino per gli appunti…

Sherlock -       Sì… e il cappone per la bella copia!

Nick -             (Rientra con Assunta) Sherlock, Holmes, portatevi sul luogo del delitto, io devo fare un colloquio di lavoro con la signorina.

Sherlock -       (Esce guardando Assunta) Ok, andiamo e perlustriamo!

Holmes -         (Uscendo) Poi torniamo e riferiamo.

(Ricompare Antonio fuori dalla finestra)

Nick -             (Galante) Si accomodi pure, signorina. Lei è venuta per il posto di segretaria, è vero? (Capovolge la foto della suocera).

Assunta -        Sì, sono Assunta.

Nick -             Bè, non sia così precipitosa, anche se sono sicuro che avrà buone… (La spoglia con gli occhi) buonissime probabilità di esserlo.

Assunta -        (Ride) La ringrazio ma Assunta è proprio il mio nome! Mi chiamo Assunta Ciacioni.

Nick -             (Continuando a scrutarla) Vedo, vedo… cioè, capisco. Ha già avuto esperienze… lavorative?

Assunta -        Proprio lavorative no… Però ho fatto delle sfilate di moda a Ischitella e l'anno scorso sono stata eletta Miss Parete.

Nick -             Interessante… e come segretaria?

Assunta -        Come segretaria no.

Nick -             Non ha importanza… sa battere?

Assunta -        In che senso?

Nick -             Con la macchina da scrivere… sarebbe una cosa utile per una segretaria.

Assunta -        Ah! Beh… (Ride) Una volta ho scritto una lettera a macchina al mio ex fidanzato!

Nick -             Perfetto! Vogliamo fare una provetta?

Assunta -        Con piacere! (Si mette alla macchina da scrivere senza inserire il foglio).

Nick -             Immaginiamo allora di dover scrivere una lettera ad un cliente in cui diciamo che il suo caso è stato felicemente risolto…. Scriva pure: (Detta) "Gentile cliente…" (Appena Assunta comincia a battere, Nick si accorge che non ha inserito il foglio) Mi scusi, signorina, ma deve mettere un foglio perché poi non possiamo spedirgli il rullo…

Assunta -        (Ridendo) Ah, già… che stupida! (Cerca di inserirlo senza riuscirci)

Nick -             Aspetti che l'aiuto io. (Si mette vicino a lei ed inserisce il foglio). Ecco fatto! Allora: "Gentile cliente, come le avevo preannunciato nel nostro primo incontro, il suo caso è stato felicemente risolto in breve tempo da me e dai miei aiutanti detective che con la professionalità che li contraddistingue sono riusciti a consegnare alla giustizia il colpevole del reato di cui lei è stato l'innocente vittima" (Ad Assunta) Ha scritto?

Assunta -        Aspetti… sono rimasta a "Gentile cliente"…

Nick -             (Galante) Non si preoccupi… piano piano riuscirà ad essere più veloce. Vedo comunque che qualche capacità ce l'ha…

Assunta -        (Ride) Sì che ce l'ho!

Nick -             L'entusiasmo anche…

Assunta -        (Ride) Sì che ce l'ho!

Nick -             (Seducente) Poi ha tante altre cose che la renderanno una segretaria perfetta!

Assunta -        Grazie… Signor Nick!

Nick -             Prego… Signorina Assunta! (Entra Concetta e si ferma a guardare la scena mentre Antonio scompare da dietro la finestra. Nick si riprende usando un tono professionale e distaccato)… Assunta… certamente! Lei è assunta perché mi sembra una segretaria veramente professionale. (Alla moglie) Cara, ti presento la nostra nuova segretaria…

Assunta -        Piacere, signora Quattrosoldi.

Concetta -       (Senza considerarla affatto si rivolge a Nick) A cosa ti serve una segretaria?

Nick -             Come, a cosa mi serve? Dovrà ricevere i clienti, rispondere alle telefonate…

Assunta -        … battere a macchina…

Concetta -       Lei stia zitta! Ascolta, Nick Quattrosoldi: Io ti ho permesso di devastare il salotto di mammà, ti ho permesso di giocare a fare il detective… ma guai a te… guai a te se ti permetti di prenderti altre libertà! (Vede la foto rovesciata) Come quella di rovesciare mammà!!! (Bacia la foto) Attento, Nick… stai molto attento! (Esce scrutando minacciosamente entrambi).

Nick -             (Ad Assunta) Non si spaventi: è carattere… Ma veniamo a noi…

Assunta -        Sì… (Ride) e per quel che riguarda lo stipendio?

Nick -             Bè, sarà mensile.

Assunta -        Sì ma di quanto?

Nick -             Questo dipende dal lavoro che ci sarà e (Le si avvicina) da come lei saprà gestirlo… va bene?

Assunta -        Saprò gestirlo benissimo!

Nick -             Perfetto! Allora possiamo entrare direttamente nel vivo, visto che c'è in ballo un nuovo caso… (Campanello) Mi scusi… (Va ad aprire e rientra con Antonio).

Antonio -        Passavo su questo pianerottolo e mi sono detto: Facciamo visita al signor Nick…

Nick -             Ti ringrazio, Antonio, ma come vedi sono molto occupato…

Antonio -        … con la segretaria… (Ad Assunta) Piacere, signorina, sono il portiere…

Assunta -        Di che squadra?

Nick -             (Ad Assunta) È il portiere di questo condominio. (Ad Antonio) Poi sono nel bel mezzo di un caso…

Antonio -        … di omicidio… so, so… lo strangolamento della Cinquina…

Nick -             Come fai a sapere tutte queste cose?

Antonio -        Prima di tutto perché gioco al lotto e la conoscevo bene… poi perché, come si dice: "se il portiere è all'oscuro di tutto, al condominio può accadere qualcosa di brutto"!

Nick -             Sicché anche tu conoscevi la Cinquina…?

Antonio -        Certamente! Solo che, proprio il giorno dell'omicidio non potei andare a giocare perché stavo poco bene e non posso esserle di aiuto, ma se vuole le posso dare volentieri una mano… posso chiedere in giro se qualcuno ha notato niente di strano o di sospetto…

Nick -             Mm, in effetti potresti essermi utile. Bene, Antonio! Te ne sono grato. Vai, osserva, chiedi, informati e… attento a tutto quello che senti dire in giro.

Antonio -        Ok! Vado, capo… (Ad Assunta) Arrivederci, bella signorina. (Esce).

Nick -             (Rimasto solo con Assunta) Bene, signorina Assunta…

Assunta -        Bene, signor Nick… Che cosa vuole che le faccia?

Nick -             Bè, ci sarebbero molte cose che lei potrebbe farmi ma... devo andare subito sul luogo del delitto dove sono già presenti i miei aiutanti. Lei, intanto resti qui… si ambienti… si ambienti… (Esce)

 

(Assunta resta sola e dopo qualche secondo entra Concetta. Contemporaneamente si affaccia Antonio, al di là della finestra)

 

Concetta -       Dov'è mio marito?

Assunta -        Sul luogo del delitto, signora.

Concetta -        (Squadrando Assunta da capo a piedi) Sicché… lei sarebbe la nuova segretaria…

Assunta -        Per servirla.

Concetta -       E mi dovrà servire molto bene! Innanzitutto lei, come segretaria, non dovrà avere segreti per me, nel senso che dovrà dirmi tutto quello che accade qui in mia assenza… mi intende?

Assunta -        Certamente signora.

Concetta -       In secondo luogo… ci siamo intese…!

Assunta -        Cosa intende dire, signora?

Concetta -       Che il suo rapporto con mio marito dovrà essere esclusivamente di carattere professionale! Intesi?

Assunta -        Solo di carattere professionale! Non dubiti, signora! Io non sono per le cose fatte alla sanfason! O per bene, o per niente!

Concetta -       (Dubbiosa) Mm… Allora veda di comportarsi bene altrimenti… (Sfiorandole la gola) farà la stessa fine della Cinquina!

Assunta -        Mi scusi, come fa a sapere dello strangolamento della povera Cinquina??

Concetta -       Io so tutto di quello che succede intorno a mio marito! Perciò… faccia la segretaria! (Esce mentre scompare anche Antonio).

Assunta -        (Rimasta sola, estrae un taccuino e segna dei numeri) Nuovo impiego: 63, delitto: 66, moglie gelosa: 32… Speriamo bene! (Estrae una lima dalla borsetta e si mette a limarsi le unghie mentre il Sipario lentamente si chiude).

  

Fine del primo atto

 

Secondo atto

  

Stessa scena del primo atto. Assunta è in scena, china su un mobiletto porta - documenti e sta voltando la schiena alla porta d'ingresso. Dopo qualche secondo entrano, in fila indiana, Nick, Sherlock e Holmes che, prima di salutarla, si fermano ad ammirare Assunta in quella posizione.

 

Nick -             Siam qua…

Sherlock -       … signorina…

Holmes -         … Assunta!

Assunta -        (Alzandosi e tornando al suo posto) Bentornati!

Nick -             Allora ragazzi: Come avrete certamente capito, il caso è più difficile di quel che credevamo!

Sherlock -       È vero, capo!

Holmes -         Io lo definirei…

Sherlock -       … complicato!

Holmes -         È quello che volevo dire io!

Assunta -        Scusate, dov'è il bagno?

Nick -             (Ad Assunta, indicandole l'uscita interna) Di là. (Assunta esce) (A Holmes) Holmes, hai preso nota?

Holmes -         Devo segnare quando la signorina va in bagno?

Nick -             Intendevo chiederti se hai preso nota di tutto quello che abbiamo notato sul luogo del delitto!

Holmes -         Sì, capo! Ho preso nota! (Estrae il taccuino e legge) "Entrando nel banco lotto della signora Cinquina abbiamo notato nell'ordine: Numero uno portaombrelli contenente numero due ombrelli al suo interno: uno da uomo e uno da donna, numero due sedie scassate, numero 689 impronte di scarpe sul pavimento comprese le nostre, numero uno tabellone con l'ultima estrazione e numero uno cartello con numeri ritardatari… (Nick e Sherlock fanno cenno con la mano di stringere…) numero uno banco-lotto con macchina per le giocate, numero 25.738 impronte digitali fra le quali le nostre… (Nick e Sherlock si siedono, rassegnati) numero una finestra chiusa, numero uno poliziotto amico nostro che mi ha dato l'elenco che sto leggendo e che mi ha consegnato anche la fotocopia della giocata che la signora Cinquina stringeva nella mano sinistra al momento della macabra scoperta".

Sherlock -       Secondo me l'indizio più importante è senz'altro il portaombrelli…

Nick -             Perché?

Sherlock -       Elementare! Nei giorni scorsi è piovuto: se l'ombrello da donna, come è presumibile, apparteneva alla Cinquina, quello da uomo di chi era?

Holmes -         Secondo me apparteneva ad un uomo!

Sherlock -       E c'erano 690 impronte di scarpe sul pavimento, come è possibile?

Nick -             Giusta osservazione, Sherlock!

Holmes -         Forse l'assassino prima di uccidere la Cinquina ha fatto un valzer con lei…

Sherlock -       E' possibile…

Nick -             O forse sono semplicemente le impronte dei clienti che sono entrati senza pulirsi le scarpe…

Sherlock -       È probabile…

Holmes -         Il nostro amico poliziotto mi ha dato anche il numero dei clienti dell'intera giornata.

Nick -             Come ha fatto a saperlo?

Holmes -         Ha fatto il conto delle giocate memorizzate sulla macchina del lotto.

Sherlock -       Geniale! E quanti sono stati?

Holmes -         Trentadue.

(Rientra Assunta in accappatoio e asciugamano in testa come se avesse appena fatto una doccia. Nick e Sherlock si bloccano per seguirla con lo sguardo mentre Holmes, concentrato sugli appunti, non si accorge di niente)

 

Nick -             (Riferendosi ad Assunta) Impressionante!

Sherlock -       (Riferendosi ad Assunta) Sconcertante!

Holmes -         (Riferendosi al numero dei clienti) Beh, non è poi un numero molto alto… poi c'è la sua amica Margherita.

(Assunta fruga nella sua borsetta).

Nick -             (Riprendendosi) E' come cercare un ago in un pagliaio!

Sherlock -       Ma noi lo troveremo!

Holmes -         L'ago?

Sherlock -       (Riprendendosi) L'assassino!

 

(Assunta prende uno specchietto dalla borsetta e si rinfresca il rossetto sulle labbra. Nick e Sherlock, affascinati dal gesto di Assunta, fanno anch'essi lo stesso movimento con le labbra)

 

Holmes -         Ma perché l'assassino è andato in un pagliaio?

Sherlock -       (A Nick, riferendosi a Holmes) Nick… Holmes a volte mi preoccupa…

Nick -             Tranquillo, è carattere... (A Holmes) E addosso alla povera Cinquina cos'hanno trovato?

Holmes -         (Torna a leggere) "Numero una fede matrimoniale d'oro giallo, numero uno orologio d'oro giallo, numero una gonna azzurra a fiori gialli, numero uno golf giallo a fiori azzurri, numero due scarpe azzurre, numero uno paio di occhiali…

Sherlock -       …gialli…

Holmes -         No, da vista, più la suddetta giocata di cui ho la fotocopia".

 

(Assunta inizia a ripassarsi il trucco degli occhi)

 

Sherlock -       Secondo me l'indizio più importante è senz'altro il paio di occhiali!

Nick -             Perché?

Sherlock -       Elementare! Perché - mi chiedo - non le sono caduti gli occhiali durante la colluttazione?

Nick -             Giusta osservazione, Sherlock! Forse perché la Cinquina conosceva bene l'assassino!

Sherlock -       È possibile…

Holmes -         È quello che volevo dire io!

Nick -             Che ora segnava l'orologio della vittima?

Holmes -         (Consulta gli appunti) L'ora che era quando la polizia l'ha controllato.

Sherlock -       Hai ragione, Nick! Se l'orologio non si è fermato significa che non c'è stata colluttazione!

Holmes -         L'ha strangolata e via!

Nick -             E' stata trovata nessuna traccia di qualcosa, sotto le unghie?

Holmes -         (Consulta gli appunti) Sì, numero 8 tracce di fili di tessuto di colore rosso.

 

(Assunta estrae un gomitolo (non rosso) dalla borsetta ed inizia a lavorare a maglia)

 

Sherlock -       Sarà difficile sbrogliare questa matassa…

Nick -             Per venirne a capo dovremmo capire il movente!

Holmes -         È quello che volevo dire io!

Sherlock -       Perché l'assassino l'ha uccisa?

Holmes -         Perché è un assassino!

Sherlock -       Sì, ma perché è diventato un assassino?

Holmes -         Perché l'ha uccisa!

Sherlock -       Sì, ma perché l'ha uccisa?

Holmes -         Perché è un assassino!

Sherlock -       Sì, ma perché è diventato un assassino?

Holmes -         Perché…

Nick -             (Tronca il discorso) Ragazzi! Le vostre speculazioni sono interessanti ma non ci stanno portando a niente di concreto e non vorrei che la polizia arrivasse alla soluzione prima di noi! (Campanello) Holmes…

Holmes -         Sì, capo!

Nick -             Il campanello…

Holmes -         No, capo… non è stato trovato nessun campanello.

Sherlock -       (Campanello) Holmes… il campanello della porta!!

Holmes -         Ah sì… vado ad aprire. (Esegue).

Sherlock -       (A Nick, riferendosi a Holmes) È carattere…?

Nick -             Sì, tranquillo… è carattere.

 

(Holmes rientra con Antonio)

 

Antonio -        Buongiorno a tutta questa… (Guarda Assunta) stupenda compagnia.

Nick -             Ci sono novità, Antonio? Hai scoperto qualcosa?

Antonio -        Certamente! Ho saputo diverse cose… Per esempio che fra le tante persone entrate l'altro ieri al botteghino del lotto c'è stato anche il qui presente Holmes, la bella signorina Assunta e… sua moglie, la signora Concetta.

Nick -             Mia moglie??

Holmes -         La signora Concetta??

Sherlock -       (Spaventato, a Nick) La interrogherai tu, capo, vero?

Nick -             (Spaventato) Vedrò io come affrontarla… (A Holmes) Sicché sei stato anche tu al banco lotto?

Holmes -         Ci vado tutti i giorni insieme a Sherlock!

Sherlock -       Confermo! Ma l'altro ieri siamo stati all'apertura del botteghino, abbiamo giocato e siamo usciti senza notare niente di sospetto.

Nick -             (Ad Assunta) E lei, signorina?

Assunta -        Sì, anch'io ci vado quasi tutti i giorni, anche se tutti sanno, nel quartiere, che al banco lotto della Cinquina non si vince mai niente!

Holmes -         È vero! Mai niente!

Sherlock -       Nemmeno un ambo!

Antonio -        Sì, in effetti è una cosa risaputa che, come dire… la signora Cinquina portava…

Assunta -        … iella! Lo sapevano tutti! Ma si tentava ugualmente!

Nick -             Mm.. e l'altro ieri non ha notato niente di strano?

Assunta -        A dir la verità… sì. Incrociai due loschi individui che stavano entrando mentre io uscivo… e ne ho avuto un po' paura... Ma poi… (Additando Sherlock e Holmes) ho scoperto chi erano…

Nick -             Va bene, lasciamo perdere… Insomma, stiamo ancora brancolando nel buio!

Assunta -        Se permettete, mi vado a rivestire… (Si avvia ed esce verso l'interno)

 

(Mentre Assunta attraversa la scena, Nick, Sherlock e Antonio la seguono con lo sguardo)

 

Nick -             Faccia pure…

Sherlock -       bella…

Antonio -        … signorina…

Nick -             … Assunta.

Antonio -        (Riprende il discorso di prima) E la signora Margherita è fuori discussione, glielo garantisco io!

Sherlock -       Ora non ti resta che interrogare tua moglie…capo!

Nick -             Già… me lo ricordavo da solo, caro Sherlock…! Uscite tutti, per cortesia, perché sarà una cosa difficile e…delicata!

Antonio -        (Uscendo e congedandosi come da uno che ha subito una disgrazia) Si faccia coraggio…

Sherlock -       (C.s.) Son cose che succedono… (Esce).

Holmes -         (C.s.) Ti siamo tutti vicini… (Esce).

Nick -             (Una volta solo, Nick si prepara psicologicamente e chiama la moglie) Cara…! Concy…..! Puoi venire un momento, dolcezza?

Concetta -       (Appare) Cosa c'è????

(Nel frattempo compare Antonio da fuori la finestra)

Nick -             Niente!!… Cioè… ecco, cerbiattina: Ho saputo che sei stata a giocare al Lotto…

Concetta -       Bè??? A chi devo renderne conto??

Nick -             A nessuno!! Passerottino!! Ma... ecco… visto che sei stata dalla Cinquina… e che la Cinquina è stata uccisa…

Concetta -       (Minacciosa) Non vorrai mica insinuare che sono stata io???!!!!!! Non vorrai mica accusarmi di un delitto che ancora non ho commesso??

Nick -             Cosa vuoi dire, gioiellino mio?? Non starai mica premeditando un delitto?? (Antonio scompare da dietro la finestra)

Concetta -       Se continui così puoi starne certo! E la vittima sarai tu!!! E se la tua segretaria si permette ancora di fare la padrona di casa facendo la doccia in casa mia, le vittime saranno due!!! Siamo intesi??? (Esce)

 

(Fanno capolino dalla porta d'ingresso Sherlock, Holmes e Antonio)

 

Sherlock -       Com'è andata??

Nick -             (Ancora spaventato) È innocente! Lo giuro!

Sherlock -       Me lo immaginavo, capo!

Antonio -        Poi si vede benissimo che vostra moglie non è un'assassina che può strangolare una persona…

Sherlock -       In caso le spara!

Holmes -         Non ho capito…

Nick -             Non importa. Insomma, ragazzi, bisogna indagare altrove!

Antonio -        Fra gli altri clienti!

Nick -             Riepiloghiamo gli indizi in nostro possesso.

Antonio -        Sì: L'assassino, per la forza usata nella stretta di mano…

Holmes -         A chi ha stretto la mano?

Nick -             Alla Cinquina!

Sherlock -       Intorno alla gola, Holmes!!

Holmes -         Non avevo capito!

Antonio -        … Per la forza usata, dicevo… è sicuramente un uomo!

Nick -             Sì.

Sherlock -       Sì.

Holmes -         Sì.

Nick -             È mancino…

Sherlock -       Sì.

Antonio -        Sì.

Holmes -         Sì.

Sherlock -       Indossava qualcosa di rosso…

Nick -             Sì.

Antonio -        Sì.

Holmes -         Sì… poi è stato l'ultimo a giocare…

Sherlock -       Per forza! Dopo l'ha ammazzata!

Nick -             Holmes voleva dire che la giocata che la Cinquina teneva in mano era quella dell'assassino!

Holmes -         È quello che volevo dire io!

Antonio -        Ora occorre individuarlo fra tutti i clienti di quella giornata.

(Rientra Assunta, vestita, va a risedersi alla scrivania e riprende il lavoro a maglia).

Nick -             (Seguendo Assunta con lo sguardo) Già.

Sherlock -       (Seguendo Assunta con lo sguardo) Già.

Antonio -        (Seguendo Assunta con lo sguardo) Signori, il dovere di portiere mi chiama… se saprò qualcosa di nuovo vi informerò! (Esce passando vicino alla scrivania e mettendo a faccia sotto il ritratto della suocera).

Holmes -         (Seguendo Antonio che esce, con sguardo indagatore) Già.

Sherlock -       Eppure c'è qualcosa che mi sfugge…

Nick -             Anche a me…

Holmes -         Anche a me…

Assunta -        Mi dispiace proprio, per la povera Cinquina!

Sherlock -       Anche se apriva il banco-lotto sempre tardi…

Assunta -        È vero… era sempre in ritardo…

Holmes -         Come il 34 sulla ruota di Napoli…

Nick -             Strangolata…

Sherlock -       Con ambo…

Holmes -         Con un ambo??

Sherlock -       Con ambo le mani!

Nick -             No! Solo con la sinistra!

Sherlock -       È vero… E portava pure iella…

Assunta -        Mai un vincitore nella sua ricevitoria…

Holmes -         Che la Cinquina trovi la pace… terna…

Sherlock -       Sì… e quaterna! (Campanello).

Nick -             Holmes…

Holmes -         Sì, capo?

Assunta -        Vado io, Signor Nick. (Esce e rientra con Gaetano, dietro di lei, che ammira… l'incedere di Assunta). Si accomodi.

Gaetano -        Era (Distratto da Assunta) un pezzo di… (Torna in sé) di tempo che non vi sentivo, quindi sono venuto a sentire se ci sono novità…

Nick -             Lei chi è?

Sherlock -       Capo… è il marito della vittima! Il signor Gaetano Ribusciati!

Nick -             Oh! Piacere! Si accomodi! Sa... siamo tutti addolorati per la perdita della Cinquina…

Holmes -         Avevamo puntato molto, su di lei…

Gaetano -        Avete scoperto qualcosa?

Sherlock -       Tutto!

Holmes -         Quasi!

Nick -             Siamo a buon punto!

Gaetano -        Cosa vi manca?

Nick -             L'assassino… Ma non ci manca molto per arrivare a lui!

Sherlock -       Il quartiere è piccolo…

Holmes -         La gente mormora…

Nick -             … e le cose si vengono a sapere!

Gaetano -        Bene, sono contento di essermi affidato a voi! Mi sembrate detective provetti!

Nick -             Perbacco!

Sherlock -       Lo siamo!

Holmes -         (A Sherlock) Cosa vuol dire "provetti"?

Nick -             (Come se vedesse la scena) Ora l'assassino si starà abilmente nascondendo fra la massa anonima del quartiere ma noi… grazie ai numerosi indizi raccolti…

Sherlock -       (Con lo stesso atteggiamento di Nick) … di qua e di là…

Holmes -         (C.s.) … a destra e a sinistra…

 

(Entra Concetta, alle spalle di Nick e, senza che lui la veda, gli si avvicina)

 

Nick -             (Immedesimandosi nella scena ed usando un tono da thriller) … ci stiamo avvicinando a lui! (Concetta gli si avvicina ancora, Sherlock e Holmes non osano fiatare) L'assassino non sospetta di niente… ormai ha il fiato sul collo… a breve si sentirà afferrare… (Concetta gli posa una mano sulla spalla e Nick fa un salto per lo spavento). Ah!

Concetta -       (Serafica) Ci sono novità?

Nick -             (Riprendendosi) Signor Ribusciati… mia moglie.

Gaetano -        Incantato, signora.

Sherlock -       Grosse nov…

Concetta -       Tu stai zitto! (A Nick) Allora…?

Nick -             Beh… con un po' di fortuna avremo presto la soluzione perché dall'inizio delle indagini la situazione si è completamente… (Nota il ritratto della suocera capovolto e con mossa fulminea lo risistema) ribaltata!

Concetta -       Mm… (Campanello)

Assunta -        Vado io! (Agisce).

Concetta -       Bene, almeno abbiamo anche una mezza domestica… (Esce).

 

(Assunta rientra con Antonio)

 

Antonio -        Buongiorno a tutti!

Nick -             (A Gaetano) Antonio è un mio valido aiutante… (Ad Antonio) Novità…?

Antonio -        Novità vere e proprie no, ma credo di aver trovato la chiave del busillis!

Holmes -         (A Sherlock) Che stanza è?

Sherlock -       (A Holmes) Boh!

Nick -             Cioè?

 

(Antonio si avvicina all'orecchio di Nick e gli sussurra qualcosa. Sherlock e Holmes allungano la testa per sentire, Gaetano e Assunta fanno la stessa cosa).

 

Nick -             Perbacco! Come ho fatto a non pensarci io!! Ecco quello che mi sfuggiva!!

Sherlock -       Cosa ti sfuggiva, capo?

Holmes -         Era la stessa cosa che sfuggiva a me??

Nick -             I numeri della giocata!! (Ad Antonio) Grazie, Antonio! (A tutti) I numeri della giocata lasciata dall'assassino sono come la sua carta d'identità! Basterà interpretarli!… Chi ha la fotocopia della giocata?

Holmes -         Io! (Fruga nelle tasche) Eccola! (La consegna a Nick)

Nick -             (Legge) 12, 57, 80… Chi sa interpretare i numeri?

Antonio -        Io no.

Assunta -        Nemmeno io.

Sherlock -       Io neanche.

Holmes -         Io neppure.

Nick -             Abbiamo una cabala?

Sherlock -       Ce n'è una di là sull'ultimo scaffale della libreria, capo!

Nick -             Allora… (Ad Assunta, parlando velocemente) Va', cala quella bella cabala dallo scaffale e decodificala!

Assunta -        Prego…?

Nick -             Ho detto: (C.s.) Va', cala quella bella cabala dallo scaffale e decodificala!

Assunta -        (Ad Antonio, c.s.) Va', cala quella bella cabala dallo scaffale e decodificala!

Antonio -        (A Sherlock, c.s.) Va', cala quella bella cabala dallo scaffale e decodificala!

Sherlock -       (A Holmes, c.s.) Va', cala quella bella cabala dallo scaffale e decodificala!

Holmes -         (Incerto) Vado, calo quella balalaica fiscale e la decol.. filodic… delofic… e consulto la smorfia! (Esce di corsa).

Nick -             Vedrete che così riusciremo facilmente a risalire all'assassino!

Sherlock -       Ne sono sicuro, capo!

Holmes -         (Rientra con la cabala e la consegna a Nick) Ecco la… insomma, è questa?

Nick -             Grazie, Holmes. (La apre e la sfoglia mentre gli altri gli si fanno attorno per sbirciare) Dunque… 12… ecco, ecco, ecco… 57…

Sherlock -       Ecco, ecco, ecco…

Nick -             80…

Holmes -         Ecco, ecco, ecco…

Nick -             (Chiude il libro) Bene, signori! Abbiamo trovato la chiave! Ora non ci resta che interrogare i clienti di quella giornata! Luce in sala! (Si accendono le luci in platea. Nick scruta il pubblico) Ecco la gente del quartiere fra la quale ci sono i clienti della Cinquina e fra i quali si nasconde l'assassino! Sherlock! Holmes! Andate e osservate bene ogni volto, ogni espressione del viso, ogni particolare che ci possa essere utile. (Sherlock e Holmes scendono in platea scrutando il pubblico) (Ad Assunta) Signorina, lei scriva e verbalizzi tutto quello che succederà! (Assunta inizia a battere a macchina un tasto ogni dieci secondi) (Al pubblico) Sappiamo che nei giorni scorsi è piovuto… Alzi la mano chi l'altro ieri è uscito di casa… (Se è il caso, il pubblico viene incoraggiato ad alzare la mano. Anche l'assassino, che è tra il pubblico, in una fila abbastanza centrale, alza la mano. Ha un foulard rosso al collo) Suvvia… Bene… parecchie persone… è naturale… Ora prego di alzare la mano quelli che l'altro ieri sono andati a giocare al lotto… (L'assassino non alza la mano) Mm… pochini… Reticenza?

Sherlock -       (Dalla platea) Timore?

Holmes -         (Dalla platea) Memoria corta?

Sherlock -       (Ad uno spettatore) Lei… ha giocato al lotto, l'altro ieri?

Holmes -         (Ad un altro spettatore) E lei? Ha dato qualche numero l'altro ieri?

Sherlock -       (Ad una eventuale avvenente signorina) Lei… mi dia il suo numero di telefono.

Nick -             (Dal palco) Sherlock! Pensa solo alle indagini!

Sherlock -       Sì, capo!

Nick -             Alzino ora la mano quelli che sono affetti da raucedine… (L'assassino non alza la mano. Se qualcuno del pubblico dovesse alzare la mano verrà portato da Holmes sul palco. Holmes ne ridiscenderà subito) Ora tutti coloro che hanno il raffreddore… (C.s.) (L'assassino si alza e cerca di svignarsela alla chetichella, starnutendo. Per uscire è costretto a fare alzare mezza fila di persone) (A Sherlock e a Holmes) Prendete quell'uomo e portatelo qua!

 

(Sherlock e Sherlock bloccano le due uscite della fila di poltrone, prendono l'assassino e lo portano sul palco).

 

assassino -       Cosa volete da me? Io devo uscire!

Nick -             Io, invece, credo che lei debba venire con noi alla Polizia!

assassino -       Ma non capisco perché ce l'abbiate con me!! (Starnutisce).

Nick -             E' semplicissimo!

Sherlock -       Elementare!

Holmes -         (A Nick) Io non ho capito bene…

Nick -             (Se ci sono delle persone del pubblico sul palco, Nick le inviterà gentilmente a tornare ai loro posti) (Tornate pure ai vostri posti, non avete nulla da temere.) (All'assassino) Vede: Sono state proprio le sue condizioni di salute a tradirla! (Legge il biglietto della giocata) 12: il maltempo, 57: il raffreddore, 80: la raucedine… Vede? Questa è la sua fotografia!

assassino -       Ma quante persone hanno raffreddore e raucedine…!! Poi io non ho mai giocato al lotto!

Nick -             (Toccandogli il foulard rosso) E questo? Vogliamo fare analizzare i fili di questo foulard e confrontarli con quelli trovati sotto le unghie della signora Cinquina?

assassino -       E' semplicemente un caso! Una coincidenza! Una combinazione! Voi non avete nessuna prova contro di me!

Nick -             Peccato… Se insiste così le dovrò porgere le mie più sentite scuse… Vuol dire che la vincita della giocata non verrà riscossa da nessuno!

Sherlock -       Cosa vuoi dire, Nick?

Nick -             Ho qui l'ultima estrazione e ho visto che è uscito il terno di questa giocata che vince… 50.000 euro.

assassino -       Aspetti, aspetti… Sta dicendo che è uscito… il terno??

Nick -             Sì. 50.000 euro…

assassino -       (Grida) Non è possibile! Dalla Cinquina non ho mai vinto niente e non vince mai nessuno da anni!! Proprio questa volta???!!!

Nick -             Sì! Proprio questa volta! Quando lei, preso dall'esasperazione ha perso la testa e ha ucciso la Cinquina dimenticandosi però il biglietto vincente fra le sue mani!

assassino -       Sì!!!! Sì!!!!! Porca la miseria zozza!! (A Nick) Mi ridia subito il mio biglietto!!!

Nick -             Questa è solo una fotocopia! Lo vada a ritirare al Commissariato! Sherlock! Holmes! Accompagnatelo!

Sherlock -       Con piacere, capo!

Holmes -         Ma io non ho capito una cosa…

Sherlock -       Poi te la spiego…

 

(Escono tutti e tre)

 

Assunta -        È stato veramente bravo, signor Nick!

Nick -             (Galante ed allusivo) E questo è niente… Assunta!

Antonio -        (Che stava consultando la cabala) 12, 44, 37.

Nick -             Che cos'è?

Antonio -        12: il lotto, 44: l'assassino, 37: la soluzione del caso! (Andandosene) Si potrebbero giocare! (Esce).

Nick -             (Ad Assunta, galante ed allusivo, dopo essersi sincerato dell'assenza della moglie) Li giochiamo insieme…?

Assunta -        (Svenevole) Io e lei…?

Nick -             (Ammaliante) Io e lei…

Assunta -        E… sua moglie?

Nick -             (Capovolgendo il ritratto della suocera e avviandosi con Assunta) Speriamo che… non indaghi anche lei!! (Escono).

  

Sipario

 

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